Dopo un ventennio, i cui fan della serie avevano soprannominato “crisi oscura dei Simpson“, la serie tv amata da bambini e adulti è in graduale ripresa. Il merito è del nuovo showrunner Matt Selman che dal 2011 curava solo alcuni episodi della serie.
I peggiori episodi di sempre dei Simpson

La rivista Kotaku – specializzata in video giochi e cultura pop – lo scorso mese ha pubblicato un elenco dei peggiori episodi di sempre della serie. In questa lista non finiscono quasi mai episodi delle nuovi stagioni, concordando con l’opinione di tutti che “il periodo d’oro” per la serie comprende dalla prima all’ottava stagione.
Qualcosa però sembra stia cambiando perché i fan della serie hanno individuato, nelle recenti stagioni, degli episodi originali e divertenti. Questi pochi episodi, che hanno ridato la speranza di uscire dalla crisi oscura, erano stati diretti dallo showrunner Matt Selman.
Il giornalista e critico cinematografico della rivista NewYork, Jesse David Fox, ha scritto che «la serie é tornata ad essere bella», il merito è di Selman. Nei suoi episodi la satira sociale non é mai forzata, a differenza degli anni precedenti.
A serious Flanders e La pancia di Lisa
Tra gli episodi più riusciti troviamo “A serious Flanders” – un Flanders serio – che è una parodia di Fargo, serie tv ispirata all’omonimo film dei fratelli Coen. L’episodio si svolge al di fuori delle normali puntate, il che vuol dire che qualsiasi cosa accade non intacca la reale trama della serie, come ad esempio gli speciali per Halloween.
Episodio apprezzato per i suoi aspetti metanarrativi, presentato proprio come se fosse una serie tv a sé stante. All’inizio dell’episodio possiamo vedere una piattaforma streaming chiamata “Simpflix”, evidente richiamo a Netflix. Dal suo catalogo viene scelto “A serious Falnders”.
“La pancia di Lisa” é un altro degli episodi più riusciti della serie. L’episodio affronta il difficile tema dell’accettazione di sé e dei proprio difetti, prefissandosi di aiutare i più giovani attraverso la sottile satira che aleggia nella serie tv.
La nuova stagione dei Simpson

Quello che dona speranza ai critici é proprio la nuova stagione della serie tv che é andata in onda negli USA. In Italia arriverà a settembre.
La nuova stagione tratta con ironia le convinzioni, gli scivoloni e i complotti assurdi inscenati dell’utente medio di social network. É riuscita a mettere in scena e a commentare elementi di attualità senza risultare inopportuna o fuori luogo.
Quello che, secondo i critici ha stupito maggiormente, é il terzo episodio della nuova stagione “Lisa, la boy scout“. Apparentemente un normale episodio dei Simpson in cui Bart si prepara per andare al raduno di boy scout e si arrabbia quando viene a sapere della partecipazione di Lisa. Ad un certo punto, l’episodio viene dirottato da hacker che trasmettono filmati “proibiti”. Il sito di Den of Geek lo ha definito «un classico istantaneo».
Sicuramente la pandemia ha aiutato nel processo di svecchiamento della serie tv. Infatti, a partire dal 2020 Selman ha rinnovato l’entourage di autori, cambiando anche il modello di lavoro che garantisce più indipendenza ad autori di lunga data.
La proposta è semplice. Aiutatemi a fare quello che stiamo già facendo ma ora fatelo più voi.
Matt Selman alla sua squadra di autori
Alla squadra di autori è stato anche chiesto di modernizzare i problemi della famiglia. Nata nel 1989 per raccontare le disfunzionalità di una famiglia statunitense media in una società capitalista. Ora Marge ed Homer vivono nel 2023 e devono assolutamente avere problemi di genitori di una famiglia di millenial.
A distanza di più di trent’anni, I Simpson continuano ad occupare un posto importante nella cultura pop. Da quando la Disney ha acquistato l’azienda produttrice nel 2019, lo streaming della serie ha registrato l’aumento del 24% di visualizzazioni. É, infatti, l’ottavo prodotto più guardato negli USA e il quarto se osserviamo quello globale.
Insomma, uno svecchiamento e una ripresa era un obbligo verso i fan più fedeli, che anche nella “crisi oscura dei Simpson” non l’hanno mai abbandonata.
Scritto da Carola Antonucci
Fonti: IlPost
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