Giornata della Terra: parliamo un po’ del nostro Pianeta

di Costanza Maugeri
12 Min.

Oggi (22 Aprile) celebriamo la 53esima Giornata Mondiale della Terra. Ancora prima di rispondere alla domanda: “Perché abbiamo la necessità di celebrarla? Parliamo un po’ delle sue origini!

Quando e perchè venne istituita?

La Giornata Mondiale della Terra venne istituita negli Stati Uniti nel 1970.

Petrolio
Fuoriuscita di Petrolio

Essa fu stabilita il 22 Aprile per iniziativa del senatore Gaylord Nelson, un anno dopo l’intervento dell’attivista John McConnell alla conferenza dell’UNESCO di San Francisco. Egli propose, infatti. la celebrazione di una Giornata per la pace, la vita e la Terra. La spinta che scosse l’opinione pubblica fu, però, l’incidente petrolifero del 18 Gennaio 1969. Quel giorno, entrato nella storia come “Disastro ambientale a Santa Barbara“, al largo della costa californiana esplose un pozzo petrolifero. Esso provocò lo spargimento di dieci milioni di litri di petrolio in mare per 11 giorni.

Ad oggi la Giornata della Terra coinvolge 193 Nazioni , tanto da assumere l’aggettivo “internazionale”.

Ritornando alla domanda che apre questo articolo: “Perché abbiamo la necessità di celebrarla?” Vi chiarirò solo alcuni dei problemi che affliggono il nostro Pianeta. Vi assicuro che in essi troveremo la risposta che stiamo cercando.

Il cambiamento climatico

Il cambiamento climatico rappresenta la causa di numerosi problemi che la Terra si trova oggi ad affrontare.

Effetto serra

Con questa espressione ci si riferisce all’alterazione delle temperature e degli eventi atmosferici che interessano il nostro Pianeta.

Esso è un fenomeno antico quanto il mondo e si è sempre verificato fin dalle origini del Pianeta Terra. Il problema vive nel fatto che, a causa dell’intensivo sfruttamento umano, questa alterazione si sta verificando in tempi rapidissimi che l’ecosistema non può sopportare.

Al concetto di cambiamento climatico si lega il cosiddetto “effetto serra”. Anche quest’ultimo è un fenomeno che può essere considerato fisiologico. La presenza di gas naturali come il vapore acqueo, l’anidride carbonica e l’ozono trattengono le radiazioni emesse dalla superficie terrestre mantenendo, così, la temperature in un range che noi esseri umani ci possiamo permettere.

Ma dove risiede il problema? L’incremento di alcuni gas, come l’anidride carbonica, dovuto prevalentemente alle attività industriali sta, però, provocando un repentino ed esagerato aumento delle temperature. Esso è noto con l’espressione di “surriscaldamento globale”.

L’innalzamento del livello dei mari e lo scioglimento dei ghiacciai

Il surriscaldamento globale ha altre due conseguenze: l’innalzamento del livello dei mari e lo scioglimento dei ghiacciai (in particolar modo in Antartide e in Groenlandia).

scioglimento dei ghiacciai

La temperatura elevata delle acque provoca da una parte l’aumento del loro volume, con conseguente innalzamento del loro livello, dall’altra lo scioglimento dei ghiacciai.

Dal 1980 ad oggi il livello dei mari è aumentato di 20 centimetri, ciò provoca inondazioni più frequenti. Esse colpiscono le popolazioni che vivono nelle aree costiere, con conseguenti crisi sociali ed economiche che molte volte i Paesi colpiti non riescono ad affrontare poiché, spesso, sono anche i più poveri.

La deforestazione

Con il termine “deforestazione” si intende la distruzione permanente di aree boschive e/o forestali al fine di sfruttare il terreno o la vegetazione, in particolar modo gli alberi.

deforestazione
foresta amazzonica

Essa colpisce soprattutto le aree ricche di legname pregiato, ossia le foreste pluviali e tropicali come la Foresta Amazzonica. Quest’ultime presentano un’enorme biodiversità che, purtroppo, viene colpita pesantemente nel processo di deforestazione.

