3 minuti di letteratura: Rima XXIII, “Por una mirada, un mundo” di Gustavo Adolfo Bécquer

di Costanza Maugeri
3 Min.

Por una mirada, un mundo,
por una sonrisa, un cielo,
por un beso… ¡yo no sé
qué te diera por un beso!

Traduzione

Per uno sguardo, un mondo

per un sorriso, un cielo,

per un bacio…io non so cosa ti darei per un bacio!

Chi è Gustavo Adolfo Bécquer?

Gustavo Adolfo Bécquer è uno dei poeti più celebri del romanticismo spagnolo. Nasce a Sevilla nel 1836 e muore a Madrid, solamente 34 anni dopo, a causa della tubercolosi.

Il suo io lirico è considerato uno dei più originali di tutta la letteratura spagnola puro e spontaneo, la sua poesia impregnata di intima dolcezza amorosa descrive, ancora oggi, il sentimento che nasce tra gli innamorati, anche tra coloro che si amano silenziosamente senza confessarselo mai.

La sua produzione letteraria si articola sostanzialmente in due generi: le rime ossia i componimenti in versi e le leggende ossia i componimenti in prosa, entrambe pubblicate postume dagli amici.

Oggi vi proponiamo una breve ma intensissima poesia che in soli quattro versi concentra l’universale sospiro d’amore.

Uno sguardo, un sorriso, un bacio

Quella di Bécquer poesia che canta l’amore in soli quattro versi, climax nel quale l’apice del desiderio si esprime in un bacio mai dato.

Il bacio in questi versi non assume solo un valore fisico, bensì l’immagine del contatto tra le labbra del poeta e le labbra dell’amata sembra essere l’unico pensiero che impregna la sua mente, per il quale egli darebbe e farebbe di tutto.

Nonostante il bacio sembra apparire in una lettura superficiale del componimento, l’anello, che chiude il cerchio e il semplice soddisfacimento del desiderio carnale, rappresenta in realtà il punto di svolta, dopo il quale la mente fantastica su una vita insieme all’amata.

Una vita colma di sguardi complici, sorrisi dolcemente imbarazzati e baci appassionati.

Il concetto di desiderio qui deve essere visto seguendo l’etimologia della parola: questo termine deriva dal latino, composto da “de” avente accezione negativa e “sidus” ossia stella. Significa letteralmente: mancanza di stelle, nell’accezione di “avvertire la mancanza delle stelle”.

L’amore, se ci riflettiamo a fondo, non è altro che la tensione della nostra anima nel voler sentire un sentimento più alto, come se il sentimento amoroso ci ricongiungesse, in poche parole, alle stesse stelle.

Scritto da Costanza Maugeri


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