Quando si potranno accendere i riscaldamenti in Italia?

di Costanza Maugeri
Pubblicato: Ultimo aggiornamento il 4 Min.

Tutti noi in questi ultimi mesi abbiamo sentito parlare di crisi energetica e di conseguente aumento dei prezzi del gas in maniera esorbitante.

L’Italia per fronteggiare questa crisi metterà in atto un piano nazionale di contenimento dei consumi del gas confermato con un Decreto firmato da Roberto Cingolani, ministro uscente della Transizione ecologica. che limita l’utilizzo dei riscaldamenti ai massimi gradi possibili.

Cosa prevede il piano per i riscaldamenti in Italia?

ll piano di contenimento dei consumi del gas prevede la riduzione dell’orario di accensione dei riscaldamenti di un’ora al giorno e il periodo di accensione ridotto per un periodo più breve di 15 giorni.

L’Italia divisa per zone climatiche

L’Italia è stata suddivisa in 6 zone climatiche in base al fabbisogno termico dovuto alla temperatura media giornaliera:

  • Zona A: comprende esclusivamente i due territori più caldi: l’ isola di Lampedusa e Linosa, il periodo di accensione dei riscaldamenti si estende dall’8 dicembre al 7 Marzo per 5 ore al giorno.
  • Zona B: comprende la Sicilia e la Calabria, il periodo di accensione dei riscaldamenti si estende dall’8 dicembre al 23 Marzo per 7 ore al giorno.
  • Zona C: comprende Napoli, la Sardegna e buona parte della Puglia, il periodo di accensione dei riscaldamenti si estende dal 22 Novembre al 23 Marzo per 9 ore al giorno.
  • Zona D: comprende la Toscana, la restante parte della Puglia, il Lazio, l’Umbria e la Campania, il periodo di accensione dei riscaldamenti si estende dall’8 Novembre al 7 Aprile per 11 ore al giorno.
  • Zona E: comprende la Valle D’Aosta, il Piemonte, l’Emilia Romagna, la Lombardia, la Pianura Padana, la dorsale appenninica, l’Abruzzo e la Basilicata, il periodo di accensione dei riscaldamenti si estende dal 22 Ottobre al 7 Aprile per 13 ore al giorno.
  • Zona F: comprende Belluno, Cuneo e l’arco alpino, questi territori non subiscono alcuna limitazione.
Riscaldamenti italia

Quali strutture non dovranno attenersi alle nuove regole?

Ospedali, cliniche, scuole materne asili nido, piscine, saune, impianti alimentati a energie rinnovabili, attività industriali e artigianali per le quali le autorità comunali concedono già deroghe ai limiti di temperatura dell’aria.

Il controllo dell’adempimento alle nuove regole

Il controllo per garantire l’adempimento alle nuove regole secondo il Decreto, spetta agli enti locali nell’ambito delle ispezioni sugli impianti termici. Essi possono delegarlo ad altri organismi pubblici o privati di cui “sia garantita la qualificazione e l’indipendenza”.

Scritto da Costanza Maugeri


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