4 giugno, il punto della settimana: cos’è successo nel mondo?

di Emanuele Lo Giudice
5 Min.

Dall’Atlantico al Pacifico, il punto della settimana che si sta per concludere. Il mondo dal 29 maggio al 4 giugno 2023.

Si conclude un’altra settimana e le notizie che arrivano dal mondo circolano più veloce di quanto si pensi. Turchia, India e Cina, che è successo fuori dai confini nazionali? Ecco il punto della settimana!

Turchia: Erdogan ufficialmente alla Presidenza, rinnova il mandato e incontra Stoltenberg

Si avvia il terzo mandato per Recep Tayyip Erdoğan, nuovamente eletto alla presidenza della Turchia. Domenica scorsa è arrivata la vittoria al ballottaggio, dove ha ottenuto un 52% dei voti favorevoli. Kemal Kilicdaroglu, suo sfidante, è rimasto al di sotto del 48%. Entrambi erano arrivati alle prime due posizioni al primo turno del 14 maggio, non superando però la soglia prevista per la vittoria.

Giurato per il suo nuovo mandato, Erdoğan ha già annunciato su quali punti si concentrerà nei prossimi anni. Terremoto, inflazione, rifugiati, Siria e NATO sono i temi più caldi nell’agenda turca, tanto che il Segretario della NATO Stoltenberg ha già reso visita al Presidente per intavolare i discorsi, specialmente nei riguardi della NATO. La questione dell’ingresso della Svezia è ancora aperta, ormai rimasta da sola dopo l’entrata formale della Finlandia. Stoltenberg ha infatti chiesto ad Ankara di eliminare il veto sull’entrata di Stoccolma nell’alleanza.

“L’unico vincitore di oggi è la Turchia” ha detto Erdoğan poco dopo la conclusione dello spoglio dei voti.

India: disastro ferroviario, quasi 300 vittime

È nella regione dell’Orissa (o Odisha) che è avvenuto il più grande disastro ferroviario degli ultimi vent’anni della storia indiana. Tre treni si sono scontrati, accavallandosi l’uno sull’altro. “Un’apocallisse di lamiere” è la descrizione di chi, da ormai due giorni, continua la ricerca dei corpi rimasti bloccati nelle 17 carrozze coinvolte nell’incidente.

Sarebbe stato un errore umano a causare l’impatto, essendo stato deviato uno dei tre treni per sbaglio rispetto al tragitto originale. Il Primo Ministro indiano Modi promette infatti “pesanti conseguenze” nei confronti dei responsabili, ad oggi non ancora identificati.

Per adesso, con la speranza che non aumentino ulteriormente, le vittime accertate sono 288, mentre i feriti quasi 900.

Cina: la Difesa promette “zero esitazione” su Taiwan

Li Shangfu, Ministro della Difesa cinese, ha parlato allo Shangri-La Dialogue di Singapore, una conferenza intergovernativa sulla sicurezza. Promosso a marzo da Xi Jinping, Li Shangfu ha sottolineato l’importanza vitale che Taipei rappresenta per Pechino. L’isola di Taiwan è “è il fulcro degli interessi fondamentali della Cina” e, per tale ragione, inalienabile dal suo territorio.

La Cina si è detta a tale proposito pronta, senza dimostrazione di alcuna esitazione, a prendere contromisure qualora l’indipendenza di Taiwan venisse definitivamente perseguita.

Una riunificazione ci sarà, la promessa è questa. Il dialogo con gli USA si è rivelato a tale proposito difficile, ma Li Shangfu ha lanciato un monito anche a Washington, sua rivale nei riguardi di Taipei. “Una guerra tra Cina e Usa sarebbe un disastro insostenibile per il mondo” è infatti l’avvertimento che è arrivato.

Fonti: Ansa, Al Jazeera, Il Post, Agi, Euronews

Scritto da Emanuele Lo Giudice


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