Netflix con Pubblicità: tutto ciò da sapere sul nuovo piano

di Michele Ponticelli
Pubblicato: Ultimo aggiornamento il 6 Min.

Anche in Italia è arrivato il nuovo piano Base con pubblicità del colosso dello streaming mondiale: si tratta di un nuovo tipo di abbonamento (caratterizzato dal prezzo più basso tra tutti quelli disponibili) alla cifra di 5,49 euro. Il prezzo è così basso a causa dell’inserimento delle inserzioni pubblicitarie (cosa mai vista prima sul noto sito streaming) e della mancanza di alcune funzionalità e titoli del catalogo

Il comunicato ufficiale

Con queste parole Netflix ha aperto ufficialmente l’era della pubblicità sulla propria piattaforma streaming – pubblicità che, lo ricordiamo, è presente esclusivamente nel profilo Base con pubblicità:

Siamo felici del debutto odierno del nuovo piano con pubblicità a 5,49 euro al mese in Italia.   
Il nuovo piano Base con pubblicità offre tutto quello che ami di Netflix, a un prezzo più economico, con alcune interruzioni pubblicitarie, e si aggiunge ai nostri piani di abbonamento attuali, offrendo ai consumatori più possibilità di scelta per accedere ai film e alle serie di cui tutti parlano.

[…]
Siamo ancora agli inizi, ma siamo molto soddisfatti dell’interesse finora dimostrato dagli inserzionisti e non potremmo essere più entusiasti di ciò che ci aspetta. Continueremo a imparare e a migliorare l’esperienza nel tempo.

Quanto costa e come funziona

base con pubblicità

L’abbonamento Base con pubblicità costa €5,49 al mese. È un prezzo decisamente basso rispetto ad altre piattaforme e ai prezzi degli altri abbonamenti a Netflix, ed è in tutto e per tutto uguale all’abbonamento Base, con tutte le funzioni di questo piano ma con l’esclusione della possibilità di scaricare e salvare i contenuti su tablet, pc o cellulare, oltre appunto alla presenza della pubblicità. Verrà da chiedersi: ma se le funzioni sono praticamente identiche, non è che la maggior parte degli abbonati al piano Base passeranno al piano Base con pubblicità? Probabilmente è quello a cui punta Netflix: con il piano Base con pubblicità, infatti, la RPU (ricavi per utente, anche se Netflix preferisce chiamarlo ARM, ricavi medi per membro) cresce notevolmente per via delle inserzioni pubblicitarie. Non è da escludere che in futuro, quindi, non vengano introdotti altri piani “Standard con pubblicità” e “Premium con pubblicità” seguendo lo stesso principio.

Cosa manca dal catalogo, e perché?

Nel piano nuovo chiamato Base con pubblicità non manca solo la possibilità di scaricare i contenuti, ma manca anche circa il 10% del catalogo, alcuni contenuti infatti verranno visualizzati con un lucchetto nei quali se ci clicchi sopra, Netflix ti invita a sottoscrivere un altro piano più costoso e senza pubblicità.

Serie come House of Cards (che negli USA si trova sulla piattaforma Netflix mentre in Italia uscì su Sky).
Il motivo di questa esclusione è semplice: la possibilità che vi fossero inserzioni pubblicitarie non era prevista nei contratti di licenza siglati quando questi titoli vennero acquisiti. Molti dei primi Original di Netflix, infatti, non erano prodotti dallo studio ma acquisiti da altri studios o canali. Negli otto mesi tra l’annuncio del piano Base con pubblicità e il lancio effettivo, Netflix ha revisionato contratti e ottenuto altri diritti per il proprio catalogo, ma non è riuscita a farlo per tutti i titoli.

Dove sarà la pubblicità?

Dichiaratamente, Netflix proporrà tra i quattro e i cinque minuti di spot pubblicitari da 15/30 secondi nell’arco di un’ora di visione, inserendoli prima, durante e dopo una serie o un film, in una pausa prima che parta la puntata successiva (in questo caso sono skippabili, se si sceglie di passare all’episodio successivo, ma a quel punto si vedranno le pubblicità all’inizio dell’episodio successivo). Nella categoria Bambini la pubblicità non c’è.
Attenzione: saltando da un contenuto all’altro, non sarà possibile saltare la pubblicità, quindi è assolutamente possibile che mentre si sceglie un film o una serie da vedere si incappi in inserzioni.

dahmer PUBBLICITA

Il trasferimento del profilo

C’è anche una nuova funzione su Netflix: è possibile trasferire uno dei profili presenti nel proprio account verso un altro account oppure un nuovo account. Condividere il proprio account Netflix con più persone estranee (parenti non stretti, amici, conoscenti con cui magari ci si divide il costo dell’abbonamento) non è permesso, anche se finora è stato “tollerato”. Presto verranno messe in atto azioni per disincentivare questa pratica, facilitando nel contempo il trasferimento di profili estranei verso gli account dei legittimi proprietari.

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