Donazioni di sangue e plasma in calo, Avis lancia l’allarme

di Christian Sangaletti
Pubblicato: Ultimo aggiornamento il 5 Min.

Secondo l’ultimo report pubblicato dall’Associazione Volontari Italiani del Sangue, il numero dei donatori iscritti è aumentato mentre quello delle donazioni è diminuito notevolmente.

I donatori iscritti ad AVIS sono 1.253.183, oltre 5mila in più rispetto al 2021, mentre le donazioni di sangue ed emocomponenti sono scese a 1.958.748, oltre 21mila in meno rispetto alla precedente rilevazione.

Il Presidente di Avis Nazionale, Gianpietro Briola, è intervenuto sui dati durante l’Assemblea Generale dell’Associazione.

“L’aumento dei donatori dimostra la nostra capacità di sensibilizzare, coinvolgere e includere sempre più persone, stimolando in loro i valori di dedizione e senso civico che sono elementi fondanti del nostro essere avisini”

Briola, Presidente AVIS Nazionale
Gianpietro Briola, Presidente AVIS Nazionale

Briola ha parlato anche della carenza delle donazioni di sangue e plasma.

“Il calo delle donazioni non va attribuito alla mancanza di volontà dei cittadini, ma alle difficoltà organizzative dei centri trasfusionali, alle prese con una carenza di personale sanitario”

Gianpietro Briola, Presidente AVIS

Dai dati pubblicati dall’Associazione, però, si evince come la raccolta di plasma in Italia sia stata peggiore di quella del 2020, primo anno della pandemia Covid.

A lanciare l’allarme, però, non è solo Briola: anche i Presidenti dell’AVIS Comunale di La Spezia e dell’AVIS Regionale della Toscana.

L’allarme di Giacomo Grande, Presidente dell’AVIS Comunale di La Spezia riguarda il rischio di esecuzione di alcune terapie e interventi.

“La carenza di sangue può mettere a rischio l’esecuzione di interventi chirurgici e di terapie per pazienti con malattie come la talassemia che necessitano di continue trasfusioni”

Giacomo Grande, Presidente AVIS La Spezia

La Presidente dell’AVIS Toscana, invece, parla della carenza di donazioni di sangue e plasma come di una “sconfitta”.

“La carenza di sangue e dei suoi derivati è una sconfitta per l’intera società, donare significa salvare delle vite. Da un lato potenzieremo la campagna di sensibilizzazione, sfruttando ogni mezzo possibile, dall’altro dovrà aumentare l’efficienza del sistema trasfusionale così da non disperdere gli sforzi dei donatori”

Claudia Firenze, Presidente AVIS Regionale Toscana

Anche da parte dell’AVIS Veneto arrivano dati sconfortanti e, la Presidente Pradal mette nel mirino la carenza di medici.

“Il grosso problema oggi in Veneto per la raccolta di sangue e plasma è la carenza di personale medico e paramedico”

Vanda Pradal, Presidente AVIS Regionale Veneto
Vanda Pradal, Presidente dell'AVIS Regionale Veneto

Non solo la carenza di medici, Pradal ha parlato anche dei tempi per l’idoneità, che molto spesso si rivelano lunghissimi.

“I tempi per l’idoneità sempre più spesso superano il mese – si arriva anche a 40 giorni – e ciò demotiva i potenziali donatori che non di rado finiscono per non presentarsi più agli appuntamenti successivi”

Vanda Pradal, Presidente AVIS Regionale Veneto

Il calo nelle donazioni di sangue ed emocomponenti in Veneto è di circa 476 per le donazioni di sangue intero e di circa 1.018 per quelle di plasma.

Scritto da Christian Sangaletti

Fonti: IlSole24Ore, La Nazione, Avis, Il Giorno, Quotidiano Sanità


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