Putin all’Eastern Economic Forum: “impossibile isolare la Russia, le sanzioni occidentali sono una minaccia”.

di Emanuele Lo Giudice
Pubblicato: Ultimo aggiornamento il 7 Min.

Il Presidente della Federazione russa ha preso parola all’EEF, il forum internazionale che si tiene a Vladivostok ogni anno. “Non abbiamo iniziato la guerra, vogliamo finirla” ha sostenuto Putin, puntando il dito contro le accuse occidentali.

“Impossibile isolarci” ha sostenuto il leader russo nel suo intervento all’Eastern Economic Forum, il forum che riunisce i grandi asiatici e che quest’anno potrebbe essere il tramite per una partnership tra Cina, Russia e India.

Secondo Putin le “frenetiche” sanzioni che hanno colpito la Russia in questi mesi, un tentativo dell’occidente di “soggiogare altri Paesi”, sono una minaccia ma non avranno l’esito che ci si aspetta. Isolare la Russia è impossibile secondo Putin, “basta guardare la mappa” e tenere a mente le partnership che la Russia ha stretto con le altre potenze orientali. “L’Europa ha gettato il suo alto sviluppo industriale e la sua stabilità socio-economica nella fornace, seguendo i voleri di Washington per l’unità euro-atlantica“, ha continuato il leader russo, non solo scagliandosi contro il blocco occidentale e l’Unione Europea, ma anche direttamente contro gli Stati Uniti, da decenni suoi antagonisti. È la paradossale retorica putiniana che continua a portare avanti gli attriti tra le parti direttamente e indirettamente coinvolte nel conflitto, soprattutto sull’argomento sanzioni. Da un lato la Russia sostiene di non essere minimamente colpita da esse anzi, l’effetto delle sanzioni si ritorce esclusivamente su coloro che le varano, dall’altro lato tenta in qualsiasi modo di farle eliminare, proprio come l’ultimo blocco di gas diretto in Europa. “Se l’Europa non vuole godere dei vantaggi del gas russo, ci solo altri paesi” ha continuato Putin, ritenendo “stupide” le azioni che l’Occidente sta portando avanti per rispondere alla crisi.

Gli “europei colonizzatori” e le derrate alimentari.

Putin ha continuato centrando il discorso sulla questione alimentare e sui mercati verso i quali andrebbe dirottato il grano ucraino. L’export di grano, secondo la Russia, è indirizzato solo “limitatamente” ai paesi in via di sviluppo, nonostante l’Occidente si fosse detto preoccupato per la possibile crisi alimentare che il conflitto russo-ucraino poteva far nascere.

“L’acquisto di cibo da parte dell’Occidente sta provocando una tragedia per la maggior parte dei paesi poveri, che rimangono esclusi da cibo, energia e beni vitali”, è stato il monito di Putin, il quale si è detto pronto a intavolare consultazioni con il Presidente turco Erdogan per bloccare l’export di grano. La Russia ha incriminato l’Occidente di essere un blocco di “Paesi colonizzatori”, i quali hanno lasciato ai Paesi più poveri poche derrate di grano, in una situazione mondiale in cui la percentuale di persone in carenza alimentare è aumentata di 2,5 volte rispetto al 2019. “È semplicemente terribile” ha concluso Putin riguardo la questione grano.

La delegazione cinese presente al Forum, partnership vicina?

Presenza importante all’Eastern Economic Forum è quella del delegato cinese Li Zhanshu, capo del Comitato permanente dell’Assemblea nazionale cinese, una delle carice massime del Partito comunista cinese. La prima trasferta di un alto funzionario in Russia dallo scoppio delle ostilità apre la possibilità di un accordo tra Russia e Cina, il quale potrebbe nascere a Samarcanda, Uzbekistan, tra dieci giorni, durante l’incontro tra Putin e Xi Jinping. L’incontro nasce sia dalle necessità della Russia di limitare le conseguenze delle sanzioni, sia dall’ideologia comune anti-occidente che lega i due paesi. La Cina ha da settimane attriti con gli Stati Uniti per la questione di Taiwan e necessita anche di un rallentamento economico. Nessuna alleanza militare è stata per ora firmata, ma sono state diverse le operazioni militari congiunte. “Il rapporto tra Russia e Cina si è rafforzato con le sanzioni occidentali” ha sostenuto Putin, sicuro anche della crescita che lo scambio commerciale sino-russo sta subendo.

Zaporižžja e il rapporto Aiea, cosa dice Putin?

Riguardo le problematiche che persistono nella centrale nucleare di Zaporižžja Putin si è detto fiducioso del rapporto Aiea. “È un’organizzazione internazionale responsabile, con un leader professionale” ha sostenuto il Presidente russo, considerando però la possibilità di pressioni da parte dell’Occidente per il camuffamento della realtà concernente i bombardamenti della centrale. Putin ha invitato infatti i giornalisti occidentali ad avviarsi verso la centrale nucleare, così da poter vedere di persona l’assenza di armi russe nella zona. Sono continuati in questi giorni gli scambi d’accusa tra Kiev e Mosca riguardo la situazione della centrale, proprio mentre il comitato Aiea portava avanti il proprio esame. Kiev sta valutando, in ogni caso, lo spegnimento della centrale per motivi di sicurezza. Oleh Korikov, membro dell’Ispettorato statale per la regolamentazione nucleare dell’Ucraina (SNRIU), ha dichiarato che l’opzione spegnimento è in corso di valutazione.

La Russia di Putin.

“La Russia rimane forte: la valuta e il mercato finanziario si sono stabilizzati, la disoccupazione è ai minimi storici” ha detto Putin durante il Forum, fiducioso sulle previsioni delle dinamiche economiche russe dei prossimi mesi. “La Russia non ha perso e non sta perdendo nulla a causa dell’operazione speciale, ha invece rafforzato la sua sovranità” è la risposta che Putin dà all’Occidente, il quale risulta l’aggressore economico, tecnologico e finanziario da cui la Russia ha la necessità di proteggersi. Il discorso sovranità non è un caso che sia uscito, né che si senta sempre più spesso, in quanto Russia Unita, partito di Putin, ha proposto il referendum per l’annessione dei territori filorussi per il 4 Novembre. “Donetsk, Lugansk e molte altre città russe torneranno finalmente a casa” ha dichiarato il partito, pronto a far riacquistare alla Russia la proprio “integrità territoriale” nella Giornata dell’Unità Nazionale, che cade proprio il 4 Novembre.

Scritto da Emanuele Lo Giudice


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