Secondo quanto riportato dal WWF, la superficie forestale è diminuita di 420 milioni di ettari. Dal 2010, ogni anno, si riduce di 4,7 milioni di ettari.

La diminuzione delle aree vegetali causa, inoltre, l’aumento di anidride carbonica in quanto l’assenza di alberi non permetto l’avvio del processo di fotosintesi, tramite la quale l’anidride carbonica si trasforma in ossigeno.

Il danneggiamento di queste aree provocato dall’essere umano, quindi, si ritorce contro di lui, che vede nell’ossigeno l’essenza della propria vita.

La desertificazione

La desertificazione è la trasformazione di aree aride o semi aride, ma coltivabili, in deserto.

Pianeta Terra
desertificazione

Questo processo ambientale è causato dalla siccità che vede il suo inasprimento, ancora una volta, nel surriscaldamento globale e nel sovrasfruttamento umano di tali terreni.

Un esempio emblematico di questo problema ambientale è il deserto del Sahara. Dopo la siccità del 1968-1973, la desertificazione ha raggiunto livelli gravissimi, che continuano a peggiorare di anno in anno.

Anche in Italia, soprattutto nelle zone del Sud, sta assumendo una portata importante. Ad oggi il 30% del territorio nazionale è desertificato.

L’Agenda 2030: il piano per uno sviluppo sostenibile

Agenda 2030

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.

Sito dell’ONU

Essa si pone di raggiungere 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile:

  • Sconfiggere la povertà;
  • Sconfiggere la fame;
  • Salute e benessere;
  • Istruzione di qualità;
  • Parità di genere;
  • Acqua pulita e servizi igienico-sanitari;
  • Energia pulita e accessibile;
  • Lavoro dignitoso e crescita economica;
  • Imprese, innovazione e infrastrutture;
  • Ridurre le disuguaglianze;
  • Città e comunità sostenibili;
  • Consumo e produzioni responsabili;
  • Lotta contro il cambiamento climatico;
  • Vita sott’acqua;
  • Vita sulla terra;
  • Pace, giustizia e istituzioni forti;
  • Partnership per gli obiettivi.

L’ultimo punto si prefissa il raggiungimento di “obiettivi comuni” attraverso la cooperazione tra gli Stati.

Significa che essi riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: nessuno ne è escluso, né deve essere lasciato indietro lungo il cammino necessario per portare il mondo sulla strada della sostenibilità.

Sito dell’ONU

Cos’è lo sviluppo sostenibile?

raccolta differenziata

Con l’espressione “sviluppo sostenibile” si intende una tipologia di progresso umano che soddisfi i bisogni dell’essere umano senza spezzare l’equilibrio del Pianeta.

il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri.

definizione del rapporto “Our Common Future” pubblicato nel 1987 dalla Commissione mondiale per l’ambiente e lo sviluppo.

L’ultima domanda che vorrei noi tutti ci ponessimo è

Cosa possiamo fare noi?

Nella quotidianità ognuno di noi può fare qualcosa per proteggere l’ambiente. Vi darò alcuni consigli semplici, ma utili:

  • Spegnere le luci quando si esce dalle stanze;
  • chiudere il rubinetto dell’acqua quando laviamo i denti o insaponiamo le mani;
  • comprare indumenti solo se strettamente necessario;
  • fare attentamente la raccolta differenziata;
  • ridurre al minimo l’utilizzo della plastica;
  • non sprecare il cibo;
  • camminare di più, guidare di meno;
  • preferire il consumo di frutta e verdura di stagione;
  • riutilizzare la carta, quando è possibile;
  • prediligere le borse della spesa di stoffa;
  • usare prodotti per la pulizia organici e/o naturali;
  • Amare ciò che ci circonda perché:

La Terra non è un’eredità ricevuta dai nostri Padri,
ma un prestito da restituire ai nostri figli

Antico proverbio

Fonti: Enciclopedia Treccani, Focus, WWF, ONU

Scritto da Costanza Maugeri


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