Forza Nuova non arriva alle 36 mila firme necessarie, esclusa dalle elezioni di Settembre.

di Emanuele Lo Giudice
Pubblicato: Ultimo aggiornamento il 6 Min.

Fuori dalle urne per la prima volta dal 2001, Forza Nuova esclusa per motivazioni “tecniche”. Il partito politico di Roberto Fiore, nato nel 1997 come partito di estrema destra neofascista, viene bloccato prima in Veneto e poi in Piemonte, i forzanovisti sono fuori dai seggi di tutta Italia.

Cos’è Forza Nuova?

Il partito ultranazionalista venne fondato nel 1997 da Roberto Fiore, pluripregiudicato italiano, e da Massimo Morsello, ex terrorista e punto di riferimento culturale per l’estrema destra italiana. Dal 2008 Forza Nuova è presente con sedi, talvolta occupate abusivamente, su tutto il territorio nazionale. Alle elezioni politiche del 2008 e del 2013 si è presentata indipendentemente senza alcuno schieramento, raccogliendo poche migliaia di firme. Non ha mai visto eletto un proprio candidato.

Il controverso partito, di cui il Partito Democratico e il M5S avevano chiesto lo scioglimento nel 2021, non riesce ad ottenere questa volta i numeri necessari per la tornata elettorale del 2022.

Qual è il problema e cosa esclude Forza Nuova dalle elezioni?

Per la legge elettorale e per delle deroghe previste per le elezioni anticipate (per Costituzione la Repubblica sarebbe andata al voto nel 2023, al termine della durata quinquennale della legislatura), ogni partito doveva raccogliere almeno 750 firme in ogni collegio plurinominale in cui volesse presentarsi. Per l’intera penisola sarebbero 36mila firma per la Camera e 19mila per il Senato.

Forza Nuova aveva inizialmente provato ad aggirare il problema inserendo il logo dell’Alliance for Peace and Freedom, l’associazione che raccoglie insieme tutti i partiti neofascisti e nazional-rivoluzionari degli Stati membri dell’UE. La Corte d’Appello di Venezia ha comunque dichiarato FN-AFP non idonea, in quanto i responsabili dell’attacco alla CGIL a Roma non detengono i requisiti necessari per partecipare alle elezioni. Dal Piemonte sono arrivate motivazioni identiche e, come prevedibile, le liste sono state bloccate in tutta la penisola.

I sovversivi parlano di sovversione

Fiore (in foto a destra) ha da subito sostenuto che “il sistema si è comportato abusivamente e in modo banditesco”, promettendo di fare ricorso in quanto non vi è stato il tempo materiale nemmeno di poter creare una coalizione. La presentazione delle firme entro Ferragosto ha infatti precluso a Forza Nuova ogni possibilità di creare un’alleanza che, forse, gli avrebbe permesso di ottenere qualche, seppur minima, firma in più.

“In ultima analisi la Corte Europea ci darà ragione” ha aggiunto Fiore, recentemente scarcerato dopo l’assalto alla CGIL del 9 Ottobre 2021, avvenuta a seguito di una manifestazione no-green pass. Lo scioglimento di Forza Nuova non è comunque mai arrivato, nonostante le richieste parlamentari sopraggiunte.

Forza Nuova è ormai all’osso, già dal 2001 ferma sotto l’1% e con 0 seggi detenuti in Parlamento. Paolo Berizzi, giornalista e saggista italiano, si è detto contento dell’ottima notizia, ma al contempo amareggiato perché il fermo è nato per questioni tecniche e non per questioni politiche. È altamente probabile, aggiunge Berizzi, che i voti di Forza Nuova possano confluire in Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni che nega legami con le formazioni sovversive, ma che ne condivide ideologie e territori d’azioni, utili al probabile primo partito d’Italia per la militanza territoriale.

“Il 50% degli italiani non va a votare e fra di loro i tanti che hanno vissuto con orrore il periodo della dittatura sanitaria, che hanno preso consapevolezza dell’abisso in cui è sprofondato il sistema con l’escalation del green pass e che hanno assistito allibiti alla carcerazione di 10 connazionali, per alcuni di loro la detenzione continua tutt’oggi. Forza Nuova presenterà i ricorsi, certa che in ultima analisi (quando tutti gli stadi della malata giustizia italiana saranno esauriti) la Corte Europea ci darà ragione”.

– Robero Fiore –

Scritto da Emanuele Lo Giudice


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