Il primo faccia a faccia dall’invasione russa dell’Ucraina, Putin incontra Xi Jinping durante un momento di grande tensione delle operazioni militari in Ucraina. Nell’incontro è stata consolidata la disponibilità a lavorare insieme come “grandi potenze”.
Quella tra Russia e Cina sembra una partnership sempre più solida, soprattutto a seguito dell’incontro ufficiale tra i Presidenti dei due paesi avvenuto a Samarcanda, in Uzbekistan. È il primo incontro faccia a faccia ad avvenire dall’invasione russa dell’Ucraina, tema caldo negli ultimi mesi, soprattutto per le conseguenze che potrebbe portare in Europa.
Putin, nel corso dell’incontro, ha sostenuto la pericolosità delle azioni dell’Occidente, reso colpevole dalla Russia di voler creare un mondo unipolare. “I tentativi dell’Occidente stanno assumendo forme assolutamente orribili”. Putin si è detto comprensivo riguardo le preoccupazioni della Cina sulla questione ucraina, rimane comunque una grande presa di posizione quella di Pechino di incontrare il Presidente russo. Putin ha inoltre apprezzato la posizione “equilibrata”mostrata dalla Cina in questi mesi, indirettamente apprezzando anche l’astensionismo cinese all’ONU riguardo la questione russo-ucraina.
Gli Stati Uniti come argomento chiave.
Pechino si è detta pronta alla collaborazione con Mosca per svolgere il ruolo di grandi potenze in un’era scossa da grandi turbolenze sociali. L’argomento che unisce i due paesi sarebbe Washington, che incrementa sempre di più le tensioni sulla questione di Taiwan. Xi Jinping ha apprezzato il sostegno russo all’idea dell’Unica Cina, con l’incorporazione di Taiwan, aspirazione del governo di Pechino. La Russia ha affermato il proprio sostegno alla “Taiwan parte della Cina”, non supportando alcun movimento indipendentista che invece sarebbe favorito dagli Stati Uniti, soprattutto a seguito del Taiwan Policy Act. La visita della Speaker della Camera dei Rappresentanti Nancy Pelosi, in Agosto, aveva accentuato gli attriti tra Pechino e Taipei, oltre che tra la Cina e gli Stati Uniti. Sotto attento controllo della Russia anche l’invio delle armi statunitensi a Kiev, che potrebbero portare Washington a “superare la linea rossa e a renderla attivo protagonista del conflitto”, come ha sostenuto Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri di Mosca. Riguardo Kiev, la Cina ha preferito rimanere al di fuori del conflitto fisico, soprattutto per ragioni economiche.
Quelli di questi giorni sono incontri bilaterali importanti per Putin.
Le mani strette sono diverse in Uzbekistan, tra il Presidente del Turkmenistan Berdymukhamedov e il Presidente iraniano Raisi, Putin si confronta con i vertici politici dell’Organizzazione di Cooperazione di Shangai, nata nel 2001 come organismo intergovernativo. L’auspicio di Putin è quello di dar vita a un nuovo assetto internazionale, allontanando Washington dall’espandere sempre di più la propria influenza.
Operazioni militari russo-cinesi nel Pacifico, incontro a Samarcanda 2022.
Mosca e Pechino stanno collaborando sui pattugliamenti nel Pacifico, in preparazioni di esercitazioni congiunte. L’agenzia Interfax fa sapere che manovre tattiche congiunte verranno portate avanti da entrambi i Paesi, riportando notizie provenienti dal Ministero di Difesa russo.
Scritto da Emanuele Lo Giudice
Le foto presenti in questo articolo provengono da internet e si ritengono di libero utilizzo. Se un’immagine pubblicata risulta essere protetta da copyright, il legittimo proprietario può contattare lo staff scrivendo all’indirizzo email riportato nella sezione “Contatti” del sito: l’immagine sarà rimossa o accompagnata dalla firma dell’autore.
