Ogni Natale porta con sé anche una ricorrenza legata a doppia mandata con il 25 dicembre, anche se molte persone non sanno bene che attinenza ci sia tra le due: Santo Stefano. “24-25-26 dicembre” è una poesiola gettata giù tutta d’un fiato, quando si parla di festività ntalizie. Ma se le prime due, Viglia e Santo Natale, hanno una ricorrenza cristiana ben definita, che col tempo si è pure connotata di aspetti e ripiegamenti anche maggiormente pagano-consumistici, la stessa cosa non si può dire di Santo Stefano.
Per molti, il giorno di Santo Stefano è semplicemente il giorno dopo Natale. Un modo per proseguire le feste. Ma in realtà, è il giorno in cui si ricorda una figura di grande importanza, nella cultura religiosa. Santo Stefano è protodiacono e protomartire. Cosa significa? Che è il primo diacono ad essere stato scelto dalla comunità cristiana per aiutare gli apostoli nel mistero della fede. Probabilmente anche il più importante. Poi, che è stato anche il primo martire cristiano, dopo la morte di Gesù Cristo.
La sua morte risale al 36 d.C. e sarebbe avvenuta per lapidazione. Questo secondo dato è molto importante perchè permette di datare con estrema certezza l’anno della sua morte. Infatti, la lapidazione è un tipo di esecuzione di matrice giudaica. Gli antichi romani, invece, erano soliti adoperare la crocifissione. Questo indica che la morte sarebbe probabilmente avvenuta nel periodo di vuoto amministrativo dell’anno 36 d.C., in seguito alla deposizione di Ponzio Pilato. Il quale era ormai profondamente avverso alla popolazione, per l’eccesso di violenza usata per sedare la rivolta del Monte Garizim. In quel periodo, agovernare la Palestina ci sarebbe stato il Sinedrio, che perseguiva condanne a morte attraverso la lapidazione.
In un discorso tenuto da Sant’Agostino, nel 425, si narra che subito dopo il ritrovamento, a Gerusalemme, del corpo di Santo Stefano (avvenuto nel 415) iniziarono a verificarsi miracoli in luoghi di culto.
Dunque, il giorno di Santo Stefano non è solo una ricorrenza diventata celebre per convenzione, solo perchè cade il giorno dopo Natale. Anzi, rappresenta un atto di vera e pura fede cristiana, che funge da esempio per tutti i credenti.
Scritto da Francesco Alessandro Balducci
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