Dina Boluarte, la prima donna Presidente del Perù

di Costanza Maugeri
7 Min.

Per la prima volta nella storia del Perù, è una donna a prestare giuramento come Presidente della Repubblica. Dina Boluarte, già Vicepresidente dal Luglio del 2021, è succeduta a Pedro Castillo alla Presidenza, durante la crisi politica aperta dallo stesso. Un “tentato colpo di Stato” è l’analisi che viene fatta degli eventi di Lima di Mercoledì 7 Dicembre 2022, vediamo perché.

“Abbiamo preso la decisione di instaurare un governo di emergenza, per ristabilire la legge e la democrazia”

Pedro Castillo

Colpo di Stato?

Questo Mercoledì il Perù ha rischiato velocemente di cadere in una crisi politica molto intensa. Pedro Castillo, alla Presidenza della Repubblica dal Luglio 2021, onde evitare di essere messo sotto accusa dal Congresso, ha tenuto un discorso alla nazione in cui ha annunciato lo scioglimento del Congresso tramite decreto e la formazione di un “governo di eccezione”.

Torsione pesante della democrazia quella voluta da Castillo che, in un tentativo di autopreservazione, ha tentato di eliminare il potere del Parlamento peruviano e messo il Paese in Stato di emergenza.

Il discorso alla nazione, durante il quale Castillo ha annunciato le proprie decisioni, è stato tenuto solo poche ore prima della seduta congressuale prevista per il suo impeachment. Già messo sotto accusa due volte nel corso di un anno, quella di Mercoledì sarebbe stata la terza richiesta impeachment per Castillo. “”Incapacità morale permanente” è l’accusa rivolta al Presidente che, almeno nelle prime due votazioni, aveva mantenuto una maggioranza abbastanza salda per evitare che la richiesta passasse. Mercoledì le cose sono andate diversamente e, nonostante la possibilità che anche questa volta la mozione non passasse, Castillo ha comunque deciso di sciogliere il Congresso preventivamente.

La corruzione sarebbe alle basi delle accuse rivolte a Castillo (che ha sempre negato), le quali avrebbero portato il Perù ad una crisi politico-sociale ampia, che già nelle settimane scorse aveva spinto migliaia di persone a manifestare in strada.

Il tentativo di forzatura costituzionale di Castillo ha avuto comunque vita breve, durando solo poche ore. Il Congresso ha infatti ignorato la decisione del Presidente e l’ha destituito, approvando una mozione per “incapacità morale”. La maggioranza è stata di 101 voti parlamentari su 130. Castillo, tentando di fuggire, è stato successivamente arrestato dalla polizia peruviana e, a fonti note, sarebbe ora detenuto in carcere.

La caduta di Castillo

Castillo, dopo aver annunciato lo scioglimento del Congresso e il coprifuoco nazionale, ha annunciato nuove elezioni entro nove mesi per una nuova Assemblea legislativa. Immediata è stata la risposta dell’opposizione e dei vertici degli organi giudiziari, oltre che dei media.

In breve tempo sono arrivate le dimissioni della Presidente del Consiglio Chavez e di altri ministri, oltre che di alcuni ambasciatori e del capo dell’esercito. Tra gli ambasciatori, le dimissioni sono arrivate sia dal Rappresentante permanente alle Nazioni Unite che all’Organizzazione degli Stati americani. Ultime, ma non per importanza, anche le Forze armate peruviane, che hanno giurato fedeltà alla Costituzione in un comunicato, nel quale sostenevano che il Presidente non avesse potere di scioglimento della Camera tramite decreto. In poche ore, con le spalle al muro, Castillo si è trovato gran parte del mondo politico e militare contro e, con un sostegno troppo ristretto, ha tentato una fuga prima di essere arrestato. Castillo si trova nel carcere di Barbadillo, a Lima, per una carcerazione preventiva di sette giorni.

Dina Boluarte, condannando il colpo di Stato di Castillo, ha assunto la Presidenza il giorno stesso. Giurando davanti l’Assemblea plenaria, Boluarte ha dichiarato che il “tentativo di colpo di Stato non ha avuto eco, né nelle istituzione, né nelle strade”. Boluarte ha inoltre richiesto una tregua politica e un governo di unità nazionale per riportare il Paese in equilibrio.

Sebbene le strade si siano riempite di persone, pro e contro Castillo, l’ampio numero di agenti presenti ha fatto sì che non si creasse alcun evento grave. Nuove tensioni oggi nelle strade di Lima, dove i sostenitori di Castillo richiedono nuove elezioni.

“Un autogol” è la descrizione che Augusto Alvarez, analista politico, ha fatto del tentato golpe di Castillo. Humala, ex Presidente peruviano (2011-2016), ha invece inserito Castillo nella fila dei dittatori.

Chi è Dina Boluarte, la nuova Presidente del Perù?

Dina Boluarte è la prima donna a ricoprire la carica politica più alta del Perù. 60enne peruviana, ha iniziato la sua carriera politica nel 2007, ricoprendo il ruolo di consulente e, successivamente, di capo dell’ufficio locale del Registro Nazionale di Identificazione e Stato Civile di Surco. Nel 2018 è stata candidata a sindaco di Surquillo (Lima) con il Partito Peru Libre, partito di estrema sinistra.

Nel 2020 si è candidata alle elezioni parlamentari straordinarie e dal 2021, a seguito delle elezioni generali, ha assunto la Vicepresidenza fino a Mercoledì 7 Dicembre.

“Il mio primo compito è combattere la corruzione, in tutte le forme. Ho visto con repulsione come la stampa e gli organi giudiziari hanno denunciato vergognosi atti di rapina ai danni del denaro di tutti i peruviani, questo cancro deve essere sradicato”.

Dina Boluarte

Scritto da Costanza Maugeri e Emanuele Lo Giudice


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