Iowa: Trump dà il via allo USA24

di Emanuele Lo Giudice
Pubblicato: Ultimo aggiornamento il 7 Min.

Stravince in Iowa il former President Trump, dove si accaparra la vittoria nel primo caucus della corsa alle Presidenziali.

Iowa
Photo: Al Jazeera

Il 15 gennaio 2024 si è ufficialmente aperta la corsa elettorale, la quale porterà all’election night del 5 novembre 2024. Ad aprire le primarie, in questo caso i caucus, è l’Iowa, ogni anno il primo Stato ad avviare la stagione elettorale. Mancano 295 giorni alle presidenziali americane, ma già da oggi si può iniziare a dipingere lo sfondo di quella che sembrerà una stagione parecchio competitiva. In quello sfondo, un Trump trionfante già si staglia sugli Stati Uniti.

Trump, nella giornata di ieri, si è preso più del 50% del supporto, distaccandosi di parecchio dai suoi rivali repubblicani, sebbene l’affluenza si sia rivelata deludente. A presentarsi, infatti, un basso numero di elettori, il più basso negli ultimi 25 anni. La « stra » vittoria di Trump in Iowa pone diversi interrogativi e apre numerose domande … cosa significa? Ma, soprattutto, quanto è probabile che il magnate newyorkese torni al primo posto nella lotta finale per lo studio ovale?

Iowa, il primo passo di una lunga corsa

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Photo: USA today

Una delle domande più frequenti quando si seguono le presidenziali americane ricade proprio sull’Iowa. Il piccolo stato del Midwest è infatti il primo che apre la stagione elettorale, con il caucus del Good Old Party (Repubblicani). Il « granaio d’America », abitato per lo più da cittadini bianchi e cristiani, propende solitamente per i democratici, anche se non disdegna il GOP. È forse un caso che sia dall’Iowa che partano le primarie, un caso ormai diventato tradizione, che però non è esente da diverse critiche. Tanti americani considerano l’Iowa un microcosmo, che non rispecchia completamente la nazione. Rurale o meno, l’Iowa è importante proprio perché è il primo e, così essendo, si rivela un possibile trampolino di lancio per le presidenziali, ma anche un avvertimento a chi concorre. 

L’Iowa rappresenta dunque un palco di prova per i candidati, diversi dei quali scelgono anche di non concorrere in considerazione del supporto ottenuto nello Stato. Nel 2024 solo i Repubblicani hanno aperto il caucus in persona, nonostante le condizioni meteo poco favorevoli, mentre i democratici hanno optato per le votazioni via mail, i cui risultati avranno un volto solo nel mese di marzo.

USA24: Trump vince l’Iowa rally

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Photo: BBC

È il former President Trump a vincere il caucus repubblicano dell’Iowa, ottenendo il 51% del supporto elettorale. Sebbene l’affluenza non si sia rivelata corposa, Trump ha avuto una vittoria netta sugli altri due candidati. Ron DeSantis, Governatore della Florida, si è infatti piazzato al secondo posto, con un 30% di scarto. Nikki Haley, ex ambasciatrice all’ONU, si è invece classificata in terza posizione. La vittoria di Trump sottolinea l’esistenza, dunque, delle possibilità del magnate di procedere nella corsa elettorale, nonostante le cause pendenti a suo carico risultino delle possibili minacce. L’Iowa cristallizza il GOP attorno alla figura di Trump, dietro il quale si concorre ora per il candidato numero 2, il quale potrebbe essere il fortunato numero 1 nel caso il former President venisse escluso dalle elezioni. Eventualità per ora non concreta, oltre che apparentemente sempre più irrealistica, anche dopo il tentativo del Colorado e del Maine di dichiararne l’illegittimità.

Trump mantiene il dito in aria, pronto a correre verso il New Hampshire, dove le primarie si terranno il 23 gennaio. A suo favore anche la rinuncia alla corsa di Ramaswamy, imprenditore, che, arrivato quarto, ha salutato la Casa Bianca dando supporto a Trump, che fiero manderà 20 delegati alla convention repubblicana di luglio.

All’Iowa parla Trump e richiama l’unità

Il former President ha parlato subito dopo la vittoria in Iowa, ringraziando per il supporto ottenuto. « Questo è il momento per il nostro Paese di tornare unito, che siate repubblicani e democratici, è il momento di stare insieme e risolvere i problemi » ha inoltre dichiarato. Il furbo Trump, ben coscienzioso della complessità della corsa che gli si para davanti, si appella all’unità di tutti, includendo anche i democratici. In ogni caso usa tempi verbali futuri, come a voler sottolineare che, per lui, allo studio ovale il nome del vincitore è già arrivato.

Certo, prima della convention finale ce n’è di strada, ma per ora la scena è la sua. Le nomination potrebbero cambiare, soprattutto con l’evolversi dei processi pendenti, rimane comunque una previsione difficile da fare con certezza. 

Ma i democratici?

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Photo: Reuters

Il Partito di Biden ha optato diversamente per il 2024, cercando terreno in Stati più eterogenei socialmente. In Iowa sono partiti con le mail, mentre il vero momento d’inizio è quello del South Carolina e del Nevada a febbraio, sebbene ci sia prima l’appuntamento in New Hampshire assieme ai repubblicani. In ogni caso, almeno all’interno del Partito Democratico, il favorito sembra essere il Presidente in carica, il cui posto rimane più saldo rispetto a quello di Trump all’interno del partito. Che ci aspetti un Trump vs. Biden stagione due? È difficile dirlo, ma non del tutto impossibile. 

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