Coltivazioni di cocaina, allarme ONU: in Colombia ai massimi storici

Coltivazioni di cocaina, allarme ONU: in Colombia ai massimi storici

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Le coltivazioni di cocaina, in Colombia, hanno registrato un nuovo record: censiti circa 230mila ettari in tutto il territorio nazionale alla fine dello scorso anno.

Nel 2021, gli ettari censiti erano circa 204mila: le coltivazioni, quindi, hanno segnato un aumento del 13%. I dati emergono dal rapporto annuale dell’Ufficio della Nazioni Unite sulle droghe e il delitto.

Bloomberg Economics, servizio di ricerca macroeconomica di Bloomberg, ha previsto il sorpasso dell’export di cocaina su quello del petrolio.

«Stimiamo che i ricavi delle esportazioni di cocaina siano saliti a 17,1 miliardi di euro nel 2022, poco meno rispetto alle esportazioni di petrolio di 17,9 miliardi», le parole dell’economista Felipe Hernandez.

Nel primo semestre dell’anno, però, le esportazioni di petrolio hanno segnato un calo del 30% mentre quelle della cocaina sono in costante aumento.

Le parole di Petro, produzione e sequestri di cocaina

Gustavo Petro, Presidente della Colombia, all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel Settembre del 2022: «Il petrolio è molto più velenoso della cocaina, le cui foglie invece fanno parte della foresta amazzonica da proteggere».

Secondo i dati ONU, il 21,5% delle coltivazioni di cocaina avviene nei parchi nazionali, il 18% nelle riserve indigene, il 4% nelle terre delle comunità afro-discendenti e il 2% nelle riserve forestali.

Il Paese resta il principale produttore di cocaina con tre principali dipartimenti: Santander, Nariño e Putumayo, rispettivamente nelle zone di confine con Venezuela, Ecuador e Perù. Nei tre dipartimenti, si concentra il 65% delle coltivazioni di cocaina.

Il rapporto segnala l’aumento dei sequestri, del 20%, di pasta base per un totale di 106,7 tonnellate di cocaina sequestrate.

I trafficanti, per ridurre le perdite in caso di sequestro, iniziano ad esportare il prodotto grezzo per poi raffinarlo nel paese di destinazione.

di Christian Sangaletti


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Fonti: Il Sole 24 Ore, Il Manifesto, Il Giornale, Ufficio della Nazioni Unite sulle droghe e il delitto

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