In Francia terza notte di disordini causati dall’omicidio di un 17enne, Nahel, a carico di un poliziotto.
Andiamo con ordine:
Facciamo un passo indietro…
Martedì 27 Giugno 2023 a Nanterre, comune popolare fuori Parigi, un ragazzo 17enne è stato ucciso da un agente di polizia. Secondo quanto emerge dalla ricostruzione, il poliziotto avrebbe ordinato al giovane di spegnere l’auto che stava guidando. Dopo essersi rifiutato, il ragazzo avrebbe ricevuto un colpo di pistola all’altezza del cuore, mentre si trovava ancora all’interno dell’auto. Il colpo gli è costato la vita. Il giovane, infatti, accasciatosi sopra il volante, si sarebbe schiantato contro un palo morendo pochi minuti dopo.
Immagini terribili a Nanterre. La polizia può sparare solo se assolutamente necessario. Eppure in questo video nessuna vita sembra essere in pericolo.
ha dichiarato in un Tweet David Guiraud, La France Insoumise
Dello stesso avviso Jean Luc Mèlanchon, rappresentante della sinistra francese:
Nessun agente di polizia ha il diritto di uccidere, se non per legittima difesa.
Sulla vicenda si è espresso anche il presidente Emmanuel Macron, definendola inaccettabile. L’accaduto ha provocato proteste violentissime nella capitale francese, dove i cittadini chiedono giustizia per l’omicidio.
Le due versioni contrastanti dell’accaduto

La versione ufficiale del dipartimento di Polizia delle Hauts-de-Seine ha tentato di legittimare l’azione dell’agente, sostenendo che egli avrebbe sparato quando l’auto, ad alta velocità, si sarebbe diretta verso due agenti in motocicletta con l’intento di ucciderli.
La dichiarazione è smentita da un video opportunatamente verificato che mostra due poliziotti dialogare con il conducente di un’auto, uno dei due è affacciato al finestrino della vettura dal lato di guida, l’altro punta la pistola al ragazzo attraverso il parabrezza. Dopo pochi secondi di discussione il giovane mette in moto l’auto e parte a bassa velocità. Poi un lampo, l’auto avanza, facendo intravedere il primo poliziotto con un’arma nella mano destra.
Cosa sta accadendo in Francia?

L’omicidio del 17enne sta provocando delle proteste violentissime. Gérald Darmanin, ministro dell’interno, ha dichiarato:
Violenze insopportabili contro i Simboli della Repubblica. Municipi, scuole e commissariati incendiati o attaccati.
Nel quartiere di Nahel, il ragazzo ucciso, è stata incendiata anche una centrale elettrica. I disordini si sono diffusi a macchia d’olio in tutta la Francia. Al Vieux-Port, Marsiglia, si sono verificati numerosi incidenti e, secondo quanto riferisce la Tv francese, la zona sarebbe stata evacuata.
A Lilla invece la testata Le Figaro parla di 24 fermi in seguito a diverse rivolte, mentre a Tolosa un commissariato sarebbe stato colpito da dei fuochi d’artificio. Ad oggi sono state arrestate 875 persone. I feriti, invece, tra cui poliziotti e gendarmi, sarebbero 250.
Macron nelle ultime ore ha convocato una riunione della cellula di crisi all’Eliseo, conclusasi senza la dichiarazione dello stato di emergenza, che tuttavia non è da escludere. Un’escalation senza fine tra roghi, incendi ai danni del servizio di traporto pubblico e saccheggi nei negozi e nelle farmacie.
“Un’inaccettabile strumentalizzazione della morte di un adolescente”
Emmanuel Macron
Il presidente ha lanciato anche un appello ai genitori dei manifestanti:
“Un terzo dei fermati della notte scorsa sono dei giovani, o anche giovanissimi. E’ responsabilità dei genitori tenerli in casa”.
Scritto da Costanza Maugeri
Le foto presenti in questo articolo provengono da internet e si ritengono di libero utilizzo. Se un’immagine pubblicata risulta essere protetta da copyright, il legittimo proprietario può contattare lo staff scrivendo all’indirizzo email riportato nella sezione “Contatti” del sito: l’immagine sarà rimossa o accompagnata dalla firma dell’autore.
Fonti: Wired, il Corriere della Sera, Fanpage, ANSA