Oramai è cosa nota che Elon Musk abbia in testa questa idea di trasformare gli uomini in robot. Automi che si autogestiscono e riducono a zero le probabilità di errori. O che siano in grado di provare stanchezza se non proprio con un valore pari a zero, perlomeno molto vicino ad esso. L’interfaccia cervello-computer è l’ultima idea maturata dalla mente di Elon Musk per operare direttamente sul corpo umano e portarlo verso questa direzione.
In realtà, è bene dirlo, il progetto è molot più ambizioso e nobile. Si tratta, infatti, di un dispositivo delle dimensioni di una moneta, che andrà inserito nel corpo umano e sarà in grado di “leggere” le onde celebrali, trasferendo gli stimoli ad un dispositivo esterno. Il fine principale è quello di aiutare persone che soffrono di limitazioni fisiche e cerebrali. E di permettergli di comunicare con l’esterno tramite i pensieri. Dalle parole dello stesso Musk: “Siamo fiduciosi che sia possibile ripristinare le funzionalità di tutto il corpo ad una persona che abbia il midollo spinale reciso“. Ci si sta muovendo, principalmente, verso il ripristino della vista e la possibilità di utilizzare i dispositivi digitali con la forza della mente. Ma nel mirino c’è anche la volontà di ripristinare il movimento, in persone con lesioni spinali.
Il progetto è già in fase di sviluppo, da parte della Neuralink, società di cui Elon Musk è proprietario. E l’obiettivo è quello di arrivare a compimento del suo piano entro sei mesi. Con la promessa di una rivoluzione del modo in cui affrontare le patologie neurologiche. Se al giorno d’oggi, spesso, queste situazioni sono gestite in maniera difficoltosa o tramite trattamenti farmacologici, Elon Musk si propone di essere la novità nel campo.
Scritto da Francesco Alessandro Balducci
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