Tra i tanti poteri posseduti dalla settima arte, quello di suscitare forti emozioni è sicuramente tra i fondamentali. E’ per questo motivo che, nel corso dei decenni, innumerevoli sono state le opere che ancora oggi suscitano sensazioni dalle quali non si può resistere, finendo per esserne totalmente catturati.

Tra i film dotati di una forte componente emotiva e che, al tempo stesso, siano accessibili anche ai meno ferrati nell’ambito, spicca sicuramente La La Land, film del 2016, scritto e diretto da Damien Chazelle. Il film è sostanzialmente una storia d’amore che unisce la narrativa classica hollywoodiana (naturalmente con tutte le evoluzioni subìte sino ad oggi) e il musical. La componente musicale è infatti di fondamentale rilevanza nella filmografia del regista (che nasce da giovane come musicista prima che regista) ed è per questo motivo che, assieme allo storico amico Justin Hurwitz, Chazelle è riuscito ad arrichire una già completa storia d’amore con musiche perfettamente in sintonia con le sensazioni trasmesse.

I punti di forza del film sono tuttavia diversi: basti pensare alla scelta cromatica, che rende le sequenze cariche di colori e vive, grazie alla particolare attenzione rivolta al reparto della fotografia.
Passiamo però alla parte più importante: la storia. Come già anticipato, la storia è ispirata alla narrazione classica hollywoodiana, alla quale Chazelle ha voluto fare probabilmente un tributo (e sono diversi, infatti, i riferimenti sparsi nel film come al capolavoro Casablanca del 1942), o dalla quale ha voluto comunque ispirarsi. I protagonisti sono Mia (Emma Stone), aspirante attrice, e Sebastian (Ryan Gosling), aspirante musicista. Dopo un’iniziale antipatia, tra i due sboccia un amore molto intenso, rafforzato da una caratteristica che li accomuna: la capacità di sognare.

La vita però, si sa, è imprevedibile, e, nonostante gli intensi momenti vissuti insieme (che, accompagnati dalle già citate musiche, assumono le sembianze di veri e propri sogni), i due saranno costretti a separarsi. La loro storia è tuttavia soltanto un pretesto attraverso il quale Damien Chazelle esprime tematiche (alle quali si lega naturalmente una componente emotiva) ben più complesse: il perseguimento dei propri sogni e lo scontro con una difficile realtà, le complicanze di una relazione, ma anche i ricordi, le memorie, i rimorsi, i rimpianti.
E sono proprio queste ultime tematiche a caratterizzare il finale, del quale non vi sveliamo il contenuto, ma che è probabilmente tra i finali (se non il finale) più belli degli ultimi anni, un finale intensissimo, ricco di quelle emozioni che lo spettatore raccoglie durante la visione e che “esplodono” davanti ai suoi occhi proprio in quelle sequenze. D’altronde, con il nuovo uscito Babylon, Chazelle ha dimostrato di avere un particolare talento per i finali mozzafiato.

Scritto da Emanuele Fornito
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