EctoLife: il primo utero artificiale al mondo

di Mirko Aufiero
4 Min.

Ectolife è un progetto che promette di rivoluzionare la riproduzione umana grazie a embrioni in capsule e alla tecnologia CRISPR/Cas9; vediamo di cosa si tratta. 

EctoLife è un progetto nato dalla mente del biotecnologo e divulgatore scientifico yemenita Hashem Al-Ghaili. L’obiettivo del progetto sarebbe contrastare il calo demografico, permettendo alle coppie infertili di concepire un bambino tramite degli embrioni artificiali. 

Il progetto 

Capsule di incubazione di EctoLife

L’idea di Al-Ghaili prevede la costruzione di 75 laboratori, ognuno fornito di 400 capsule, capaci di incubare fino a 30.000 embrioni ogni anno. 

Una volta avvenuta l’incubazione, tutti i parametri vitali del feto verranno monitorati da dei sensori, mentre la gestione della nutrizione e delle feci sarà affidata a due bioreattori

Per i genitori, invece, sarà possibile monitorare lo stato di sviluppo del feto in ogni momento grazie ad una applicazione dedicata. 

La parte più controversa del progetto riguarda però la tecnologia CRISPR/Cas9, che consentirebbe di modificare le caratteristiche dell’embrione: dal colore degli occhi, a quello dei capelli, dall’altezza, fino all’incidenza di malattie ereditarie.  

La tecnologia CRISPR/Cas9 

Crispr/Cas9

La tecnica CRISPR/Cas9 è una tecnologia usata per intervenire direttamente sul Dna delle cellule che, fungendo da “editing genetico”, promette di curare patologie a base genetica come il Parkinson e l’Alzheimer. 

Il Dna, infatti, è una molecola presente nel nucleo di tutte le cellule che contiene le istruzioni per lo svolgimento di milioni di attività cellulari, sotto forma di sequenze di informazioni chiamate geni

Può accadere però che la sequenza di un gene non sia corretta, inficiando così il lavoro della cellula. È in questi casi che si ricorre alla tecnica Crispr/Cas9: semplificando, grazie alla proteina Cas9 è possibile “tagliare” la sezione di Dna difettosa, per poi rimpiazzarla con una nuova sequenza corretta che ripristina la funzione del gene. 

Le controversie di EctoLife

Le critiche al progetto EctoLife e all’editing genico non mancano: da chi sostiene che allevare artificialmente i feti sia immorale, a chi solleva dei dubbi sulle conseguenze che l’adozione della tecnologia CRISPR/Cas9 potrebbe avere sulla specie umana.

Infatti, questa tecnologia, permetterebbe non solo di modificare le caratteristiche esteriori degli esseri viventi, come occhi e capelli, ma anche parametri come l’intelligenza e la forza.

Al centro del dibattito bioetico sulla questione ci sono le differenze che potrebbero crearsi tra i nuovi umani “potenziati” e quelli normali. Il rischio sarebbe quello di portare la disparità economica anche sul piano biologico a causa dei costi di questa tecnica.

Scritto da Mirko Aufiero


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