Bomba sporca pronta ad essere usata da Kiev, un false flag di Mosca per un nuova escalation?

di Emanuele Lo Giudice
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Mosca si è scagliata contro Kiev incolpandola di aver considerato la detonazione di una ”bomba sporca” per incolpare Mosca e mettere contro l’intero Occidente. Shoigu ha sentito telefonicamente i suoi omologhi della NATO per avvertirli sulle intenzioni dell’Ucraina.

Secondo Mosca l’Ucraina si starebbe preparando alla detonazione di una ”bomba radioattiva” sul proprio territorio al fine di incolpare la Russia di usare armi di distruzione di massa. Allarmistici sono risultati i dialoghi telefonici intercorsi tra Shoigu, il Ministro della difesa russo e i suoi omologhi della NATO. Ai Ministri della difesa francese, britannico e turco è stato comunicato il piano ucraino che, a detta di Shoigu, porterebbe l’intero mondo a schierarsi contro la Russia.

L’Istituto americano per lo studio della guerra (Isw) ha analizzato il caso sostenendo che le dichiarazioni russe mirino ad indebolire il supporto occidentale a Kiev, nel tentativo di rallentare i rifornimenti di armi che si sono ulteriormente intensificati dopo i bombardamenti a tappeto delle scorse settimane.

Le affermazioni ruse sarebbero ”false e ridicole” a detta dell’Isw, il quale non considera nemmeno possibile che la Russia possa ricorrere a bombe sporche per indurre Kiev a capitolare. Le dichiarazioni di Shoigu si fermerebbero dunque al mero tentativo di creare squilibri nel supporto all’Ucraina, considerando anche le difficoltà che persistono sul campo di battaglia; un allontanamento dell’Occidente dall’Ucraina favorirebbe infatti la Russia.

Cos’è la bomba sporca?

La ”dirty bomb” di cui si parla nei più importanti notiziari internazionali, e anche in quelli italiani, sarebbe un ordigno costruito utilizzando esplosivo convenzionale e materiale radioattivo. Se messa a confronto con una bomba nucleare, le conseguenze che deriverebbero dalla detonazione di una bomba sporca risulterebbero più contenute, sebbene importanti. Molti non la considerando un’arma di distruzione di massa, considerando la poca letalità rispetto ad altre armi esistenti, ma rimane comunque un’arma di contaminazione e di distruzione.

La realizzazione della bomba sporca non risulta facile, soprattutto considerando il materiale radioattivo da utilizzare, il quale è schedato e difficile da reperire; non è comunque un’impresa impossibile da portare a termine.

Le risposte all’accusa.

«Se la Russia chiama e dice che l’Ucraina starebbe preparando qualcosa, questo significa solo una cosa: che la Russia l’ha già preparata» è la risposta arrivata dal Presidente dell’Ucraina Zelensky, sull’onda delle smentite arrivate anche da altri esponenti governativi ucraini e occidentali.

”Bomba porca? L’ennesima bugia” ha sostenuto Podolyak, Consigliere del presidente ucraino, in una chiamata con il suo omologo francese Lecornu. Parigi, Londra e Washington hanno rigettato le accuse russe perché “nessuno si lascerebbe ingannare”. “I nostri Paesi hanno chiarito che respingiamo tutti le accuse palesemente false della Russia secondo cui l’Ucraina si sta preparando a usare una ‘bomba sporca’ sul proprio suolo. Il mondo riconoscerà qualsiasi tentativo di usare questa accusa come pretesto per l’escalation”, si legge nella dichiarazione congiunta. Ben Wallace, segretario di Stato alla Difesa britannico, ha smentito a Shoigu la volontà di escalation militare dell’Ucraina tramite armi sporche.

Le notizie dal fronte?

Sembra essere aumentata la tensione sui confini con la Bielorussia, nonostante le smentite di Lukashenko sul coinvolgimento di Minsk nella guerra. Le truppe russe ammassate al confine tra Bielorussia e Ucraina lasciano pensare all’eventualità che possa aprirsi un nuovo fronte di guerra, a pochi km da Kiev. Polonia e Lituania hanno infatti schierato il proprio esercito al confine, conseguenza delle dichiarazioni contrastanti di Minsk e dell’intensificarsi della tensione tra i paesi dell’Est Europa.

Scritto da Emanuele Lo Giudice

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