Accise: cosa sono? E perchè sono così discusse in Italia?

di Mirko Aufiero
Pubblicato: Ultimo aggiornamento il 5 Min.

Più volte sentiamo parlare delle accise: dalle proposte elettorali di abolirle, a chi sostiene che stiamo ancora pagando la guerra di Etiopia. Ma è davvero così? E perché esse hanno un impatto così forte sul prezzo della benzina

Cosa sono le accise?

Una “accisa” è un’imposta che lo Stato applica sulla fabbricazione e sulla vendita di alcuni prodotti di consumo. Essa è costituita da una quota fissa che, a differenza dell’Iva, non viene calcolata in percentuale. 

Esse sono nate sotto il Regno d’Italia (anche per pagare la guerra d’Etiopia), ma nel corso della storia repubblicana il loro numero è aumentato per fronteggiare alcune situazioni di emergenza tra cui: 

  • Crisi di Suez (1956) 
  • Disastro del Vajont (1963) 
  • Alluvione di Firenze (1966) 
  • Terremoto dell’Irpinia (1980) 
  • Missione ONU in Bosnia (1996) 
  • Terremoto dell’Aquila (2005) 

Le troviamo solo in determinati prodotti: negli oli minerali (benzina, gasolio, gpl e metano), nelle sigarette, nelle bevande alcoliche, nei fiammiferi, nell’energia elettrica e negli oli lubrificanti.  

Le accise sulla benzina 

Le accise più criticate sono quelle sulla benzina, a causa della necessità della maggioranza dei cittadini di spostarsi giornalmente in automobile. 

Esse sono in totale 18, e tra queste troviamo quelle legate agli eventi sopraelencati, più altre che si sono aggiunte nel corso del tempo. Nel 1995, però, le accise sui carburanti sono state accorpate in un’unica imposta indifferenziata, fondamentale per il bilancio dello stato (nel 2021 il loro valore corrispondeva a circa 24 miliardi). 

Prima del taglio sulle accise voluto da Draghi, il loro valore per ogni litro di carburante corrispondeva a 0,73 euro, il più alto di sempre. In seguito, con il precedente governo, il loro valore era stato ridotto fino a 0,48 euro. 

Con il governo Meloni però, che non ha confermato i tagli alle accise, il loro valore è tornato a quello precedente.  

Quanto influiscono sul prezzo del carburante? 

Il prezzo della benzina è costituito da più fattori, di cui il più importante sono le accise. Quando ci rechiamo ad una pompa di benzina paghiamo: 

  • 0,73 euro di accise 
  • 0,31 euro di IVA 
  • Circa 0,59 euro di materia prima (varia in base al prezzo della stessa)
  • 0,11 euro di margine lordo 

Anche se il costo del petrolio fosse pari a 0 euro, noi ci troveremmo comunque a dover pagare circa 1 euro al distributore. L’Italia è infatti uno dei paesi europei con le accise più elevate: l’unico paese con un dato superiore sono i Paesi Bassi, con 0,78 euro per litro.  

Il costo della benzina oggi 

Dopo lo stop al taglio delle accise i prezzi dei carburanti si sono rialzati, arrivando a circa 1,80 euro per la benzina al self-service, e a 1,95 euro in modalità servito.  

Poco più alti sono invece i prezzi del diesel: 1,86 euro al self-service, e 2,01 da servito. 

C’è però di più: i prezzi attuali sono ancora più alti di quelli precedenti al taglio delle accise. Il prezzo del carburante è aumentato a causa della guerra in Ucraina, ma era in rialzo già da prima, a causa dell’aumento del Brent, il petrolio del Mare del Nord, e nel 2023 potrebbero aumentare ulteriormente.  

Scritto da Mirko Aufiero


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