2023 è l’anno del coniglio: curiosità sul Capodanno Cinese

di Gaia Vetrano
11 Min.

Il 2023 è l’anno del Coniglio d’acqua. Così dicono secondo il Capodanno Cinese.

Conosciuto anche come Festa di Primavera – questo perché dà il via alla bella stagione, in cinese 春节 Chunjie – le festività legate all’avvento del nuovo anno in Oriente hanno origini che risalgono a 3500 anni fa e sono caratterizzate da numerose leggende.

La nascita di questa festività è tramandata oralmente. Secondo il mito, la Cina era precedentemente abitata da un mostro, Nian. Questo usciva solo una volta ogni dodici mesi per cibarsi di umani. L’unico modo per scampare al pericolo era sfruttare i suoi unici due punti deboli. Nian era infatti sensibile ai rumori forti e terrorizzato dal colore rosso. Per questo motivo ogni dodici mesi si festeggia con canti, strepitii, fuochi d’artificio e con l’uso massiccio del colore rosso.

Per chi abita nelle grandi metropoli, vedi la stessa Milano, non è difficile imbattersi nelle parate organizzate per l’occasione dalla comunità cinese. Potrà infatti non sembrare, ma ben un sesto della popolazione mondiale festeggia il Capodanno cinese. Eppure, vi siete mai chiesti quale sia la storia della tradizione più importante della società orientale?

Alla data del Capodanno Cinese piace cambiare

No. Se vi steste chiedendo quando ricade questa festività, la risposta è che la data cambia ogni anno. Questo perché, seguendo il calendario lunisolare, il Capodanno cinese si festeggia in concomitanza al novilunio, ossia alla prima luna piena. Nel calendario gregoriano, tale giorno può cadere tra il 21 gennaio e il 20 febbraio.

A partire da questa data, le festività durano per quindici giorni, concludendosi con la tradizionale Festa delle lanterne. Durante questa si scende in strada con in mano delle lanterne . Le candele servono a guidare gli spiriti beneauguranti alle abitazioni.

Eppure, sebbene durino così tanto i festeggiamenti, a oggi i giorni considerati festivi dal governo sono i primi tre. Durante questo ogni negozio ha diritto alla chiusura, ma questo solo nella Repubblica Popolare Cinese.

In altre nazioni, come a Taiwan, sono considerati di vacanza i primi cinque, in Malaysia, Singapore, Filippine, Brunei e in Indonesia solo il primo.

In antichità durante questo periodo il popolo orientale era solito venerare gli dèi per richiedere un buon raccolto.

Nian

La notte di Capodanno a tavola solo pesce!

Vi sono dei punti di contatto con la visione occidentale del Capodanno. Innanzitutto, i festeggiamenti in Asia incominciano la sera della vigilia di Capodanno con una cena a base di piatti tipici.

Per la società orientale, infatti, determinate pietanze sono dei veri e propri portafortuna. Quindi nelle varie tavolate non possono mai mancare i ravioli, che per la loro forma ricordano i lingotti d’oro, e il pesce, perché in cinese il carattere 鱼yu che sta a indicare il termine “pesce” si pronuncia esattamente come il carattere 余yu di “abbondanza”.

In particolare, si può scegliere tra carpa, carassio o cinese, il cui termine – 吉 jí nel primo caso o 鲤鱼 lǐyú  – ricorda l’espressione “buona fortuna”, e il pesce gatto, – cioè 鲶鱼 niányú, simile a 年余 nián yú, che significa “surplus” – che è simbolo di prosperità.

Inoltre vi sono delle regole che riguardano anche la disposizione dell’animale nel piatto. Prima di tutto, la testa deve essere rivolta in segno di rispetto verso il più anziano, che sarà il primo ad assaggiarlo.

Il pesce può essere cotto, bollito o brasato.

Ravioli

Per quanto riguarda i ravioli, durante la preparazione bisogna fare attenzione al numero di pieghettature che si formano quando si richiudono: se sono troppo sottili allora non sortiranno l’effetto sperato e saranno simbolo di povertà.

In alcune famiglie è usanza inserire un filo bianco nel ripieno di un solo raviolo. Il fortunato che lo troverà è destinato ad avere una vita lunga. Qualcun altro aggiunge invece una moneta in rame, auspicio di ricchezza. Nel piatto vanno disposti in fila e non in cerchio, perché questo si oppone al concetto di progresso.

Per lo stesso motivo si consumano anche gli gnocchi cinesi, dato che il loro nome cinese 年糕niangao si pronuncia come la frase “ogni anno più in alto” dove 年nian significa “anno” e 高gao “alto”.

Altri piatti tipici sono gli Involtini Primavera (ricchezza), la torta di riso (aumenti dal punto di vista lavorativo), le palline di riso (unione familiare), gli spaghetti della longevità (lunga e felice vita) e il mandarino.

Vietate le zuppe o la pappa di riso, simboli di povertà.

