Il Gran Premio del Belgio è l’ultima tappa della prima metà del campionato prima della pausa estiva, dove tutti – compresi i piloti – hanno voglia di lasciarsi tutto alle spalle e godersi una meritata vacanza. A Spa vediamo Max Verstappen conquistare la sua ottava vittoria consecutiva, Sergio Perez riscattarsi dopo un weekend non positivo e, infine – o finalmente – una rossa che a fatica riesce a salire sul podio. Charles Leclerc ci regala il terzo podio stagionale.
Il circuito di Spa-Francorchamps

Il più antico e famoso autodromo del Belgio ospita annualmente il Gran Premio del Belgio dal 1924. É situato in prossimità della cittadina di Francorchamps e Spa ed è soprannominato dai molti come “l’università della Formula 1“. Questo grazie alle sue numerose curve, rettilinei e discese che permettono di sperimentare al meglio le monoposto.
Il layout originale del circuito era lungo 14 km e prevedeva l’unione di tre strade statali che collegavano tre cittadine: Malmedy, Stavelot e Francorchamps su progetto di Jules de Their – proprietario del giornale “Le meuse” – e di Henri Langlois Van Ophem – presidente del Royal Automobile Club Belgium. La prima gara disputatasi sul tracciato si svolse nel 1922 e già nel 1924 si tenne la prima 24 Ore di Spa-Francorchamps. Nel 1925 gareggiarono per la prima volta a Spa le vetture di Formula Grand Prix.
Dopo la seconda guerra mondiale, il circuito inizia ad ospitare l’appena nato campionato mondiale di Formula 1, diventando uno dei circuito più importanti per i piloti in termini di prova. Infatti, il maggior numero delle curve erano delle vere e proprie sfide da affrontare a velocità elevate. A causa della sua pericolosità, Spa è stato teatro di eventi tragici, di recente la scomparsa nel 2019 di Anthoine Hubert e nel 2023 di Dilano Van’t Hoff.
Dopo diverse modifiche, anche di sicurezza, il circuito diventa lungo 7 km e ospita 19 curve, è infatti il circuito più lungo del mondiale da medio-basso carico aereo. É importante, quindi, l’efficienza aerodinamica. I valori di grip ed evoluzione pista sono medi, quelli di trazione e frenate medio-alti. Sono alti invece i valori di forze laterali e stress gomme.
Il record assoluto è di Lewis Hamilton con 1’41″252 stabilito nelle qualifiche del 2020.
Il venerdì di qualifica del Gran Premio del Belgio

Come ormai sappiamo, quando nel weekend è presente la sprint race, le qualifiche per la gara della domenica si svolgono nel pomeriggio del venerdì. Infatti, si disputa solo una sessione di prove libere.
Le qualifiche del Gran Premio del Belgio iniziano con un ritardo di 10 minuti dovuto alla copiosa pioggia che ha reso bagnata l’intera sessione. Il Q1 inizia e le scuderie optano per le gomme intermedia poiché l’asfalto si sta lentamente asciugando.
Q1
Inizialmente Carlos Sainz, reduce da un primo posto nell’unica sessione di FP, compie il giro più veloce che distanzia Max con 19 millesimi. L’olandese non ci sta e poco dopo rifila al madrileno 1 secondo.
Il tempo, a causa dei track limits, viene cancellato a Kevin Magnussen e Daniel Ricciardo. Charles Leclerc, invece, a pochi secondi dalla fine del Q1 è sul filo del rasoio. Riesce però a compiere l’ultimo giro che lo posiziona primo, con il miglior tempo.
Pierre Gasly viene notato per l’impeding su Alex Albon e la sessione di Q1 si conclude con i primi eliminati: Kevin MAGNUSSEN, Alex ALBON, Guanyu ZHOU, Logan SARGEANT, Daniel RICCIARDO e Nico HULKENBERG.
Q2
Il Q2 inizia nuovamente con le gomme intermedie, ma la FiA decide che l’asfalto può essere percorso anche con gomme da asciutto. Nel frattempo arriva la certezza che, qualsiasi risultato raggiungerà Max, scalerà di 5 posizioni a causa della sostituzione del cambio. Sergio Perez, ritrovato il ritmo già nello scorso Gran Premio, non sembra arrivare mai sul filo del rasoio per un’eliminazione.
George Russell e Lewis Hamilton a rischio eliminazione insieme a Carlos Sainz, che non asseconda l’entrata ai box dei colleghi per montare gomme da asciutto, continuando la sua sessione con le intermedie. Tentativo mal riuscito, anche lui è costretto a optare per le gomme da asciutto.
Max Verstappen si salva per pochi secondi e chiude il Q2 in decima posizione, gli eliminati: Yuki TSUNODA, Pierre GASLY, Kevin MAGNUSSEN, Valtteri BOTTAS e Esteban OCON.
Q3
Speranza per i ferraristi di tutto il mondo in questo inizio di Q3, Charles Leclerc conquista una pole provvisoria lasciandosi Max alle spalle con oltre 1 decimo. Le McLaren – che hanno stupito con le loro magie negli ultimi GP – ora sono seconda e terza con Piastri e Norris. Purtroppo scendono rispettivamente in sesta e settima posizione. Charles Leclerc si vede soffiata la pole sulla carta da Max con un distacco di 8 decimi, tempo mostruoso quello del numero 1. A seguire il monegasco Perez, Hamilton e Sainz.
Sprint Shootout e Sprint race sul bagnato

