Produrre ossigeno su Marte è possibile: Moxie apre nuovi orizzonti

di Elisa Quadrelli
2 Min.

La NASA ha sviluppato un marchingegno in grado di trasformare l’atmosfera del pianeta Marte in ossigeno respirabile. Lo strumento è riuscito a produrre in un’ora sei grammi di ossigeno.

Stabilire la presenza umana a lungo termine sulla nostra Luna è la missione del programma Artemis. Gli obiettivi sono di natura scientifica, ma vogliono anche aprire la strada ad una “nuova generazione di esploratori”, pronti per la prossima tappa: Marte.

Sul pianeta rosso è Moxie, acronimo di Mars Oxygen In-Situ Resource Utilization Experiment, il primo strumento a produrre molecole di ossigeno. Il lavoro sulla terra svolto dalle piante potrebbe in un futuro non lontano essere svolto da Moxie. Il meccanismo consiste nella trasformazione di anidride carbonica, costituente il 96% dell’atmosfera di Marte, in ossigeno. L’ossigeno, fondamentale per respirare, ma utile anche come propellente per l’alimentazione dei veicoli in ritorno sulla Terra, viene trasformato attraverso un sofisticato processo di conversione.

Moxie si è dimostrato in grado di compiere il suo dovere anche subendo i cambiamenti atmosferici del pianeta, dimostrando la possibilità di utilizzare le risorse del pianeta stesso senza doverle portare dalla terra. Il Massachusetts Institute of Technology chiama questo modo di produrre risorse in loco “in-situ resource utilization”.

É in corso l’ottimizzazione della capacitá produttiva dello strumento, in un’ottica che prevede il possibile invio di piú macchinari Moxie sulla superficie marziana, preparandosi per la missione che vedrá l’arrivo dell’essere umano. L’ossigeno prodotto su larga scala provvederebbe al sostentamento dell’uomo ma anche al suo ritorno sulla terra, alimentando i razzi, e compiendo il lavoro che compirebbero sulla terra centinaia di alberi.

Moxie attualmente è un piccolo macchinario che non funziona continuativamente, ma le conoscenze acquisite durante la sperimentazione su Marte promettono una possibile produzione costante con un macchinario piú grande e sviluppato. L’ottimizzazione dello strumento tiene conto della grande variabilitá dell’atmosfera e delle temperature sul Pianeta Rosso.

Articoli Correlati