La Mafia è un tipo di organizzazione caratterizzato da criminalità, violenza, omertà e riti di iniziazione. I membri che ne fanno parte mettono in atto degli illeciti, segreti e duraturi, imponendo la loro volontà con armi e/o minacce.
Un po’ di storia: le radici culturali del sistema mafioso
Non è solo un insieme di criminali. La mafia è qualcosa che soffoca. Controlla le vite, elimina la libertà. Decide la morte. La mafia è obbedienza, omertà, fedeltà. È violenza, ma non necessariamente. La mafia è spesso subdola complicità, convenienza, scorciatoia.
L’Italia fa i conti con la mafia dal 1860, dai tempi della sua unità. La sua nascita è circondata da miti e leggende.
Una, la principale, è quella dei tre cavalieri arrivati dalla Spagna, Osso, Mastrosso e Carcagnosso, che hanno fondato poi le tre organizzazioni in Sicilia, Calabria e Campania.
Il mito dei cavalieri s’è trasmesso nel tempo attraverso formule, riti, giuramenti. In altri scritti si parla di Mazzini, Garibaldi e perfino di santi e arcangeli.
L’ultima, la più attendibile, riguarda l’Isola di Favignana, al largo di Trapani. nelle carceri. E’ nelle carceri di questo luogo che avviene in quegli anni l’incontro tra briganti e membri della massoneria, delle sette segrete, da cui le mafie hanno ricavato i loro codici di affiliazione.

Le caratteristiche della mafia: tra sacro e profano
La prima, e in assoluto la più importante, che accomuna tutti i gruppi, è l’appartenenza. Si entra giurando fedeltà, pungendosi il dito con uno spillo o incidendosi la mano con un coltello davanti a un santino che poi viene bruciato.
Si accede alla mafia con il «battesimo», come chiamano il rito di affiliazione, e per tutta la vita. Si esce solo con la morte o con il «pentimento», la collaborazione con la giustizia, quindi infrangendo il vincolo della segretezza e dell’omertà.
Tra devozione e spiritualità si inserisce il controllo, il potere, il dominio.
I tratti mafiosi e il consenso popolare: quanto ci siamo dentro?
Le organizzazioni di questo tipo hanno una propria e tipica struttura, e spesso adottano comportamenti basati su un modello di economia statale ma parallela e sotterranea.
L’organizzazione mafiosa trae profitti e vantaggi sia da tutti i tipi di attività illecite, ma anche dall’insediarsi nell’economia legale.
E’, in definitiva, un “sistema di potere” fondato sul consenso e l’omertà della popolazione e sul controllo sociale che ne consegue.
La mafia esiste perché esistono le persone.
Scritto da Alessia Giurintano
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