Maria Antonietta e Luigi XVI, un matrimonio particolare

di Emanuele Lo Giudice
9 Min.

Sedicenni al matrimonio e diciottenni al trono, i coniugi di Francia hanno lasciato un grande impronta nella storia di Versailles. Un matrimonio complicato quello di Maria Antonietta e Luigi Xvi, pieno di sfarzo ma anche di insoddisfazione.

S’ils n’ont pas de pain, qu’ils mangent de la brioche” è la celebre frase attribuita a Maria Antonietta nel quadro delle vicende della Guerra delle farine (Guerres de farines).

Quella che sembra essere stata la risposta della Regina alle sommosse popolari del 1775, in realtà non appare storicamente e storiograficamente veritiera. Diversi sono i dibattiti nati sulla figura e sulle azioni di Maria Antonietta e della corona francese. Venendo meno a frivolezze su ciò che è stato detto o meno dall’ultima regina di Francia, importante è invece la vita di questa, ma anche il rapporto con Luigi XVI, che l’ha accompagnata fino al 1793, poco prima della sua morte.

Nata a Vienna nel 1755, Maria Antonia (Antoine) veniva intitolata Arciduchessa d’Austria e data in matrimonio al delfino di Francia, Luigi Augusto di Borbone. Trasferitasi alla corte di Versailles, Maria Antonietta visse una vita lontana dall’etichetta e piena di sfarzo, intrecciando una relazione che si rivelò diverse volte difficile con il futuro Luigi XVI.

Il fidanzamento e Versailles

Il fidanzamento tra Maria Antonietta d’Asburgo-Lorena e Luigi Augusto di Borbone venne ufficialmente dichiarato il 13 Giugno 1769, dopo lunghe trattative tra Austria (Paese natale di Maria Antonietta) e Francia (Patria di Luigi).

Maria Antonia, nome di nascita della figlia di Maria Teresa d’Austria, divenne “Marie Antoinette” solo dopo le nozze con il nipote di Luigi XIV, avvenute nell’Aprile del 1770.

La Dauphine de France, ormai moglie di colui che sarebbe divenuto Luigi XVI nel 1774, lasciò Vienna subito dopo il matrimonio, pronta a stabilirsi definitivamente a Versailles. L’abbandono delle vesti francesi sulle sponde del Reno segnò il passaggio definitivo di Marie Antoinette alla Francia, paese nel quale entrò con la raccomandazione della madre di “non abbandonare la testa tedesca”. L’animo austriaco non doveva dunque essere soppiantato da quello francese.

Luigi XVI e Maria Antonietta si incontrarono per la prima volta a Compiègne, dove la Corte attendeva la Dauphine de France per accompagnarla a Versailles, dove nel Maggio dello stesso anno vennero celebrate le nozze. Nonostante la benedizione del letto dove venne scortata la coppia, il matrimonio quella sera non venne consumato.

L’ “austriaca” (epiteto a lei ironicamente attribuito) non era ben vista a corte, soprattutto per l’ampia ostilità che i francesi provavano per l’Austria. Furono le Mesdames Tantes, zie del delfino, con le quali Maria Antonietta era solita confidarsi, a parlarne male nei corridoi di Versailles. Inoltre, in un matrimonio di per sé già mal visto, il fatto che questo non fosse stato consumato generava sdegno in seno al popolo francese ed infastidiva particolarmente Maria Teresa d’Austria, che incolpava Maria Antonietta di non portare merito alla casa d’Austria.

Giovani coniugi, rapporto ingenuo

I coniugi era d’altronde piccoli, in età adolescenziale per l’esattezza, al momento del matrimonio. Maria Antonietta, allora quindicenne, venne infatti data in matrimonio ad un Luigi ancora sedicenne.

La pressione di Maria Teresa d’Austria, ritrovata in diverse lettere che essa spediva alla figlia, pareva essere causa di insicurezza per Maria Antonietta, che quasi al trono rimaneva ancora vergine. L’atto in sé arrivo, come sostenuto da Luigi XVI in una conversazione con il Re, solo nel 1773. L’atto completo parve però poi rivelarsi diversamente, rimanendo, contrariamente a quanto ci si aspettava, incompleto.

