Fedez lancia occhiatacce con il freestyle a Sanremo

di Giorgia Lelii
6 Min.

Si può dire che la seconda serata del festival abbia del bollente in sé: Fedez canta un freestyle contro tematiche scottanti in collegamento dalla Costa Smeralda.

Uno sciacallo, un avvoltoio, un egocentrico entrano in un bar/
E il barista chiede: “Ciao Fedez, che cosa ti preparo?”/
E’ il ritorno del coglione sulla traccia/
ma quello a cui nessuno l’ha mai detto in faccia/
che non è un fake/
e non fa i video con la scaccia, got ya/
Vieniti a prendere il perdono dalle mie braccia/
Scendo da un catamarano con la carta in mano/
Sono un Napoleone con la sindrome del nano/
Dedico io quando venire bro, me lo preparo/
Come Matteo Messina Denaro/
Secondo a Sanremo con la vittoria dei Maneskin/
free the nipple come Victoria dei Maneskin/
Frate non sei primo in niente/
sei primo in Fimi/
che nella vita tutto ha un prezzo, pure gli streaming/
Se va a Sanremo Rosa Chemical scoppia la lite/
forse è meglio il viceministro vestito da Hitler/
Purtroppo l’aborto è un diritto/
si ma non l’ho detto io, l’ha detto un ministro/
a volte anche io sparo cazzate ai 4 venti/
Ma non lo faccio a spese dei contribuenti/
perché a pestarne di merde sono un esperto/
Ciao Codacons guarda come mi diverto/
Vabbè sdrammatizziamo/
Ho avuto il cancro e come un vero duro/
sono andato in tele e ho pianto/
Se penso a chi mi ha dato la forza/
guardo in alto/
è il ricordo di Gianluca che porto su questo palco.

Questo testo “attacca” in particolar modo il Vice Ministro delle Infrastrutture Galeazzo Bignami. Infatti, durante la sua esibizione, Fedez prende una foto del politico che lo ritrae in gioventù, probabilmente ad una festa, vestito con una camicia nera e una svastica sul braccio. Come se fosse una divisa nazista, come se fosse Hitler: a fine brano, il rapper strappa la foto e la fa cadere nella piscina a lui sottostante.

Successivamente è il turno del Ministro della Famiglia, Elena Bonetti: durante un’intervista, critica il fatto che l’aborto sia un diritto per le donne. E Fedez lo usa come trampolino da lancio. Di seguito, torna una querela famosissima: quella contro il Codacons. Mentre il rapper sperava di innescare qualche tipo di sentimento negativo, l’associazione utilizza il freestyle a suo vantaggio e ribatte così:

Il Codacons ringrazia Fedez e promuove l’intervento del rapper durante la puntata del Festival di Sanremo, con un brano dove si rivolge in modo diretto all’associazione dei consumatori. Al di là della scarsa qualità musicale, la ‘canzone’ di Fedez ci è piaciuta. Vogliamo ringraziarlo per aver portato una associazione dei consumatori al centro del Festival, dando così spazio a chi tutti i giorni si batte per la difesa dei diritti degli utenti. 

Carlo Rienzi, presidente dell’associazione Codacons

In ultimo, dopo aver “sdrammatizzato” riferendosi al suo periodo di malattia, porta il ricordo di Gianluca Vialli: Vialli è stato il capo della delegazione della Nazionale italiana, con molta carriera calcistica alle sue spalle, deceduto di recente per lo stesso cancro che ha colpito il cantante.

Subito dopo essersi esibito, Fedez dichiara in diretta che né Amadeus né la Rai erano a conoscenza del testo del freestyle: si appella all’articolo 21 della Costituzione, citato anche da Benigni. Coletta, direttore della Rai, si dissocia (anche a nome dell’ente televisiva) immediatamente dagli attacchi del rapper.

La testualità può avere libertà espressiva, ma la gestualità può fare male quando diventa attacco personale, per questo contesto fortemente quanto è accaduto. Non è più libertàdiritto quando si sconfina nell’attacco personale a un viceministro del governo che aveva già dichiarato più volte di chiedere scusa, quindi si trattava di un capitolo ampiamento chiuso. Questo tipo di attacchi non sono sintomo di libertà, lo dico anche a nome dell’amministratore delegato e della presidente. Non possiamo che sottolineare che quando un attacco diventa frontale e personale non c’è libertà che tenga.

Stefano Coletta, direttore della Rai

Ancora non si sa nulla riguardo le conseguenze: per il momento, Fedez resterà sul palco dell’Ariston anche venerdì 10 a cantare un duetto con gli Articolo 31. Non si sa nemmeno quali siano state le sue intenzioni precise nello sprigionare questo testo: un attacco? Uno schiaffo in faccia a tutta Italia? A cosa porterà tutto questo?

Scritto da Giorgia Lelii


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