Cos’è la ICC che i repubblicani vogliono sanzionare

di Mirko Aufiero
6 Min.

La Camera degli Stati Uniti ha approvato un disegno di legge per sanzionare la Corte penale internazionale per aver chiesto mandati d’arresto contro i funzionari israeliani. Cos’è e la differenza con la ICJ.

Martedì la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato un disegno di legge per sanzionare la Corte penale internazionale (International Criminal Court – ICC) in risposta alla richiesta del procuratore di mandati d’arresto contro Benjamin Netanyahu e Yoav Gallant.

Karim Ahmad Khan, procuratore dell’ICC, ha infatti chiesto il 20 maggio ai giudici della Corte di emettere mandati d’arresto per i leader di Hamas – Yahya Sinwar, Mohammed Al-Masri e Ismail Haniyeh – e per Netanyahu e Gallant.

Secondo Khan – sulla base delle prove raccolte ed esaminate dal suo Ufficio – Netanyahu e Gallant sono responsabili di «crimini di guerra e crimini contro l’umanità commessi sul territorio dello Stato di Palestina».

Tra questi ci sono la «fame dei civili come metodo di guerra», gli attacchi intenzionali contro la popolazione civile e l’aver causato «intenzionalmente grandi sofferenze o gravi lesioni al corpo o alla salute».

Il disegno di legge – proposto dai repubblicani filo-israeliani – è stato approvato con 247 sì e 155 no. Tra i favorevoli anche 42 democratici, nonostante l’opposizione del presidente Biden. Tuttavia – riporta la BBC – è improbabile che il disegno di legge possa diventare legge, dovendo passare dal Senato controllato dai dem.

Nonostante l’opposizione alla legge, il presidente Biden ha espresso pubblicamente – in una nota rilasciata dalla Casa Bianca – la sua contrarietà alla richiesta di Khan.

«La richiesta del procuratore della CPI di mandati di arresto contro i leader israeliani è scandalosa. E vorrei essere chiaro: qualunque cosa questo pubblico ministero possa implicare, non esiste alcuna equivalenza – nessuna – tra Israele e Hamas. Saremo sempre al fianco di Israele contro le minacce alla sua sicurezza», le parole di Joe Biden.

Cos’è la Corte penale internazionale (ICC)

La Corte penale internazionale (International Criminal Court – ICC) è il primo organo giudiziario permanente con giurisdizione internazionale in materia di crimini contro l’umanità, crimini di guerra, crimini contro la pace e il genocidio.

La Corte ha sede nei Paesi Bassi all’Aja, così come la Corte internazionale di Giustizia (ICJ). Tuttavia, quest’ultima trae la propria base giuridica dalla Carta dell’Onu e ha il compito di risolvere le controversie tra gli Stati membri delle Nazioni Unite. Al contrario, la ICC non è un’organizzazione delle Nazioni Unite, pur avendo con queste un accordo di cooperazione.

La creazione dell’ICC è avvenuta nel 1998 con la firma da parte di 60 Paesi dello Statuto di Roma, entrato in vigore nel 2002. Oggi il loro numero è salito a 124, ma non tutti i Paesi firmatari hanno poi ratificato lo Statuto. Stati Uniti, Cina e Russia non hanno mai firmato lo Statuto, mentre Israele, pur avendolo firmato, non ha mai proceduto con la ratifica.

Lo Statuto prevede che la giurisdizione della Corte sia complementare rispetto a quella dei singoli Stati. Dunque interviene soltanto nei casi in cui uno Stato non sia in grado – o non abbia intenzione – di perseguire un crimine su cui ha giurisdizione.

Il rischio di arresto per Netanyahu

Si tratta del caso di Israele, ma poiché questo non ha mai ratificato lo Statuto, Netanyahu e Gallant non rischiano l’arresto all’interno del Paese. Ha aderito invece alla ICC l’Autorità nazionale palestinese (Anp) nel 2015, quindi la Corte può esercitare la propria giurisdizione sulla Striscia e in Cisgiordania.

Dopo la richiesta di Khan, toccherà ad un collegio di giudici valutare se emettere i mandati d’arresto. Nel caso in cui vengano emessi, i Paesi che hanno ratificato lo Statuto dovranno arrestare i leader di Hamas e Israele. Un precedente riguarda Vladimir Putin, che a seguito del mandato d’arresto nei suoi confronti non può recarsi nei Paesi in cui la ICC ha giurisdizione.

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha definito la decisione della Corte «oltraggiosa» in un post su X.

Israele sta «conducendo una guerra giusta contro Hamas, un’organizzazione terroristica genocida che ha perpetrato il peggior attacco contro il popolo ebraico dai tempi dell’Olocausto», ha detto Netanyahu.

Netanyahu si è inoltre rivolto contro Khan, che considera uno dei più «grandi antisemiti dei tempi moderni».

Fa eco a Netanyahu Yoav Gallant, ministro della Difesa di Israele. «Il parallelo tra l’organizzazione terroristica di Hamas e lo Stato d’Israele è spregevole e disgustoso», le parole del ministro. «Lo Stato d’Israele non è parte della Corte e non ne riconosce l’autorità», conclude Gallant in un post su X.


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