Pakistan, un terzo del Paese è sommerso a causa delle inondazioni.

di Costanza Maugeri
3 Min.

Ciò che stiamo per presentarvi non è una scena di un film, bensì è la situazione che, ad oggi, si trova a vivere il Pakistan: le piogge monsoniche che hanno avuto inizio nel mese di Giugno non accennano ad arrestarsi, un terzo del Paese è sommerso a causa delle inondazioni.

Le cause

Il Pakistan è da sempre un Paese interessato da eventi metereologici di grande portata. Nei mesi di Marzo e Aprile di quest’anno è stato colpito da una fortissima siccità che, come un effetto domino, ha portato a un più rapido scioglimento dei ghiacciai e ad un deflusso d’acqua nei terreni del Paese.

Le cause appena descritte sono intensificate dal cambiamento climatico e dal suo rapido peggioramento.

Come un’apocalisse

La crisi climatica che sta vivendo il Paese ha conseguenze inimmaginabili: 1100 vittime umane, ad oggi sono state strappate alla vita e gli sfollati sono 33 milioni.

L’economia già poverissima è stata messa in ginocchio, facendo arretrare il Paese di 10 anni. Basato sulla sussistenza del settore primario si sta indebolendo sotto il peso delle piogge che provocheranno nell’immediato un inasprimento della carenza di cibo e in futuro un aumento dell’inflazione.

Il mondo si mobilita

Il Governo pakistano ha dichiarato lo stato di emergenza e decine sono i Paesi che stanno fornendo il loro aiuto: Cina, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Turchia, Stati Uniti, Germania e Francia stanno inviando beni di prima necessità e ingenti donazioni. Le Nazioni Unite si sono inoltre mobilitate per richiedere sostegni economici per la popolazione.

“Il Paese è inondato dalla sofferenza, serve un’azione collettiva urgente per aiutare il governo e il popolo del Pakistan”

 Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres 

Scritto da Costanza Maugeri


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