Musica: Perchè abbiamo preferenze musicali differenti?

di Maugeri Costanza
Pubblicato: Ultimo aggiornamento il 4 Min.

Ma tu che musica ascolti? Tutti noi abbiamo posto questa domanda almeno una volta nella vita. E, forse, non abbiamo mai riflettuto sulla risposta che ci è stata data. O meglio, mi spiego, non ci siamo mai chiesti davvero da cosa dipendano i gusti musicali. Ho una buona notizia, oggi lo capiamo insieme.

Preferenze musicali? Si, ma partiamo dalla basi

Cosa succede quando ascoltiamo una canzone? Secondo la Psicologia della Musica, il nostro cervello effettua immediatamente una valutazione dell’input sonoro, per non dire degli input: non solo melodia, voce, strumenti e testo, ma entra in gioco anche, e soprattutto, la personalità che racchiude tanti elementi: esperienze di vita, caratteristiche caratteriali (secondo una Ricerca dell’Università di Cambridge), l’influenza di chi ci sta accanto e dell’ambiente in cui viviamo…

Musica e identità: io e l’altro

Il fattore identitario, come accennato, non è puramente intimo, anzi. Nel rapporto con l’altro affermiamo costantemente la nostra identità. Le persone più creative e fantasiose, ad esempio, ascoltano maggiormente musiche non convenzionali e ritmi più complessi.

Le persone estroverse e socievoli, invece, quelle più vivaci e mainstream. Tendiamo, quindi, a scegliere tutto ciò che rafforza la nostra identità. E non solo per quanto concerne la musica.

Ma non solo, la scelta musicale dipende, anche, dal messaggio che vogliamo far passare. Questo dipende, probabilmente, dal fatto che, ad esempio, ad ogni genere musicale, associamo, spesso, un “tipo” umano con delle caratteristiche. Se al “che musica ascolti? ” Ti rispondo «metal», la tua percezione della mia persona sarà differente da un «ascolto musica classica». Questo non sta a significare che settiamo le nostre preferenze sul messaggio che vogliamo dare all’altro, ma ci rivela che, anche inconsciamente, ne siamo influenzati.

Ascoltiamo ciò che cresciamo o quasi…

Siamo e ascoltiamo ciò che cresciamo. Nella definizione dei nostri gusti musicali gioca un ruolo essenziale la nostra infanzia e la prima adolescenza. Anche se, infatti, l’identità si inizia ad affermare durante quest’ultima, il periodo infantile e preadolescenziale ne pone le basi. Questa l’ascoltavo con mamma da piccola…E questa? Beh. mi ricorda… si tratta a tutti gli effetti di un condizionamento.

L’urto di reminiscenza, infatti, è la tendenza a memorizzare meglio gli avvenimenti che si verificano nei primi anni dell’adolescenza ed essa è responsabile di quella tipica e inconfondibile nostalgia.

L’umore influenza ciò che ascoltiamo

Le emozioni e l’umore influenzano nettamente ciò che ascoltiamo. Se abbiamo positive vibes, tenderemo ad ascoltare musica classificabile, a grandi linee, come energica e allegra. Al contrario, ascolteremo musica triste, anche qui a grandi linee, quando siamo giù. E come se la musica cullasse il nostro stato d’animo. Le scelte musicali dipendono anche dai contesti: se dobbiamo studiare, ad esempio, spesso, preferiamo della musica che non interferisca troppo nella nostra concentrazione.

E dopo questa carrellata di fattori che influenzano ciò che ascoltiamo, sono sicura che quando vi chiederanno che musica ascoltate, sarete così:

Fonti: State of Mind, Psichology Today


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