Anche le qualifiche per la sprint race sono state ritardate a causa della pioggia, ma la pista sembra migliorarsi di minuto in minuto grazie anche al pronto intervento degli addetti ai lavori che hanno cercato di asciugare la pista.
Iniziano le Ferrari e le McLaren che compiono buoni giri, con Carlos Sainz che si riscatta da un venerdì più sottotono. Buoni i giri anche delle Mercedes, ma quando in pista scendono le Red Bull non c’è storia per nessuno. Stupisce in positivo nella SQ1 Logan Sargeant. Pierre Gasly effettua impeding su Perez. Gli eliminati della SQ1: Yuki Tsunoda, Valtteri Bottas, Kevin Magnussen, Guaniyu Zhou e Kevin Hulkenberg.
La SQ2 finisce con qualche minuto in anticipo perchè la FiA non dichiara bagnata la sessione e per regolamento bisogna optare per le gomme medium. Lance Stroll scivola e urta il muro a causa della scelta di usare le gomme da asciutto e causa bandiera rossa. Gli eliminati, ai quali non è stato consentito di migliorarsi per la fine anticipata, sono: Daniel Ricciardo, Alex Albon, Logan Sargeant, Lance Stroll e Fernando Alonso.
Nella SQ3 le Ferrari riescono ad ottenere grandi risultati, ma vengono subito spazzati via da un giovane Oscar Piastri che riesce a fare magie con la sua McLaren, Max è in pole e a seguire Piastri, Sainz, Leclerc e Norris tra i top 5. A chiudere la top 10 sono Gasly, Hamilton, Perez, Ocon e Russell.
La terza Sprint race dell’anno è nel Gran Premio del Belgio

Già nella sessione delle qualifiche era stato anticipato che la Sprint avrebbe avuto 5 minuti di ritardo, ma a causa della pioggia i minuti sono aumentati arrivando a 35. I giri da compiere sono 11 perché si inizia con regime di Safety Car, le monoposto optano per le gome full wet. Al contrario del GP, durante la Sprint non è obbligatorio effettuare un pit stop.
La safety car rientra, il meteo sembra migliorare e la gara è come se si dividesse in due: chi rientra a cambiare le gomme optando per le intermedie e chi invece continua con le full wet. Le Ferrari sbagliano ancora una volta ed effettuano pit stop troppo lenti su entrambi i piloti. Alonso finisce sulla ghiaia e si torna in regime di Safety Car.
Logan Sargeant si prende penalità di 5” per essere entrato troppo veloce nella Pit Lane. Sergio Perez, invece, è costretto al ritiro a causa di uno scontro con Lewis Hamilton che apre uno squarcio nella pancia del messicano. All’inglese 5” di penalità.
Ora a superare un debole Sergio, prima del suo ritiro, entrambe le Ferrari. Gasly effettua un’ottima gara e conquista il podio preceduto da Piastri e Max, rispettivamente secondo e primo. Dedica il podio al suo amico scomparso a Spa nel 2019.
Con pioggia o sole a vincere il Gran Premio del Belgio è un alieno Max, a Leclerc il terzo podio stagionale e il 27 in carriera

La gara del Gran Premio inizia con uno scontro tra McLaren e Ferrari. Carlos Sainz e Oscar Piastri si urtano in partenza e il danno è per entrambi. Il giovane della McLaren è costretto subito al ritiro a causa del danno alla convergenza delle ruote che rendeva la monoposto inguidabile, il madrileno cerca di continuare la gara con uno squarcio nella pancia. In rapida discesa fino al 19esimo posto, dopo una ventina di giri sceglie di ritirarsi.
Leclerc, partito al palo, perde la posizione dopo poco e viene superato da Perez. Max Verstappen, partito in sesta posizione, riesce a fare la sua scalata già prevista e diventare leader del gran premio del Belgio. La Ferrari, ormai con un solo pilota in pista, riesce a mantenere il podio con degli ottimi pit stop e calcolando il tempo alla perfezione per difendersi dal pluricampione del mondo Lewis Hamilton. Super gara per il monegasco che in termini di passo e gestione gomme dimostra un netto miglioramento, chiudendo la prima metà del campionato con un sospiro di sollievo.
Lando Norris dimostra ancora una volta il suo talento, si costruisce un’intera gara. Sceso tra gli ultimi a causa dei pit stop, chiude in sesta posizione.
Parole e aggettivi finiti per Max Verstappen che conclude la gara con netto vantaggio sul compagno di scuderia dietro di lui. Ci scherza anche su l’olandese, chiede addirittura un pit stop aggiuntivo per far allenare i meccanici. Ottava vittoria consecutiva, meglio di lui solo Sebastian Vettel.
Scritto da Carola Antonucci
fonti: Motorbox, Corriere della Sera, Skysportf1
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