Servizi segreti italiani: chi sono e cosa signifca farne parte

di Francesco Alessandro Balducci
4 Min.

In questo caso si potrebbe iniziare con la tipica frase “I’m Bond, James Bond“. Ma forse sarebbe un po’ troppo referenziale e ci trasporterebbe lontano da quello che è il tema centrale della vicenda. I servizi segreti italiani sono un mondo molto misterioso ed entusiasmante. Magari non si tratta di missione ai limiti della sopravvivenza, come quelle viste nei film di 007. Ma qualcosa di interessante, sicuramente, c’è.

Innanzitutto è necessario ricordare, preliminarmente, che chi fa parte dei servizi segreti, lavora direttamente per lo Stato. Il suo obiettivo è quello di trovare e scongiurare rischi e minacce che possano compromettere la normale esistenza di questo. Ed è un lavoro che necessita di riservatezza e attenzione maniacale. I servizi segreti rispondono direttamente al Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica, che si occupa di proteggere lo stato da minacce sia interne che esterne al Paese.

Il lavoro di ricerca e analisi che è alla base delle azioni di chi fa parte dei servizi segreti, si fonda su un sistema di intelligence. Ossia, di raccolta, studio e verifica di dati a 360 gradi. I rischi che si possono incrociare sono diversi, così come diverso è il modo in cui si agisce.

La cosa incredibile, e che forse non tutti sapevano, è che chiunque può entrare a far parte dei servizi segreti italiani. Il Servizio di informazione per la sicurezza della Repubblica non accetta candidature per e-mail. Bensì, bisogna andare sul sito Sicurezzanazionale.gov ed inviare il proprio curriculum alla voce “Lavora con noi“. La candidatura non richiede particolari requisiti, se non di avere un’età compresa tra i 18 e i 40 anni. Ovviamente, ci sono delle skills importanti e che vengono guardate con un occhio di riguardo. Delle eccellenti conoscenze dell’informatica, innanzitutto. Ma anche la conoscenza di lingue straniere: specialmente cinese e arabo.

La scuola di formazione dei servizi segreti tiene corsi solo per chi già fa parte dei sistema. Tuttavia, i servizi segreti hanno un ricco network di cooperazione con le università italiane, con cui svolgono anche corsi e master. Ma è bene ricordare che l’adesione a questa scuola non garantisce il reclutamento. Dopo aver individuato figure meritevoli, o tramite candidatura volontaria su sito, o tramite azioni di ricerca specifica su vari canali, si passa all’analisi dei curriculum. L’idoneità di questo conduce poi ad altri tre passaggi: verifica dei requisiti culturali e professionali, visite mediche di idoneità psico-fisica e accertamenti sull’affidabilità a trattare informazioni segrete.

Infine, arrviamo alla nota riguardante lo stipendio. Non c’è una vera e propria cifra fissa, stimata o stimabile, perchè dipende tutto dai compiti svolti e dalle mansioni portate a termine. Di certo si sta parlando di stipendi molto alti rispetto alla norma, visto che spesso ci si trova a lavorare in situazioni pressanti, difficili e financo pericolose. Ma ogni recluta ha compiti e interessamento diversi nelle situazioni.

Scritto da Francesco Alessandro Balducci


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