Il quadro sulla vicenda di Soumahoro e delle cooperative di sua moglie

di Francesco Alessandro Balducci
6 Min.

Si scalda non poco la vicenda che riguarda Aboubakar Soumahoro e le cooperative gestite da sua moglie e sua suocera, su cui pendono diverse accuse. Il bersaglio della polemica è posizionato sulla cooperativa Karibu e sul Consorsio Aid. Liliane Murekatete, moglie di Soumahoro, e Marie Therese Mukamitsindo, madre di questa, sono a capo delle due organizzazioni incriminate. Le accuse sono molteplici. Si va dai ritardi nei pagamenti, fino allo sfruttamento, ma anche stipendi non pagati, maltrattamenti, lavoro nero, fatture false, segnalazioni di operazioni sospette. Tutti aspetti che cozzano con forza contro l’azione politica che Soumahoro compie, tra le fila dei Verdi e Sinistra Italiana.

Le proteste maggiori sono, ovviamente, contro le due donne. In particolare, alcuni atteggiamenti di Liliane Murekatete, solida pubblicate fotografie sui social con vestiti costosi e gioielli, non sono passate sotto traccia. Ma anche Soumahoro non è escluso dal calderone di polemiche. Chiariamo che, aspetto fondamentale da cui parte la discussione, Soumahoro non è tra gli indagati per quanto riguarda le due cooperative. Lo stesso parlamentare, in un video pubblicato sui social, si è detto estraneo alla vicenda. E si è scagliato contro chi vuole accostare il suo nome ad indagini contro i diritti umani. Nel video in questione, appare in lacrime ed accusa chi “sta usando i miei affetti per colpirmi. Mi volete morto, mi volete distruggere, pensate di seppellirmi ma non ci riuscirete. Mi dite cosa vi ho fatto? È da una vita che lotto per i diritti delle persone

Le accuse

Le due aziende incriminate, Karibu e Consorsio Aid, sono impegnate da anni in operazioni a favore die migranti. Karibu si occupa di progetti di accoglienza di migranti nei centri destinati ai minori non accompagnati. Consorzio Aid è appaltatrice, come consorzio di imprese e del servizio accoglienza nei Cas (centri di accoglienza straordinari) gestito dalla prefettura di Latina.

Ora, la Procura di Latina ha aperto un fascicolo d’indagine sulla vicenda, con lo scopo di approfondire aspetti contabili e presunti maltrattamenti. Già dal 2019 è in corso un’indagine, mai chiusa, per malversazione di erogazioni pubbliche nei confronti della suocera di Soumahoro. L’indagine partì dopo una verifica dell’Ispettorato del Lavoro di Latina all’interno di una struttura della cooperativa Karibu. Stando a quanto riporta Repubblica, ora sarebbe stato aperto un ulteriore fascicolo, sotto operazione della Guardia di Finanza, riguardo una serie di presunti reati fiscali ed uno su presunti maltrattamenti all’interno delle due cooperative. Il sindacato Uiltucs (Unione italiana lavoratori turismo commercio e servizi) ha fatto partire la denuncia, su segnalazione di 24 lavoratori delle due cooperative che dicono di non aver ricevuto, anche per lunghi periodi, i pagamenti dovuti.

Sono arrivate, ovviamente, anche le difese da parte delle due donne indagate. Marie Therese Mukamitsindo, suocera di Soumahoro, si sarebbe giustificata ammettendo qualche errore, a cui facilmente può porre rimedio. Ma sottolineando che tutte le sue azioni sono state mosse a favore dei lavoratori. Sua figlia Liliane Murekatete, ha sottolineato che suo marito non si è mai interessato alle due cooperative. E che lui stesso non ha più, da tempo, nessun ruolo all’interno della società Karibu.

Politica

C’è, poi, anche la questione legata alla Lega dei Braccianti. Sinistra Italiana e Verdi vogliono capire cosa c’è di vero nelle accuse che l’Usb, ha mosso contro Soumahoro, per una raccolta fondi lanciata quando era dirigente di quel sindacato. Una parte dei soldi raccolti è stata spesa per portare beni di prima necessità ai migranti. Ma Soumahoro non ha mai dettagliato completamente tutte le spese compiute. Nonostante molti delegati e militanti gli avessero chiesto ciò, in merito al fatto di aver partecipato attivamente alla raccolta fondi.

Resta però il fatto che Soumahoro, ora, è nell’occhio del ciclone. Il parlamentare ha affermato la volontà di impegnarsi nella costruzione di una “nuova casa politica per coloro che non si sentono rappresentati da questa sinistra fluida“. E se la sinistra vuole fare delle valutazioni su di lui, non è da escludere che la cosa possa essere reciproca. Soumahoro potrebbe trovarsi una nuova fazione parlamentare. E le sue parole potrebbero essere un’allusione specifica a questa cosa. D’altro canto, già Bonelli sembra aver scaricato il parlmentare, con una frase che lascia ben poco all’immaginazione. “Ho fatto una leggerezza“.

La fazione politica va coi piedi di piombo, in questa vicenda. Un comunicato di Verdi e Sinistra Italiana ha espresso vicinanza a Soumahoro. Ma, allo stesso tempo, ha chiesto un confronto con lui, per comprendere meglio alcuni aspetti della vicenda. In particolare, quelli legati alle spese fatte con i soldi della raccolta fondi. E, soprattutto, su quanto Soumahoro realmente conoscesse, delle situazioni ora sotto accusa della Procura di Latina.

Soumahoro è atteso, dunque, ad un incontro con Frattoianni e Bonelli, dal quale scaturirà molto della sua carriera politica futura.

Scritto da Francesco Alessandro Balducci


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