Giusto ieri, 10 ottobre, il Ministero della Salute ha pubblicato, su un portale dedicato agli Avvisi di sicurezza e ai Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori, un richiamo per allarme Listeria. Il Listeria è un batterio che attacca principalmente il sistema immunitario, che può contaminare alimenti (come latte e derivati).
Il richiamo è partito dalla Francia il 22 settembre 2022, quando è stata la presenza di Listeria monocytogenes in un lotto di pancake al cioccolato a marchio Bernard Jarnoux Crêpier e il prodotto è stato ritirato immediatamente dagli scaffali: il 6 ottobre viene allertato il Rasff (Sistema di allerta rapido per gli alimenti, ideato per segnalare alle autorità sanitarie la presenza nei supermercati di prodotti contaminati o potenzialmente pericolosi distribuiti nell’area UE da ritirare dal commercio), che di conseguenza allerta l’Italia, visto che alcuni lotti sono stati distribuiti anche nel nostro paese.
Il 10 ottobre il portale del Ministero della Salute pubblica il richiamo del prodotto, dopo quasi una settimana dal richiamo in Francia, con la fine affissione in data odierna, 11 ottobre: l’avvertenza raccomanda “di non consumarlo e di riportarlo al punto vendita per rimborso o sostituzione”. Se il ritardo accumulato nella gestione di questa allerta è sin troppo evidente, non altrettanto semplice è capire i motivi. Eppure stiamo parlando di contaminazione da Listeria, un microrganismo ormai abbastanza conosciuto in Italia, anche in seguito al ritiro nei giorni scorsi di 4 milioni di confezioni di würstel di pollo ritenuti contaminati: cresce, dunque, il rischio microbiologico legato alla presenza di listeria nei cibi. L’ultima vittima, venerdì scorso, è un 75enne di Bojano, in provincia di Campobasso. L’uomo si trovava da giorni ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Cardarelli. Sul caso è stata avviata una verifica dell’ufficio Igiene per risalire al tipo di alimento all’origine del contagio.
Scritto da Giorgia Lelii
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