Nella giornata di ieri si è concluso il dodicesimo appuntamento con il mondiale di Formula 1 2023. Il Gran Premio d’Ungheria ha visto ancora una volta vincere Max Verstappen, ma la scuderia di Woking – McLaren – continua a stupire dopo la prestazione di Silverstone. Lando Norris è sul podio seguito anche da Sergio Perez che ha ritrovato le prestazioni di inizio mondiale.
Il circuito di Mogyoród, Hungaroring

Il circuito di Mogyoród – chiamato Hungaroring – è un circuito automobilistico situato a 25 km da Budapest. Ospita il Gran Premio d’Ungheria dal 1986, traguardo importante politicamente per il paese poiché permetteva alla Formula 1 di entrare per la prima volta nel blocco dei paesi socialisti.
L’autodromo, lungo 4,381 km e con 14 curve, è stato costruito su un terreno polveroso ed è usato raramente per motivi diversi dall’annuale gara automobilistica. Motivo per cui i piloti trovano la pista sporca dove sorpassare è difficile e può provocare ulteriore sporco in pista. L’attuale layout è in uso dal 2003, non è l’originale del 1986.
É un circuito molto lento e tortuoso, secondo dopo quello di Monaco. É da alto carico aerodinamico dove non serve avere un basso drag. I valori di trazione ed evoluzione della pista sono medio-alti, mentre quelli delle forze laterali, delle frenate, stress gomme e grip sono medi.
Pirelli propone per questo circuito mescole morbide C3, C4 e C5 e vedremo per la prima volta esordire il nuovo format qualifica: in Q1 si useranno treni di gomme hard, in Q2 medium e Q3 soft.
Il record del circuito è di Sir Lewis Hamilton con 1’16″627 stabilito in gara nel 2020. É da record anche il numero di pole, raggiunto la numero 9 proprio nella giornata di sabato. É suo anche il maggior numero di successi su questo circuito, infatti, ha raggiunto le 8 vittorie e a seguirlo Michael Schumacher e Ayrton Senna.
Lotta tra poleman in Ungheria, qualifiche da nuovo format

Come già anticipato, il nuovo format – Alternative Tyre Allocation – in via ancora sperimentale ha debuttato proprio in Ungheria. In Q1 gomme hard, Q2 Medium e Q3 soft. La Formula 1 ha, infatti, voluto introdurre questa nuova regola per le qualifiche che volgerebbe a risparmiare treni di gomme. Un’attenzione particolare al pianeta Terra sempre più provato dall’inquinamento, ma non tutti sono d’accordo tra cui anche piloti come Max ed Hamilton.
Le qualifiche del Gran Premio d’Ungheria sono state protagoniste di prestazioni non proprio ottimali per alcune scuderie. Tra tempi cancellati a causa dei track limits in curva 5, tra cui Verstappen e Piastri, per la Ferrari è un sabato da cancellare. Illusasi dalle prestazioni delle FP3 che non avevano visto scarsi risultati, vede Carlos Sainz non riuscire ad accedere al Q3 per 2 millesimi dal connazionale Fernando Alonso in decima posizione a causa di un piccolo errore. Il monegasco, invece, riesce ad accedere al Q3, ma non riesce a migliorarsi dal sesto posto.
Ancora peggio la Mercedes di George Russell che si ferma al Q1 in 18esima posizione, pagando il traffico in pista. Chiamato, così, ad una rimonta in gara da prestazioni straordinarie. Al contrario del compagno di squadra, Lewis Hamilton stupisce tutti con la sua pole. Inizia il giro a pochi secondi dalla fine del tempo, sfreccia sulla pista tortuosa e batte per 3 millesimi il tempo di Max.
A seguire le McLaren che continuano a stupire dopo Silverstone, la loro magia colpisce tutti e la seconda fila è tutta loro. Norris in terza posizione e Piastri in quarta.
I primi esclusi dal Q2 sono proprio: Alex Albon, Yuki Tsunoda, George Russell, Kevin Magnussen e Logan Sargeant. Dal Q3 vengono esclusi: Carlos Sainz, Esteban Ocon, Daniel Ricciardo – chiamato a sostituire le prestazioni deludenti di Nyck DeVries – Lance Stroll e Pierre Gasly.
Che McLaren e che rimonta di Russell nella domenica d’Ungheria

