Nuovo scandalo nella famiglia reale: Harry costretto a ripetere il test del DNA

di Giorgia Lelii
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Fin da quando re Carlo III è salito sul trono ha promesso di regnare seguendo le linee della madre, la regina Elisabetta II, defunta solo da tre settimane. Mentre il Regno Unito si riprende dalla triste morte di Sua Maestà, Carlo è costretto ad affrontare altri problemi all’interno della famiglia reale: l’eventualità che Harry, duca di Sussex, potrebbe non essere suo figlio

Nonostante Harry si fosse già sottoposto ad un test del DNA quando Carlo era ancora principe del Galles, con risultati che confermano l’effettiva discendenza del duca dal re, il padre ha deciso che fosse l’ora di riportare in ballo l’argomento, soprattutto ora che la regina Elisabetta non c’è più a difendere l’amato nipote. 

Il cosiddetto “scandalo” è stato riportato a galla da una particolare attenzione posta nella lettura dell’autobiografia di Lady Diana, “Princess in Love”, scritta da Anna Pasternak, dove viene riportata, ad un certo punto, la lettera che la principessa scrisse all’ex amante James Hewitt, ex ufficiale della cavalleria britannica. Scorrendo fra le righe, la lettera si rivela essere non solo una lettera d’amore, ma una vera e propria rivelazione a James del fatto che Harry fosse suo figlio. “Ringrazio Dio per averti fatto entrare nella mia vita” scrive Diana a James nella lettera. 

Stando alle dichiarazioni dell’ex ufficiale e al primo test del DNA, Carlo non avrebbe nulla di cui preoccuparsi, benché la notevole somiglianza tra James e Harry, dovuta anche dai capelli rossi. Tuttavia interviene Nicholas Davies, esperto in questioni reali, confermando che Lady D non fosse sicura sull’identità del padre del secondogenito, e che i due si frequentassero in una relazione extra-coniugale a partire dal 1983, non dal 1985 (come sostiene invece James). 

Costringere Harry a sottoporsi nuovamente al test del DNA non è stata una grandiosa idea: infatti, ora che la regina è passata a miglior vita, tocca al re cercare di ristabilire l’equilibrio all’interno dei Windsor, e non è che ci stia riuscendo nel migliore dei modi possibile. Carlo ha declassato virtualmente Harry e Meghan non appena è salito al trono, posizionando i coniugi in fondo alla pagina web della Royal Family, vicino allo zio Andrew e sotto i cugini della regina Elisabetta. E’ risaputo che il nuovo re ha sempre prediletto una monarchia “snellita”, così da gravare meno sui contribuenti britannici: al ruolo di membri senior della Royal Family deve corrispondere un impegno attivo e costante, pieno di responsabilità. Beninteso, non ci sono benefici economici senza lavoro. Il sovrano ha quindi deciso di “snellire un eccessivo affollamento di titoli”, specialmente nei confronti di quanti non saranno mai working royals, Meghan ed Harry compresi. La preoccupazione dei duchi del Sussex sta nel fatto che, nel processo di snellimento, anche i piccoli Archie e Lilibet non ottengano ufficialmente il titolo di principi da parte del sovrano: “L’aggiornamento sul sito Web non funziona del tutto. Lavoreremo aggiornando il sito web man mano che avremo informazioni” ha dichiarato un portavoce di Buckingham Palace. Insomma, un chiaro segnale che Carlo, fedele a sé stesso, pare intenzionato a revocare il titolo ai due nipoti che vivono oltreoceano

Noi, testimoni indiretti ed esterni al Regno Unito, non possiamo fare altro che stare con le orecchie tese e gli occhi sgranati nell’attesa di un eventuale riconciliamento tra i membri della famiglia reale inglese.

Scritto da Giorgia Lelii


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