Perché il 1917 fu un anno di svolta?

di Emanuele Lo Giudice
6 Min.

È un anno importante quello del 1917, un momento di svolta della Grande guerra, segnato da eventi cruciali. Cosa successe in quell’anno?

Tre eventi fondamentali hanno connotato il quarto anno della Grande guerra, cambiandone il percorso d’evoluzione e inserendo in prima linea nuovi protagonisti. Sono l’entrata in guerra degli Stati Uniti, l’uscita della Russia e la disfatta di Caporetto a connotare il 1917, segnando un momento spartiacque nel primo conflitto mondiale.

Iniziata nel luglio del 1914, la Grande guerra vide opposte due grandi alleanze, formate dalle più grandi potenze mondiali. Agli imperi centrali (Triplice alleanza) si opposero Francia, Gran Bretagna e Impero russo, unite nella Triplice intesa. La guerra proseguì fino al 1918, anno in cui vi si mise definitivamente fine con l’armistizio firmato dalla Germania a Compiègne. Negli anni che si susseguirono, furono diversi gli eventi che caratterizzarono l’andamento della guerra, divenuta poco dopo lo scoppio una guerra di logoramento e di trincea. L’idea del blitzkrieg tedesco era infatti fallita, la guerra lampo era impossibile. Tra le potenze in guerra alcune combatterono per tutta la durata del conflitto, altre uscirono, altre invece vi entrarono. Nel 1917 si ha la svolta, la guerra, infatti, prende un’altra piega.

Aprile 1917: gli Stati Uniti entrano definitivamente in guerra

Forti sostenitori dell’isolazionismo, che limitava l’azione diretta della propria forza esclusivamente nel continente americano, gli Stati Uniti entrarono in guerra in aprile, ormai dopo 4 anni di feroci combattimenti.

La Germania puntava all’indebolimento economico delle Potenze alleate, portando avanti una guerra sottomarina che colpiva perlopiù i rifornimenti che gli Stati Uniti inviavano in Europa. L’abbandono della neutralità fu deciso dal Presidente Wilson il 6 aprile, giorno in cui Washington dichiarò guerra alla Germania, entrando definitivamente nell’Intesa.

Accanto agli Stati Uniti vi erano Francia e Gran Bretagna, dato che l’Impero Russo aveva ormai iniziato il suo tramonto, indebolito da una forte rivoluzione. All’entrata in guerra degli Stati Uniti seguì infatti l’uscita della Russia.

Ottobre 1917: la disfatta di Caporetto fa silurare Cadorna

Il 1917 fu definitivamente l’anno più difficile per il Regno d’Italia. Giovane e militarmente indietro, il Regno si era unito all’Impero austro-ungarico e alla Germania nel 1882, stringendo la Triplice alleanza. Il Regno entrò però in guerra nel 1915, a combattimenti ormai iniziati, denunciando la Triplice e alleandosi con l’Intesa, dopo aver ottenuto garanzie territoriali nelle terre irridenti.

Le offensive sull’Isonzo portate avanti dal Generale Cadorna risultavano poco proficue, contando infatti un alto numero di vittime ma un esiguo avanzamento. Malcontento e proteste civili e militari connotarono infatti i mesi del 1917 a causa del lento proseguire della guerra, ormai ferma ai fronti e alle trincee.

Austria e Germania, non curanti più del fronte orientale all’indomani dell’uscita della Russia dalla guerra, si concentrarono sul fronte italiano, avanzando rapidamente. Le truppe italiane, in ritirata fino al Piave, contarono un numero di vittime e di sfollati enorme. L’errata controffensiva italiana e la conseguente disfatta, contrariamente all’avanzata ben calcolata dagli austriaci, rappresentò una disfatta senza precedenti. I militari allo stremo e il logoramento della guerra avevano determinato un grande contraccolpo a Cadorna, sostituito poco dopo da Armando Diaz, con il quale l’esercito italiano si avvierà alla vittoria del 1918.

1917-1918: la rivoluzione russa e il dietrofront di Pietrogrado dalla guerra

In Russia, nel 1917, l’economia era ormai in crollo e la situazione di stallo sul fronte orientale generò diversi malcontenti, sia a livello popolare che militare. Appesantito dalle forti perdite in guerra, l’Impero russo vide nascere a marzo uno sciopero generale degli operai, a Pietrogrado.

La protesa si è ben presto trasformata in un’ampia manifestazione contro la figura dello Zar di Russia, Nicola II, che dovette abdicare al trono. La disgregazione dell’esercito e il collasso militare russo, nonché la Rivoluzione scoppiata in ottobre, portarono la Russia a retrocedere dalla guerra.

Formalmente l’uscita avverrà nel 1918, dopo la firma del Patto Brest-Litovsk il 3 marzo 1918. La pace, firmata con gli Imperi centrali, segnò al loro vittoria e la perdita di tanti territori che fino ad allora avevano fatto parte dell’Impero russo.

Nel 1917 la Grande guerra diventò definitivamente “mondiale”.

Scritto da Emanuele Lo Giudice


Le foto presenti in questo articolo provengono da internet e si ritengono di libero utilizzo. Se un’immagine pubblicata risulta essere protetta da copyright, il legittimo proprietario può contattare lo staff scrivendo all’indirizzo email riportato nella sezione “Contatti” del sito l’immagine sarà rimossa o accompagnata dalla firma dell’autore.

Articoli Correlati