Il 17 marzo 1861 nasceva il Regno d’Italia

di Sofia Ciatti
5 Min.

L’Unità d’Italia

Il 17 marzo 1861 viene proclamata a Torino l’Unità d’Italia. Questo risultato si deve all’iniziativa diplomatica e militare del Piemonte, guidata dal Conte di Cavour e alle vittorie sul Regno borbonico della spedizione dei Mille, capitanata da Garibaldi.

L’itinerario della sua formazione è stato segnato dalla progressiva affermazione di un paradigma culturale e politico di carattere nazionale.

La penisola italiana, all’alba dell’Unità, risultava frammentata in piccoli e medi Stati dinastici. Progressivamente destinata a essere relegata in un ridotto provinciale e periferico di marginalità e sudditanza, operava un duplice movimento geopolitico: da un lato, si ricompattava al suo interno; dall’altro, si riagganciava all’Europa e al mondo.

Era il fattore nazionale, ovvero la costruzione dello Stato nazionale, a costituire il perno di questo doppio movimento geopolitico.

Il Piemonte cavouriano come motore del 17 marzo

Nel 1852 il conte Camillo Benso di Cavour diventa Presidente del Consiglio del Regno di Sardegna (alla cui giurisdizione il Piemonte sabaudo era sottoposto): si afferma, così, un politico dai vasti orizzonti culturali e dall’ampia conoscenza dei problemi economici, animato dalla fede in un liberalismo pragmatico e innovatore.

Cavour mette mano innanzitutto alla modernizzazione economica, mediante la liberalizzazione degli scambi, il sostegno dello Stato all’industria, le opere pubbliche.

La conservazione delle libertà costituzionali grazie allo Statuto Albertino unitamente allo sviluppo economico, fa del Piemonte cavouriano il punto di riferimento per l’opinione pubblica liberale di tutta la penisola.

17 marzo
Cavour

A Cavour si deve, inoltre, la partecipazione del Piemonte alla Guerra di Crimea (1853-56), accanto a Gran Bretagna e Francia, che si rivela un vero e proprio successo diplomatico, poiché riesce a portare all’attenzione internazionale la questione italiana.

Nell’aprile del 1859 scoppia la guerra contro l’Austria: Cavour ottiene immediatamente l’appoggio di Napoleone III, re di Francia.

Le sorti del conflitto volgono subito a favore dei franco-piemontesi, sorti che vengono ribaltate dall’improvviso armistizio che Napoleone III stipula con l’Austria, a seguito delle ingenti perdite francesi in guerra.

L’armistizio assegna allo Stato sabaudo solo la Lombardia. Le rivolte nate nel frattempo in Romagna e Toscana costringono i sovrani alla fuga, mentre le popolazioni locali si esprimono a favore dell’annessione al Piemonte, mediante plebiscito, nel 1860.

L’impresa di Garibaldi

Nel maggio 1860 Garibaldi sbarca in Sicilia con mille volontari e, sconfitte le truppe borboniche, forma un governo provvisorio. Sono in particolare i proprietari terrieri siciliani, allertati dalle sollevazioni dei contadini, a guardare con favore all’annessione al Piemonte.

17 marzo
Garibaldi

Il 21 ottobre 1860, in tutte le province del Mezzogiorno continentale e in Sicilia (due settimane più tardi anche in Umbria e nelle Marche) si tennero importanti plebisciti di annessione che conclusero il lento processo di unificazione della Penisola.

Il 17 marzo 1861 nasce il Regno d’Italia

Il 18 febbraio 1861 si riunì a Torino il nuovo Parlamento eletto nelle settimane precedenti, che il 17 marzo proclamò la Costituzione del Regno d’Italia.

Nell’arco di un anno, tutti i principali Paesi riconobbero il nuovo Stato, ad eccezione di Austria e Spagna.

La capacità di Cavour di cogliere le possibilità che i cambiamenti della situazione internazionale offrivano e di condurre con abilità la partita diplomatica era stata una componente determinante nel processo che aveva condotto alla nascita del Regno d’Italia.

Senza questo lavoro diplomatico non sarebbe stato possibile muovere guerra all’Austria con prospettive di successo e senza la guerra all’Austria e la sconfitta di quest’ultima gli eventi in Italia centrale e poi nel Regno delle Due Sicilie sarebbero stati impensabili.

È importante ricordare che, in Italia, lo Stato nazionale nacque dalla combinazione di un’iniziativa dall’alto, ovvero la politica di Cavour e l’egemonia del Piemonte sabaudo, insieme ad un’iniziativa dal basso, vale a dire le insurrezioni nell’Italia centrale e la spedizione garibaldina nel Sud.

Decisivo fu anche il contesto internazionale: la neutralità della Gran Bretagna, la scelta di Napoleone III di intervenire in Italia a favore del Piemonte, l’isolamento delle Due Sicilie e dell’Impero asburgico.

Il completamento dell’Unità si raggiunse quando si verificò l’annessione del Veneto e di Roma, tra il 1866 e il 1870.

Scritto da Sofia Ciatti


Le foto presenti in questo articolo provengono da internet e si ritengono di libero utilizzo. Se un’immagine pubblicata risulta essere protetta da copyright, il legittimo proprietario può contattare lo staff scrivendo all’indirizzo email riportato nella sezione “Contatti” del sito: l’immagine sarà rimossa o accompagnata dalla firma dell’autore.

Articoli Correlati