Saremo in grado di vivere per sempre con l’ibernazione?

di Giulio Martorano
3 Min.

L’ibernazione come antidoto alla morte: la Tomorrow Biostasis si pone sul mercato come la prima azienda europea per gli aspiranti immortali. Cosa ne sappiamo.

Da più di un secolo ci si è chiesti, prima tramite la fantascienza, poi nella scienza vera e propria, se sia possibile fermare il decadimento naturale dopo la morte per essere risvegliati in un futuro senza malattie in cui vivere immortali. Da Lovecraft a Futurama, la cosiddetta animazione sospesa è stata per tanto tempo un sogno utopico, come i viaggi nel tempo o il teletrasporto.

Tuttavia, dal 1967, anno della prima ibernazione umana completa, è diventato sempre più attuale. Attualmente sono crioconservate quasi 400 persone, di cui 15 italiani, e 4500 persone sono in lista d’attesa. Fino ad oggi ciò accade solo in USA e Russia, ma Tomorrow Biostasis, clinica svizzera, si pone sul mercato come la prima azienda europea per gli aspiranti immortali.

Fondata dal Dr. Emil Kendziorra, Tomorrow Biostasis vuole “creare un mondo dove le persone possano scegliere quanto vivere, indipendentemente da dove sono, chi sono, e le loro capacità finanziarie”.

Alla naturale dipartita del paziente, i medici della clinica vengono allertati e raggiungono (entro tre ore) il corpo. Questo viene immerso temporaneamente dentro una vasca di ghiaccio e portato alla clinica a Rafz, dove viene inserito l’azoto liquido, che è ciò che terrà gli organi, soprattutto il cervello, sotto i -196 gradi Celsius, senza utilizzare energia elettrica.

Funziona davvero l’ibernazione?

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/d8/Science_fiction_environment_white.jpg https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Science_fiction_environment_white.jpg Irondust, CC0, via Wikimedia Commons

Gli scienziati riescono già oggi a congelare e far successivamente tornare alla temperatura normale embrioni e spermatozoi, ma non abbiamo la certezza se e quando saremo in grado di scongelare un intero corpo umano o un cervello. La scienza non sa perciò neanche i possibili effetti negativi della crioconservazione.

Ciò che cerca di garantire la clinica, come scritto sul loro sito, è solo che, quando si riuscirà a risvegliare un corpo umano, coloro che sono già ibernati saranno ancora congelati, che sia tra 100, 200, o 300 anni. Potrebbe non essere così lontano, perché nel 2016 dei ricercatori sono riusciti con successo a riportare in temperatura, senza danni, un cervello di coniglio.

Quanto costa? Una persona che volesse provare questa tecnologia dovrebbe prima di tutto sottoscrivere un abbonamento da 25€ al mese, da pagare fino alla propria morte. Successivamente, il prezzo per l’ibernazione dipende da se si vuole la conservazione dell’intero corpo, pagando almeno 200000€, o del solo cervello, per 75000€.


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