Caleidoscopio: la serie che cambia in base all’episodio da cui la inizi

di Emanuele Fornito
4 Min.

Rilasciata il 1 gennaio, Caleidoscopio è la nuova serie Netflix che sta facendo impazzire il web: ciò che distingue questa serie dalle altre è infatti la non-linearità della trama e l’interattività che l’utente può creare, senza neanche accorgersene. Ma partiamo con ordine.

Trama

La serie, prodotta dal regista Ridley Scott (Alien, Blade Runner, Il Gladiatore), e che conta nel cast Giancarlo Esposito, Rufus Sewell, Paz Vega e Jai Courtney, è frutto della fantasia del suo creatore, Eric Garcia, che, ispirandosi ad un fatto di cronaca avvenuto nel 2012 a New York, crea una storia di sfida tra un gruppo di ladri e un gruppo di guardie di sicurezza. L’obiettivo: settanta miliardi di dollari in obbligazioni, spariti durante l’uragano Sandy (sparizione avvenuta realmente).

Il ruolo dei colori

Un frame della serie

Caleidoscopio è composta da 8 episodi (9 se si conta l’episodio Nero di introduzione e spiegazione), ognuno dei quali è associato ad un colore: volendo seguire la disposizione predefinita di Netflix abbiamo Giallo, Verde, Blu, Arancione, Viola, Rosso, Rosa, Bianco. Da ciò è possibile desumere dunque il senso del nome dato alla serie: “Caleidoscopio”. Il Caleidoscopio è infatti uno strumento ottico composto da specchi che permettono di visionare diverse frequenze di colore, le quali variano al ruotare dello strumento. Proprio questa caratteristica è alla base della serie stessa: difatti, non solo lo spettatore è libero di guardare gli episodi nell’ordine che ritiene più opportuno, ma la sua percezione dell’intera storia e dei personaggi cambierà proprio a seconda dell’ordine scelto. E’ come se, in un certo senso, più spettatori guardassero una stessa serie ma una serie diversa allo stesso tempo.

Le diverse combinazioni possibili

Giancarlo Esposito e Paz Vega in una scena della serie

La peculiarità di Caleidoscopio è che al variare delle combinazioni non viene cambiata soltanto la percezione della narrazione, ma il genere stesso della storia: secondo i consigli dell’account ufficiale Netflix, la disposizione Blu-Verde-Giallo-Arancione-Viola-Rosa-Bianco-Rosso darà infatti una serie in stile Tarantino, mentre un ordine Arancione-Verde-Viola-Rosso-Giallo-Blu-Bianco-Rosa è indicato per gli amanti delle detective stories. Chi invece desidera seguira l’ordine cronologico degli eventi dovrà guardare la serie nell’ordine del Viola-Verde-Giallo-Arancione-Blu-Bianco-Rosso-Rosa. La storia si estende infatti in un ampio arco temporale, che va dai 24 anni prima della rapina ai 6 mesi dopo il colpo. Al di là delle diverse combinazioni possibili è tuttavia consigliato di guardare l’episodio Bianco alla fine, in quanto è l’episodio più ricco di azione e suspense ed il vero cuore dell’intera storia (tuttavia se avete già iniziato la serie e visto Bianco tra i primi non disperate, potrete tranquillamente continuare a seguire la vostra personale disposizione).

Scritto da Emanuele Fornito


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