Vi siete mai chiesti quali sono le cause e come avviene l’esondazione di un fiume? Vediamolo insieme!
Quando parliamo di “esondazione di un fiume” indichiamo lo straripamento di acque sovrabbondanti che fuoriescono dagli argini di un fiume o di un torrente, andando a inondare le zone poste a quote altimetriche inferiori.

È diversa, invece, l’inondazione: il termine indica un allagamento, che avviene in tempi brevi, che può essere provocato dall’uomo (atto doloso o svolto a scopo difensivo).

Nella maggior parte dei casi, un’esondazione avviene per tracimazione, ossia il superamento – da parte dell’acqua – della cresta di un argine o di una diga o a causa della rottura degli argini.
Alcuni esempi di esondazioni avvenute in Italia
Nel Giugno del 2019, il fiume Seveso ha esondato a Milano, in zona Ospedale Niguarda. Verso le ore 10, il fiume è esondato per la prima volta e, circa un’ora dopo, è avvenuta una seconda esondazione.
Nel Novembre 2019, in provincia di Bologna, il fiume Idice è esondato a causa di un’innalzamento delle acque del fiume dovute alle forti piogge. L’acqua è fuoriuscita da una ‘falla’ che si era creata durante la precedente esondazione, avvenuta qualche giorno prima.
Nell’Agosto 2020, nel Veronese, due persone sono state inghiottite dall’esondazione del fiume Adige. Oltre all’Adige esonda anche il fiume Isarco.
Scritto da Christian Sangaletti
Fonti: Protezione Civile, SkyTg24, Treccani, ANSA
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