Sostanze psichedeliche contro la depressione: ecco cosa c’è da sapere

di Chiara Caruso
4 Min.

Recenti studi hanno evidenziato che le sostanze psichedeliche posseggono qualità terapeutiche utili nella lotta contro la depressione.

Il “Rinascimento psichedelico”

Nel mondo occidentale la fama degli psichedelici risale agli anni ’60 del secolo scorso quando iniziarono ad essere largamente utilizzati a scopo ricreativo. Nel 1967 il presidente americano Nixon mise al bando le sostanze psichedeliche e nel 1971 una risoluzione dell’ONU ne decretò l’illegalità in gran parte del mondo. LSD, una tra le più potenti sostanze psichedeliche e fondamento della cultura hippie, ha però continuato ad essere utilizzata clandestinamente.

Negli ultimi anni le sostanze psichedeliche stanno riacquisendo importanza all’interno del mondo accademico: questo fenomeno si chiama “Rinascimento psichedelico“.

Lo studio

Funghi del genere Psilocybe

Alcuni studi stanno cercando di evidenziare l’efficacia della terapia psichedelica per contrastare le malattie mentali come la depressione grave. Questo ha dato vita negli ultimi anni a una vera e propria “utopia psichedelica”.

Nell’aprile del 2021 il New England Journal of Medicine ha pubblicato un articolo scientifico riguardo gli psichedelici. Lo studio, molto atteso a livello accademico, concentrava la propria attenzione su una sostanza, la psilocibina, un composto organico presente in alcuni funghi allucinogeni.

L’esito

I risultati, però, sono stati considerati abbastanza deludenti. Come riportato nell’immagine a destra, su un campione di 59 pazienti tenuti sotto osservazione per 6 settimane, lo psichedelico risulta solo leggermente più efficace rispetto ai trattamenti tradizionali utilizzati contro la depressione.

Rosalind Watts, autrice dell’articolo, ha inoltre affermato che secondo la sua esperienza diretta con i pazienti il risultato sarebbe stato condizionato dalla cosiddetta terapia psichedelica. In altre parole, a seguito dell’assunzione della sostanza psichedelica il paziente rimane in osservazione in un ambiente protetto nel quale si sente più a suo agio.

I rischi

Il mondo accademico vive adesso in forte apprensione: l’hype generato dai media riguardo gli psichedelici potrebbe causare il collasso di un settore non ancora pronto. La ricerca, infatti, è solo in una fase embrionale perché ad oggi ancora nessuna teoria è stata formulata. Inoltre alcuni scienziati temono che l’utilizzo di psichedelici senza una componente di terapia assistita per contrastare la depressione possa causare nel paziente danni ben maggiori.

Infine risulta fondamentale ricordare che l’uso di sostanze psichedeliche potrebbe dar luogo ad alcuni effetti collaterali: anche se raramente, il loro utilizzo può portare a episodi psicotici.

Scritto da Chiara Caruso

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