Due settimane di sortilegi per allontanare il malocchio:

Sono molte le abitudini necessarie ad allontanare la sfortuna dalla propria famiglia nei giorni antecedenti e successivi al primo dell’anno. Prima di tutto riguardo la cura della casa che, dopo essere stata addobbata di rosso, viene minuziosamente pulita per scacciare i demoni cattivi.

In particolare il rosso è un elemento chiave della festività, essendo stato usato per proteggere i popoli cinesi dal mostro Nian. Proprio per questo motivo gli adulti della famiglia regalano ai più giovani delle buste rosse 红包hongbao (红hong “rosso” e 包bao “borsa”) contenenti denaro, come augurio di buona fortuna e prosperità. Al suo interno non si troveranno mai monete multipli di quattro, tranne l’otto, essendo questo un simbolo di malaugurio. Immancabile la biancheria intima rossa, indossata rigorosamente sotto i vestiti.

Inoltre è tradizione appendere sugli stipiti delle porte strisce di carta rossa con dipinte con inchiostro nero o d’oro frasi porta fortuna, spesso in rima. Molti decorano le loro case con dei ninnoli come i pesci, specialmente i Koi. Infine, si possono scegliere composizioni floreali particolari. Sono di buon augurio i boccioli di pruno asiatico (in cinese méi, 梅, o méizi, 梅子) che simboleggiano la fortuna; il narciso, che simboleggia la prosperità; il crisantemo, la longevità; il girasole, tipico di questo periodo e il bambù.

Il giorno di Capodanno è vietato lavarsi i capelli, pulire per terra o fare il bucato. Questo perché si crede che “spazzi via la buona sorte“. Infatti, tornando proprio a parlare di omofonia, in cinese la parola “capelli” (发, fa) è identica alla prima parola dell’espressione “diventare ricchi” (发财, facai).

Per le donne sposate è proibito fare visita ai genitori il primo dell’anno. Nei periodi festivi è invece considerato di cattivo auspicio piangere, usare parole quali “morte” o simili, indossare abiti di colori scuri, andare a trovare malati in ospedale, chiedere o concedere prestiti in denaro, maneggiare soldi o rompere piatti.

Ai più anziani è anche dato il compito di sgridare i più piccoli se si lamentano o piangono, essendo il pianto del bambino particolarmente sfortunato.

Sempre il primo dell’anno sono vietati farmaci e decotti. Addirittura al contrario vengono rotti alcuni recipienti contenenti ingredienti della medicina classica cinese – come funghi, erbe, radici, bacche per gli infusi… – proprio per allontanare le malattie dalla casa.

Vi sono anche dei regali considerati di malaugurio secondo le tradizioni orientali. Primi tra questi gli oggetti appuntiti o affilati che rappresentano il desiderio di voler “tagliare” e quindi interrompere una relazione, che sia di amicizia, professionale o sentimentale. Per lo stesso motivo anche gli ombrelli.

Non si donano mai scarpe, perché la pronuncia di questa parola ricorda molto quella che indica un evento considerato sfortunato (鞋, xié).

Banditi fazzoletti, che rappresentano nella cultura popolare i funerali, visto che sono usati per asciugare le lacrime. Come regalo sono interpretati come simbolo di addio. Alla stessa maniera non si comprano fiori o piante in vaso per i festeggiamenti, perché ricordano i lutti. Gli orologi invece segnano il tempo che passa per cui, donati a un anziano, sembrano quasi un monito di quanto poco gliene resti sulla Terra.

Infine sono bandite le pere. Nonostante il loro aspetto innocuo, in Cina non si può sottovalutare l’assonanza con la parola “partire“.

Le origini dell’oroscopo cinese

Infine, per capire se il nuovo anno sarà o meno ricco di fortune, si associa a questo un segno zodiacale. Questi sono topo, bufalo, tigre, coniglio, drago, serpente, cavallo, capra, scimmia, gallo, cane, maiale. A questi è assegnato anche un elemento tra fuoco, acqua, terra, metallo e legno.

Il 2023 è l’anno del Coniglio d’acqua, animale che è sinonimo di gentilezza e rappresenta secondo la mitologia la calma e il rispetto verso gli altri.

Da dove nasce l’oroscopo cinese? Secondo una leggenda, l’Imperatore di Giada in punto di morte organizzò una gara per sceglere quali sarebbero state le sue due guardie del corpo nell’aldilà. A questa sfida parteciparono tutti gli animali e il vincitore fu il topo. Per la tradizione buddhista invece il Buddha, verso la fine della sua esistenza, richiamò a sé tutti gli animali della Terra, ma solo questi dodici risposero. Un ultimo mito racconta che l’Imperatore Giallo fosse solito invitare a corte delle bestie per fargli compagnia, ma che queste avrebbero dovuto superare varie prove per raggiungerlo.

Ci auguriamo che il 2023 sia effettivamente dolce come l’animale che lo rappresenta.

Scritto da Gaia Vetrano


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