Maria Antonietta e Luigi XVI salirono al trono nel Maggio del 1774, dopo la morte di Luigi XV sopraggiunta a causa del vaiolo. Nonostante il titolo da Regina, Maria Antonietta non aveva ancora dato alla luce alcun erede alla Francia, questione vitale per quei francesi che ritrovavano nella continuità della linea dinastica la stabilità della corona. L’insoddisfazione matrimoniale si legò sin da subito allontanamento di Maria Antonietta dalla rigidità dell’etichetta, oltre che dal marito, le cui decisioni politiche dovevano essere esenti dall’ingerenza della moglie. I ministri di Luigi XVI, alcuni dei quali anti-austriaci, volevano infatti l’esclusione di qualsiasi influenza di Maria Antonietta nelle decisioni del Re.

Le frivolezze mondane e i pamphlet scandalistici su Maria Antonietta

L’inimicizia trovata a corte da Maria Antonietta si rivelò pesante, aggravata ancora di più dalla considerazione tutt’altro che positiva proveniente dal popolo.

Diversi libelli scandalistici iniziarono a circolare nelle pubbliche piazze, i quali riportavano un’immagine della Regina che ben presto iniziò ad essere additata come “Madame scandale”. Gioco d’azzardo, feste e residenze private (come il Petit Trianon donatole da Luigi XVI dove era solite tenere le sue feste private), nonché balli in maschera e spettacoli teatrali furono alcuni degli sbagli imputati a Maria Antonietta nella sua vita da regnante. Pamphlet scandalistici mettevano inoltre in ridicolo il Re di Francia e sostenevano l’esistenza di una vita extraconiugale della Regina, dove rientravano le attenzioni fisiche anche dei suoi amici più stretti.

La mancanza, nel 1778, di un erede al trono metteva ancora più in imbarazzo la Francia, il cui popolo non si tirava indietro dal commentare ironicamente le prestazioni del Re. Nonostante la credenza di una fimosi impedente, Luigi XVI sembrava essere solo sopraffatto dall’inesperienza. Furono i consigli di Giuseppe II, fratello della Regina, a portare Maria Antonietta ad un riavvicinamento nei confronti di Luigi XVI, con il quale il matrimonio verrà consumato finalmente nel 1777.

L’anno seguente verrà data alla luce Maria Teresa Carlotta, prima figlia della coppia reale, ma solo nel 1781 Maria Antonietta darà alla Francia un erede al trono. Luigi Giuseppe poneva fine alle paure di chi temeva l’impotenza del Re, ma non riscattava la figura di Maria Antonietta che, nonostante legittima Regina di Francia, ormai era sotto il peso di una critica incessante.

L’evoluzione di Madame Scandale e la ghigliottina

In un paese economicamente al ribasso come la Francia negli ultimi decenni del 1700, soprattutto a seguito dell’appoggio dato alla rivoluzione d’indipendenza americana, le spese dei divertimenti di Maria Antonietta rientrarono popolarmente nelle cause della crisi nazionale. Con la Corona lontana da Parigi (Luigi XIV aveva spostato l’intera corte a Versailles abbandonando il Palazzo delle Tuileries di Parigi) e dal popolo, lo sfarzo in cui la corona e l’aristocrazia vivevano generò ancora più ostilità nel popolo, il quale invase gli appartamenti reali nell’Ottobre del 1789. Ormai sola e abbandonata dall’aristocrazia ormai riparata in Svizzera, Maria Antonietta dovette porre fine alla vita che fino ad allora aveva vissuto. Sebbene additata come una delle gradi cause della Rivoluzione francese, l’economia gravosa di Maria Antonietta in realtà ebbe un ruolo secondario nello spettro degli eventi che scatenarono l’insurrezione popolare. La fine degli sfarzi di corte riportava la corona a Parigi, mettendo fine ad un divario che ormai era diventato d’ampia portata tra la corona e il popolo. Maria Antonietta rimane ad oggi una delle figure più importanti della storia, fu infatti la prima regina di Francia il cui collo cedette sotto la lama della ghigliottina.

Scritto da Emanuele Lo Giudice


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