Roma, disabile vola dalla finestra durante una perquisizione della polizia

di Giorgia Lelii
5 Min.

L’episodio è accaduto il 25 luglio 2022, a Primavalle: Hasib Omerovic, 37 anni e sordomuto, si trova tuttora in coma farmaceutico dopo essere stato sottoposto a interventi chirurgici al cranio, al volto e alla testa per il volo di nove metri. 

La famiglia Omerovic ha depositato denuncia verso degli ignoti, visto che la Polizia di Stato ha deciso di non rilasciare la versione ufficiale: troppi interrogativi sono ancora da chiarire. 

In mattinata, poliziotti in borghese e in divisa entrano nell’appartamento per un “controllo dei documenti”, nonostante Hasib non avesse fatto nulla di male e tutto fosse nella norma. Due sono le versioni riportate dai diversi testimoni: la polizia sostiene che avesse un mandato di perquisizione per un controllo dei documenti, il ragazzo si sarebbe chiuso in camera da solo e successivamente lanciato dalla finestra, ma la sorella di Hasib, anch’essa disabile, ha tutt’altra storia da raccontare: «Ho sentito suonare e ho aperto la porta… una donna con degli uomini vestiti normalmente sono entrati in casa, la donna ha chiuso la serranda della finestra del salone… hanno chiesto i documenti di Hasib, hanno fatto le foto… lo hanno picchiato con il bastone, Hasib è caduto e hanno iniziato a dargli i calci…è scappato in camera e si è chiuso… loro hanno rotto la porta… gli hanno dato pugni e calci, lo hanno preso dai piedi e lo hanno buttato giù» 

Sulla scena del crimine sono stati trovati indizi che riconducono a questa ricostruzione: la porta della camera del giovane scardinata, un manico di scopa insanguinato e spezzato a metà, sangue su una felpa e sul letto di Hasib, una tubatura esterna del termosifone sradicata dal muro e una tapparella della finestra, bloccata da tempo, forzata. Alle 13, i genitori dei due fratelli ricevono una telefonata da una vicina di casa, che li avverte riguardo l’incidente: tuttavia, un poliziotto prende in mano la chiamata e li “rassicura” dicendo che si trattava solo di un braccio rotto. Inoltre, quando la famiglia si è recata al commissariato di Primavalle per sperare di ottenere informazioni, non ricevono chiarimenti di alcun tipo: vaghe spiegazioni sulla visita degli agenti in borghese e in servizio, ma nessun verbale, nessun documento ufficiale

Ci sarebbe un antecedente all’intera vicenda che potrebbe assecondare e sostenere la versione della sorella di Hasib: un’altra sorella sarebbe stata chiamata dal proprietario di un bar in zona, mostrando una foto del fratello sulla pagina di Facebook di Primavalle, dove si diceva: <<Fate attenzione a questa specie di essere, perché importuna tutte le ragazze, bisogna prendere provvedimenti.>> <<Lo vogliono mandare in ospedale>> le avrebbe confidato il barista.

Ieri, in conferenza stampa alla Camera, affiancata dagli avvocati Susanna Zorzi e Arturo Salerni e dal portavoce dell’Associazione 21 Luglio Carlo Stasolla, la madre di Hasib, Fatima Sejdovic, ha chiesto di conoscere la verità, profondamente colpita e addolorata da ciò che è accaduto al figlio; con il capo della polizia, Lamberto Giannini, ha sostenuto di stare seguendo in prima persona gli accertamenti che la Questura di Roma sta eseguendo su quanto accaduto, al fine di poter garantire la massima trasparenza. 

La famiglia Omerovic/Sejdovic si è dovuta trasferire lontano da Primavalle, presi e sopraffatti dal clima di omertà e paura creatosi nel quartiere, dove improvvisamente è diventata un ospite indesiderato. 

Ci sono ancora numerosi quesiti da risolvere: perché la polizia è entrata in casa invece di fermarsi sulla porta per controllare i documenti? Aveva un mandato di perquisizione? Perché è stata sfondata la porta della camera di Hasib? Quale necessità o urgenza c’era di fermare il ragazzo che quella mattina non era neppure ancora uscito di casa? Cosa è stato trovato in casa che giustifichi tali comportamenti? Tutte domande per cui attendiamo minuziosamente risposte da parte della Questura, e per le quali un’intera famiglia sta soffrendo nell’incapacità di conoscere la verità

Scritto da Giorgia Lelii


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