4 Dicembre, il punto della settimana: cos’è successo nel mondo?

di Emanuele Lo Giudice
7 Min.

Dall’Atlantico al Pacifico, il punto della settimana che si sta per concludere. Il mondo dal 28 Novembre al 4 Dicembre 2022.

Si conclude un’altra settimana e le notizie che arrivano dal mondo circolano più veloce di quanto si pensi. La Grecia, la Siria e Romania, che è successo fuori dai confini nazionali? Ecco il punto della settimana!

Grecia: la Farnesina condanna gli attacchi contro Schlein, prima consigliera d’ambasciata d’Italia ad Atene

Venerdì 2 Dicembre, un attentato incendiario ha colpito le auto della prima consigliera d’ambasciata d’Italia ad Atene, Susanna Schlein. La diplomatica italiana, illesa ma scossa dall’accaduto, si è unita al ventaglio di personalità istituzionali e politiche che hanno condannato l’atto. Susanna Schlein, non presente nei veicoli coinvolti, ha visto l’incendio da una finestra dell’ambasciata.

“Sono venuto qui in Ambasciata a portare la solidarietà mia e del governo alla consigliera Schlein, che è stata vittima di questo brutale attentato” ha sostenuto il Ministro degli Esteri Tajani in visita ad Atene. Tajani aveva un incontro programmato con il suo omologo Dendias, ma era atteso anche all’ambasciata per una visita organizzata dalla stessa Schlein. Il dito è già puntato contro l’attività anarchica greca, che già giorni prima aveva dimostrato ostilità verso l’Italia. Dendias ha indicato gli attacchi come “atti che disgustano i greci, ma che non intaccano i rapporti tra Roma e Atene”, così come ha affermato anche il Premier ellenico Mitsotakis. La promessa greca è quella di fermare i colpevoli, così da assicurarli alla giustizia. Il Ministro per la sicurezza dei cittadini Theodorikakos, confermando la natura anarchica dell’attacco, ha disposto un rafforzamento della vigilanza alle sedi diplomatiche italiane.

L’attacco ad Atene si unisce ad altri eventi simili degli ultimi giorni, come quelli dei pacchi insanguinati arrivati a 17 ambasciate d’Ucraina nel mondo. Sebbene di matrice diversa, tali attacchi generano allarme per la sicurezza degli ambienti diplomatici, soprattutto in un momento di crisi internazionale così tesa.

“La vicinanza mia personale e del Governo italiano al Primo Consigliere dell’Ambasciata d’Italia ad Atene” sono le parole di vicinanza del Presidente del Consiglio Meloni, arrivate poche ore dopo l’attacco. “Perché proprio lei?” è ciò che ci si domanda dal momento dell’attacco. L’ipotesi ad ora più gettonata? Perché è l’unica, assieme ad altri due diplomatici, a non abitare in centro, ma fuori. Susanna Schlein abita infatti a Papagou, un quartiere residenziale fuori dal centro di Atene.

In Siria muore Abu al-Hasan al-Hashimi al-Quraishi, leader dell’ISIS

L’ISIS (Stato Islamico) ha annunciato la morte del suo leader Abu al-Hasan al-Hashimi al-Quraishi, morto nel sud della Siria. Parrebbe essersi fatto saltare in aria in un’area vicina al confine con la Giordania. Sebbene la data della morte risalga al 14 Ottobre, è solo negli ultimi giorni che la notizia è stata diffusa, dando il via alle ipotesi su come sia effettivamente avvenuta la sua fine.

Il leader dello Stato Islamico, secondo alcune fonti, si sarebbe fatto esplodere assieme a due guardie del corpo nella cittadina di Jassem, poco distante dal confine giordano. Di nazionalità irachena, al-Hashimi è stato sostituito da Abu al-Husayn al-Husayni al-Qurashi, quarto califfo dal 2019, anno della morte di al-Baghdadi. La reazione della Casa Bianca è “positiva” alla notizia, sebbene non abbia dato alcuna conferma dell’avvenuta morte del califfo. “È un bene che un altro leader dell’Isis non sia più sulla faccia della Terra” ha sostenuto John Kirby, portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale.

Romania: il vertice NATO per il rafforzare il fianco orientale

29-30 Novembre 2022, le due date in cui i Ministri degli Esteri degli Stati membri della NATO si sono incontrati a Bucarest, in Romania. Sul tavolo il rafforzamento del fianco orientale dell’Alleanza, nonché il sostegno militare a Kiev. Stoltenberg, segretario generale, ha confermato il sostegno a Kiev fino a che si renda necessario, non escludendo una futura adesione dell’Ucraina alla NATO.

Presente anche il Ministro degli Esteri ucraino Kuleba, che ha portato avanti le richieste di armi alla NATO, ottenendo però di risposta un freno dagli USA. Già come anticipato da Stoltenberg qualche giorno fa, la NATO non prende e non prenderà parte al conflitto direttamente. Le richieste ucraine eccedono e, per il prolungarsi della guerra e per i ritmi che essa sta assumendo, sono impossibili da soddisfare al momento. Dagli USA arriva però a Kiev un altro pacchetto di aiuti economici per il sistema energetico dell’Ucraina, la cui cifra ammonta a 53 milioni di dollari.

Scritto da Emanuele Lo Giudice


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