La storia dell’uomo di Taured: dalla strana scomparsa alla leggenda

di Giorgia Lelii
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Tutto ha inizio nel luglio del 1954, a Tokyo: precisamente, all’aeroporto internazionale di Haneda. Al controllo passaporti si presenta un uomo barbuto e dall’aspetto caucasico, perfettamente in grado di parlare francese, ma le autorità vengono insospettite dal suo documento.

Sebbene il passaporto appaia autentico (anche con vari timbri recenti di altri paesi europei), il paese a cui appartiene, “Taured”, non è noto né al funzionario né al resto dei suoi colleghi. L’uomo viene così trattenuto per essere sottoposto ad ulteriori domande, sospettato di essere un criminale internazionale.

L’imputato assicura di provenire da un Paese realmente esistente e, con il dito sull’atlante, indica il Principato di Andorra (tra Spagna e Francia). A sua volta perplesso, il misterioso individuo conferma di non aver mai sentito parlare del Principato di Andorra, ribadendo ancora una volta che Taured esistesse da un millennio e più.

I funzionari non se la bevono, così lo portano in una stanza d’hotel per tenerlo sotto custodia: la porta è l’unica via d’uscita, sorvegliata. Tuttavia, il mattino dopo, l’uomo sparisce insieme ai suoi documenti ed effetti personali: impossibile pensare a una fuga dalla finestra, data l’altezza a cui si trovava la stanza.

A distanza di anni (29 luglio 1960), il Parlamento britannico richiama l’attenzione sull’inefficacia dei passaporti di sicurezza: è il caso di John Alan Zegrus, sotto processo in Giappone per aver viaggiato il mondo con un passaporto scritto in una lingua inventata, nonché rilasciato da uno stato fittizio.

C’è chi crede a questa teoria della “finzione che incontra la realtà“, secondo la quale John Alan Zegrus e il viaggiatore misterioso coinciderebbero. C’è poi chi preferisce avere una mente più aperta al sovrannaturale: una delle spiegazioni più straordinarie possibili è che l’uomo di Taured sarebbe riuscito in qualche modo a viaggiare da una dimensione parallela per caso, finendo misteriosamente all’aeroporto di Haneda.

Gli scettici, invece, crederanno che sia semplicemente una leggenda urbana, una messa in scena ben riuscita. Se fosse davvero così, sarebbe difficile spiegare per quale motivo le autorità giapponesi non hanno mai cercato di smentire l’intera faccenda.

In conclusione, riporterei una frase direttamente dal Marvel Cinematic Universe:

Il multiverso è un concetto di cui sappiamo spaventosamente poco.

Doctor Stephen Strange, Spiderman No Way Home.

Scritto da Giorgia Lelii


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