41 bis: chi sono le 13 donne sottoposte al carcere duro?

di Alessio Pio Pierro
3 Min.

In italia nel regime del 41 bis ci sono 749 detenuti, tra questi spicca il nome del tanto discusso Matteo Messina Denaro ed altri capi di organizzazioni criminali della penisola, divisi nei 12 istituti carcerari che hanno la sezione dedicata a questo regime per gli uomini, mentre una è quella per le donne.

Le 13 detenute donne al 41 bis

Le donne detenute sono per la maggior parte mogli di boss delle varie organizzazioni criminali che hanno preso il comando dopo l’arresto dei mariti. Ma alcune hanno agito da sole.

Nella Serpa, può vantare il privilegio di essere stata la prima donna ad essere incarcerata al 41 bis. “Nella la bionda” è stata arrestata il 30 marzo del 2012 ed è stata per tempo il capo cosca della ‘ndrangheta di Paola. Pietro Serpa, il fratello di Nella, nel maggio del 2003 venne trucidato a colpi di pistola nel parcheggio di un hotel posto sulla Statale 18.

Da quel giorno Nella, su ordine di “Don Mario Serpa” divenne il capo della cosca mafiosa. Le accuse che ha a suo carico sono tra le più gravi: omicidio, tentato omicidio, estorsione ed associazione a delinquere di stampo mafioso.

Nella Serpa

È stata infatti ritenuta colpevole come mandante delle uccisioni di Luciano Martello e Rolando Siciliano avvenute nel luglio 2003 e nel maggio 2004 a Fuscaldo e Paola. Siciliano venne ucciso a colpi di pistola e successivamente tagliato a pezzi con un a motosega e gettato in mare. Nei suoi giorni di detenzione al carcere di Santa Maria Capua Vetere continuó ad impartire ordini ai membri dell’organizzazione mafiosa, nonostante pochi giorni dopo l’arresto suo figlio morì per colpa di un incidente stradale.

Proprio per evitare ogni contatto con l’esterno, successivamente venne trasferita al carcere di massima sicurezza dell’Aquila dove sta scontando la sua pena e dove andrà anche Matteo Messina Denaro.

Maria Licciardi, chiamata “Lady Camorra” è stata la donna-boss del clan che porta il suo cognome, uno dei più potenti di Napoli che ha ereditato dal fratello. Il 7 Agosto del 2021 all’aereporto di Ciampino, poco prima che partisse per Malaga, “a piccerella” venne arrestata e successivamente venne trasferita dal carcere di Lecce a quello di Rebibbia dove è sottoposta al regime detentivo del 41 bis.

É accusata di associazione di tipo mafioso, estorsione, ricettazione di denaro di provenienza illecita e turbativa d’asta.

Ma non ci sono solo esponenti della criminalità organizzata, tra le 13 donne spicca anche l’anarchica Nadia Desdemona Lioce, leader delle Nuove Brigate Rosse, accusata di essere tra i membri del commando che uccise i giuristi Massimo D’Antona nel 1999 e Marco Biagi nel 2002. Arrestata nel 2003 con una condanna all’ergastolo, ora sconta la pena all’Aquila in regime di carcere duro.

Scritto da Alessio Pio Pierro


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