Dopo l’emozionante sabato di Sir Lewis Hamilton – e non solo per la pole ma per la sua reazione come fosse la prima in carriera – ci si aspettava uno stop al dominio di Max. E invece si è rivelata l’ennesima dimostrazione dell’inarrestabile forza olandese. Hamilton ha, infatti, compiuto un errore in partenza che ha permesso al numero 1 di passare in prima posizione e da lì non l’ha più schiodato nessuno. Max Verstappen raggiunge così la vittoria numero 11 in altrettante 11 gare.
La McLaren si rivela super solida, gli aggiornamenti portati a Silverstone funzionano, la scuderia di Woking ha infatti compiuto passi da gigante e continua a stupire tutti per le prestazioni. Norris riesce a superare in partenza Hamilton, arrivando in seconda posizione e il compagno Oscar Piastri in terza posizione. Purtroppo il poco esperto numero 81 non riesce a mantenere il podio chiudendo la gara in quinta posizione.
Geniale la rimonta di George Russell tra probabile strategia e bravura del pilota inglese, partito 18esimo riesce a concludere la gara in sesta posizione.
Il pilota messicano, dopo dei gran premio deludenti, ritorna sul podio tirando un sospiro di sollievo. Secondo voci di corridoio, Sergio Perez aveva gli occhi della Red Bull addosso a scadenza contratto, ora può considerarsi sicuro? Con la scuderia austriaca mai dire mai.
L’altra faccia deludente della medaglia… o della gara?

Le Ferrari hanno avuto il massimo momento in gara solo in partenza con Carlos Sainz che dalla posizione numero 11 arriva alla sesta in pochi secondi. Da lì niente più momenti straordinari, un declino rapido, sono infatti bastati pochi giri. Errore clamoroso anche nel pit stop di Leclerc che arriva a durare 9 secondi. Nonostante ciò riescono comunque a raggiungere a fatica la posizione 7 e 8 in un tracciato che avrebbe dovuto favorire la scuderia italiana, ma che ha visto un’altra sconfitta.
Le Aston Martin si sono perse per la via, da un inizio campionato da seconda forza, ora iniziano a diventare anonime. Raggiungono la zona punti per un soffio, Fernando Alonso in nona posizione e Lance Stroll in decima.
Se con l’entrata di Daniel Ricciardo la Red Bull e l’Alpha Tauri si aspettavano prestazioni magiche, il pilota australiano ha deluso le due scuderie. Probabilmente senza l’incidente iniziale che ha coinvolto le due Alpine di Gasly e Ocon – che hanno abbandonato la gara dopo pochi secondi – avrebbe raggiunto la zona punti.
Disastrosa, invece, la partenza di Zhou inchiodato sulla griglia e le due Alfa Romeo sono fuori dalla zona punti.
Penalità per Oscar Piastri e Charles Leclerc che prendono +5” a causa dell’entrata troppo veloce in Pit Lane. Esteban Ocon invece finisce sotto controllo medico a causa dell’incidente inziale che ha visto il suo sedile rompersi a metà, procurando al pilota francese dei piccoli problemi. Non sono arrivate ulteriori informazioni, per cui, si ipotizza – e spera – niente di grave.
Prossimi appuntamenti con la Formula 1
Il prossimo appuntamento è il numero 13 in calendario: il Gran Premio del Belgio. Voleremo tutti a Spa dal 28 al 30 luglio.
Nel circuito di Spa avrà luogo la terza sprint race dell’anno. Il format avrà, come le precedenti, il sabato a sé stante con Shooutout e Sprint Race.
Venerdì 28 Luglio alle 13:30 FP1 e alle 17:00 Qualifiche per la gara di domenica
Sabato 29 Luglio alle 12:00 Shootout e alle 16:30 Sprint Race
Domenica 30 Luglio alle 15:00 la gara del GP del Belgio.
Scritto da Carola Antonucci
fonti: IlDriver, Storie di F1, Gazzetta, SkySportF1, FormulaPassion, F1
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