L’ironia di un commento risveglia le crepe del Vaticano

di Giorgia Lelii
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Poche parole di sfuggita fanno ribollire il sangue dei vaticani, a pochi giorni dalla morte del Papa emerito Benedetto XVI (Ratzinger). Sono le dichiarazioni contenute nel libro “Niente altro che la verità” che il Segretario del Papa emerito, Georg Gaenswein, ha scritto con Saverio Gaeta. Egli racconta di quando Papa Francesco (Bergoglio) lo aveva congedato nel 2020 da Prefetto della Casa Pontificia, dopo l’incidente di un controverso libro a quattro mani con il cardinale Sarah.

Restai scioccato e senza parole quando Francesco mi disse: lei rimane prefetto, ma da domani non torni al lavoro.

Padre Georg, “Nient’altro che la verità”

L’ironia sta nel fatto che, secondo il Segretario, Papa Benedetto XVI avrebbe commentato dicendo: “Sembra che Papa Francesco non si fidi più di me e desideri che lei mi faccia da custode!“. Questo perché Papa Bergoglio avrebbe raccomandato a Padre Georg di andare dal Papa emerito e di stargli vicino, considerando le sue condizioni di salute.

Oltre a questa sorta di “scandalo“, la questione ha risvegliato i moti dualistici presenti all’interno della Chiesa. La cosiddetta “chiacchiera chiericale“, definita così da Papa Francesco. Uno dei lasciti più problematici del Concilio Vaticano II è relativo alle vie diverse intraprese dai cosiddetti “progressisti” e “conservatori”, presto diventati, a torto o ragione, in ‘”bergogliani” e “ratzingeriani”.  

I conservatori sono quelli che si sono fatti sentire di più: vedevano in Ratzinger il loro alfiere (volente o nolente grazie anche anche al “suo” Georg Gaenswein). Ora nessuno conosce le loro prossime mosse: staranno più tranquilli o creeranno ostacoli a papa Francesco?

Alla Tagespost, Padre Georg ha rilasciato una dichiarazione clamorosa: il provvedimento con il quale papa Francesco ha ribaltato la liberalizzazione della messa in latino credo che abbia spezzato il cuore” di Ratzinger. Parla a titolo personale, magari con eccessiva spontaneità, o dà voce al malumore di ambienti curiali nei confronti del riformismo bergogliano, per influenzare il futuro?

Tuttavia, per il presidente dei vescovi tedeschi, monsignor Georg Baetzing, ha ragione Francesco ad aver cambiato la norma voluta da Ratzinger: “Papa Benedetto si è dato molto da fare per recuperare i tradizionalisti. Papa Francesco ha fatto bene a dire che non è più possibile che esistano diversi riti nella Chiesa“.

L’affetto tra Benedetto XVI e papa Francesco ha reso manifesta anche la loro consonanza di sguardo davanti al mistero palpitante della Chiesa. Certo, loro hanno avuto temperamenti, sensibilità, idee, preferenze, percorsi esistenziali diversi. Anche questo fa parte della bellezza della Chiesa e dello stesso ministero dei Successori di Pietro, perché nessun Papa è il clone di un altro Papa.

Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano

Dunque, le acque riusciranno a calmarsi o le crepe diventeranno un burrone?

Scritto da Giorgia Lelii


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