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30 luglio, il punto della settimana: cos’è successo nel mondo?

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Dall’Atlantico al Pacifico, il punto della settimana che si sta per concludere. Il mondo dal 24 al 30 luglio 2023.

Si conclude un’altra settimana e le notizie che arrivano dal mondo circolano più veloce di quanto si pensi. Niger, Argentina e Vanuatu, che è successo fuori dai confini nazionali? Ecco il punto della settimana!

Niger: dal golpe alle condanne di Parigi

Il capo della Guardia presidenziale, Tchiani, si è autoproclamato leader del Paese dopo il golpe avvenuto in questa settimana. A Niamey, capitale del Niger (da non confondere con la Nigeria, con cui confina a sud), i militari hanno preso il controllo della residenza presidenziale, destituendo Bazoum.

L’ufficializzazione del colpo di Stato è avvenuta in diretta televisiva, durante la quale i militari hanno emanato una dichiarazione riguardante l’accaduto. Coprifuoco e sospensione della Costituzione hanno preceduto il blocco delle frontiere e il colpo di mano dei militari.

Il Niger ha (purtroppo) familiarità con i golpe, l’ultimo dei quali (sventato) era stato previsto a pochi giorni dall’insediamento di Bazoum, eletto democraticamente e insediatosi nel marzo del 2021. Il golpe non è tuttavia definitivo, essendo Bazoum ancora detenuto nella sua residenza, dove si è messo in contatto con la Presidenza francese. Dalla Francia, così come dall’UE è arrivata intanto una condanna unanime, alla quale si aggiunge un ultimatum dell’Ecowas. La Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale ha infatti espressamente richiesto ai militari di ristabilire l’ordine costituzionale, pena ritorsioni (tra cui l’uso della forza non è escluso).

Nella giornata odierna diversi manifestanti pro-golpe hanno inoltre tentato di entrare nell’ambasciata francese presente in Niger, strappandone la targa e calpestando la bandiera. Il Quai d’Orsay, Ministero degli esteri francese, ha condannato l’attacco, chiedendo alle autorità nigerine di garantire la sicurezza delle sedi diplomatiche e il rispetto del diritto internazionale.

Argentina: il 133 nipote delle Nonne di Plaza de Mayo

È stata restituita l’identità al 133 nipote delle Nonne di Plaza de Mayo. L’associazione si occupa della “restituzione” alle famiglie di tutti i bambini desaparecidos durante la dittatura militare iniziata nel 1976.

Una conferenza stampa tenuta all’ESMA, la Scuola ufficiali della Marina, ha annunciato il ritrovamento di uno dei bambini scomparsi. Questi, ad oggi 133, vennero strappati alle proprie famiglie e dato in adozione a coppie prevalentemente militari o affiliate alla dittatura.

Il Presidente dell’Argentina Fernandez si è pronunciato sull’evento, congratulandosi con l’associazione, la quale ottiene un’altra importante vittoria.

“Abbiamo ritrovato il figlio di Cristina Navajas e Julio Santucho, nipote della nonna Nélida Navajas” ha sostenuto la responsabile dell’associazione aprendo la conferenza stampa. Nélida Navajas, purtroppo, è deceduta nel 2012.

Vanuatu: nuovo imperialismo nel Pacifico?

È la denuncia che arriva dal Presidente francese Macron, in visita nella Repubblica di Vanuatu, Stato insulare dell’Oceano Pacifico. Il Tour del leader francese serve a “rimpegnare la Francia nel Pacifico”, dove nuove forme di imperialismo minacciano la sovranità della regione.

“La nostra strategia indo-pacifica è innanzitutto quella di difendere attraverso i suoi partenariati l’indipendenza e la sovranità di tutti gli stati della regione che sono pronti a lavorare con noi”.

Questo è ciò che Macron ha sostenuto nel discorso tenuto durante la sua visita, importante nel contrasto dell’emergenza sempre più dirompente della Cina.

Il Vanuatu, fino alla completa indipendenza del 1980, è stato un condominio anglo-francese. Nel diritto internazionale con “condominio” si intende il territorio su cui due o più potenze esercitano la propria sovranità. Nel 1980, infatti, entrambi i paesi ne garantirono l’indipendenza.

Fonti: ANSA, Euronews, ISPI, Al Jazeera, Le Monde, The Guardian

Scritto da Emanuele Lo Giudice


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