Il nostro dispiacere ha tempistiche brevi: Zelensky ricorda i bambini vittime della guerra

Il videomessaggio del presidente Ucraino è stato mostrato durante il Festival del Cinema di Venezia

di Gloria Pessina
Pubblicato: Ultimo aggiornamento il 3 Min.

«un orrore che non dura 120 minuti come un film, ma ormai da 189 giorni»

Siamo davvero toccati dai drammi della guerra?

Succede. Che della guerra se ne parli, infinitamente, per pochi giorni. Poi un’eco, a volte, in qualche trafiletto. Si torna alla vita di sempre. 

Se fino a qualche giorno prima la si percepisce tremendamente vicina, i confini geografici illudono poi di star vivendo a sufficiente lontananza per considerare la questione meno preoccupante del previsto.

guerra

«Sempre le stesse notizie, nessun aggiornamento», affermano recentemente in molti. Come se le numerose morti ucraine possano essere ricondotte alla monotonia o considerate vittime del caso e del tempo, più che della violenza.

La guerra ci inquieta. Per poco. Più tardi, dopo i primi giorni di sgomento, per molti diventa normalità. E ciò inquieta più della guerra stessa.

L’appello di Zelensky durante il Festival del Cinema di Venezia

E’ per questo che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, durante la serata di apertura della Mostra del Cinema di Venezia, ha reputato vitale ricordare i minorenni che fino ad oggi hanno perso la vita durante il conflitto. 358, per l’appunto. «I nomi sono importanti, rischiano di cadere nell’oblio», ha detto nel videomessaggio, citando anche le loro tenere età.

A precedere il tragico elenco durato circa 4 minuti, un forte attacco ai russi, indicati come macellai, terroristi e assassini.

Rivoltosi alle star del cinema presenti ha poi chiesto loro di non rimanere in silenzio e di non voltare le spalle all’Ucraina. Un discorso ardito, che ha rammentato l’importanza di parlare della guerra e di non renderla una brutale normalità.

«Quella russa è una trama in tre atti per spingere il mondo a commettere tre drammatici errori: abituarsi alla guerra, sopportare la guerra, dimenticare la guerra»

Volodymyr Zelensky

Scritto da Gloria Pessina


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