Yemen: la crisi in Medio Oriente si allarga?

di Emanuele Lo Giudice
Pubblicato: Ultimo aggiornamento il 1 Min.

La guerra si allarga? Stati Uniti e Regno Unito hanno iniziato a colpire obiettivi Houthi in tutto lo Yemen. La messa in guardia è arrivata da ore, già con la notizia di una riunione di Gabinetto del Primo Ministro inglese Sunak. Gli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso sono iniziati poco dopo l’avvio della guerra tra Israele e Palestina. I ribelli yemeniti, infatti, hanno iniziato a colpire le navi dirette a Israele tramite il Mar Rosso. La minaccia Houthi ha dunque spinto diverse navi commerciali a cambiare rotta, decisioni economicamente drastiche per diverse compagnie commerciali. Da qualche minuto, i bombardamenti hanno preso inizio e sono diverse le aree sotto attacco. Qui gli aggiornamenti in tempo reale! 

L'evento è finito

00:58:40
Iniziano gli attacchi anglo-americani
Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno iniziato a colpire obiettivi Houthi nello Yemen. Da fonti locali sembra che al momento le città interessate siano 4, tra cui la capitale Sana’a. Gli attacchi sarebbero iniziati poco dopo la comunicazione da parte dell’Amministrazione Biden ai leader del Congresso riguardo le decisioni prese. Funzionari statunitensi fanno sapere, inoltre, che gli attacchi contro gli Houthi stanno avvenendo via aria e acqua.
01:58:30
Lo Statement del PM Sunak
Il Primo Ministro inglese ha rilasciato una dichiarazione riguardante gli eventi succedutisi nella notte nello Yemen, portati avanti dalla Royal Air Force assieme agli Stati Uniti. « La Royal Navy continuerà inoltre a sorvegliare il Mar Rosso » ha promesso il Capo di Governo, ribadendo la pericolosità delle azioni portate avanti dagli Houthi in queste ultime settimane.
01:16:58
Riportando il Pentagono, gli Stati Uniti e il Regno Unito avrebbero ricevuto il supporto di Canada, Australia, Paesi Bassi e Bahrein negli attacchi contro gli Houthi.
01:44:20
Parla il Presidente USA Biden
“Oggi, sotto la mia direzione, le forze militari statunitensi, insieme al Regno Unito e ad altri paesi, hanno condotto con successo una serie di attacchi contro obiettivi utilizzati dai ribelli Houthi per minare il libero flusso del commercio internazionale”. Il Presidente degli Stati Uniti Biden si è pronunciato in questo modo, sostenendo inoltre che non esiterà a prendere ulteriori misure al fine di proteggere la libertà di navigazione.
02:49:14
L’attacco allo Yemen è avvenuto solo dopo 24 ore l’approvazione di una risoluzione di condanna nei confronti degli Houthi
Solo mercoledì 10 gennaio 2024 è arrivata la condanna da parte del Consiglio di Sicurezza ONU alle azioni degli Houthi nel Mar Rosso. 24 ore dopo, i bombardamenti sullo Yemen sono iniziati, portati avanti dagli Stati Uniti e dal Regno Unito con il “supporto non operativo” di altri paesi. La questione, che potrebbe dar vita ad un’escalation ancora più grave nel Medio Oriente, preoccupa le Nazioni Unite. La risoluzione di mercoledì è stata approvata con l’astensione di 4 paesi, tra cui la Cina e la Russia.
02:53:52
Deputati e senatori americani si scagliano contro Biden
Diversi Representatives democratici e repubblicani hanno condannato la decisione dell’Amministrazione Biden riguardo l’attacco allo Yemen. Al Presidente USA è imputato di non aver considerato il Congresso che, secondo la Costituzione, è l’unico a detenere l’autorità di autorizzare azioni militari in conflitti oltreoceano. Tra i repubblicani anche il Senatore Lee, che ha concordato con i democratici sostenendo che “la Costituzione ha importanza, al di là dell’affiliazione partitica”.
Gennaio 12, 2024
Dichiarazione congiunta di 10 paesi
La Casa Bianca ha rilasciato una dichiarazione congiunta a firma di Australia, Bahrein, Canada, Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Corea del Sud, Regno Unito e Stati Uniti. Si legge nel testo: «Our aim remains to de-escalate tensions and restore stability in the Red Sea, but let our message be clear: we will not hesitate to defend lives and protect the free flow of commerce in one of the world’s most critical waterways in the face of continued threats» «Il nostro obiettivo rimane ridurre le tensioni e ripristinare la stabilità nel Mar Rosso, ma il nostro messaggio sia chiaro: non esiteremo a difendere vite e proteggere il libero flusso del commercio in uno dei corsi d'acqua più critici del mondo di fronte alle continue minacce.
03:00:45
Statement del Ministro degli Esteri saudita
Il Ministro degli Esteri dell’Arabia Saudita ha preso parola dopo gli eventi di questa notte, che ha seguito con « apprensione ». Dopo anni di difficile tregua, l’Arabia Saudita si dice convinta della necessità di una stabilità regionale e del Mar Rosso. Il Ministro si è inoltre appellato ai paesi coinvolti, auspicando che una de-escalation possa verificarsi per non ampliare la crisi già grave presente in Medio Oriente.
18:59:29
Richiesta riunione del Consiglio di Sicurezza ONU
A seguito degli attacchi UK-USA contro obiettivi Houthi in Yemen, la Russia ha richiesto una riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. La riunione è prevista per la giornata odierna.
19:02:30
Hezbollah si pronuncia sugli attacchi
Hezbollah, presente nel sud del Libano, ha rilasciato uno statement a seguito degli eventi verificatisi questa notte nello Yemen. Nella dichiarazione, Hezbollah indica gli Stati Uniti come pieni responsabili di atrocità e massacri, soprattutto per l’appoggio dato a Israele.
19:04:52
L’Iran condanna gli attacchi contro gli Houthi
Alle dichiarazioni rilasciate si aggiunge anche quella del Ministro degli Esteri iraniano, Kanaani. L’Iran « condanna gli attacchi », ha spiegato il Ministro, « un chiaro segno di violazione della sovranità yemenita e dell’integrità territoriale dello Yemen ».
19:08:25
Proteste al di fuori della Casa Bianca
A Washington D.C., all’esterno della Casa Bianca, diversi attivisti si sono riuniti condannando gli attacchi nello Yemen. Delle proteste si sono registrate anche a New York City, nella zona di Times Square. Alle proteste si è aggiunto il grido di “hands off the Middle East”.
19:12:01
L’Italia era a conoscenza degli attacchi
Da Palazzo Chigi è arrivata in giornata una dichiarazione riguardante gli attacchi nello Yemen. Roma era stata già avvisata « qualche ora prima » dai Paesi coinvolti, ma non le è stata chiesta alcuna partecipazione agli attacchi.

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