19 marzo, il punto della settimana: cos’è successo nel mondo?

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Dall’Atlantico al Pacifico, il punto della settimana che si sta per concludere. Il mondo dal 13 al 19 marzo 2023.

Si conclude un’altra settimana e le notizie che arrivano dal mondo circolano più veloce di quanto si pensi. Russia, Francia ed Ecuador, che è successo fuori dai confini nazionali? Ecco il punto della settimana!

Russia: il mandato d’arresto per Putin, messaggio simbolico?

La Corte Penale Internazionale ha emesso un mandato d’arresto per Putin, e non solo. Simbolo importante di questa guerra che ormai imperversa sull’Europa da più di un anno, ma comunque difficile da vedere attuato nella realtà.

La validità di tale mandato è prevista nei 123 paesi che hanno sottoscritto lo Statuto di Roma, tra i quali non rientrano, tra i tanti, anche la Russia e gli Stati Uniti. L’Ucraina anche non ne è parte, ma riconosce la giurisdizione della Corte dal 2014, anno in cui ha attivato una procedura speciale riguardo i crimini “Presumibilmente commessi nel territorio del Donbass“.

Agli occhi di Mosca tale mandato non ha alcun valore legale, non riconoscendo la Russia la giurisdizione della Corte. “Inaccettabile” è ciò che il Cremlino ha sostenuto dinnanzi al mandato, rigettando le accuse di crimini di guerra e deportazione. Non è solo Putin ad essere stato indicato, ma anche Lvova-Belova, considerata l’artefice delle deportazioni, nelle quali ad oggi si contano 16mila minorenni.

In ogni caso, che Putin sia in Russia o meno, non è facile vederlo al cospetto della giustizia. Oltre alla protezione russa, potrebbe anche essere fatta valere l’immunità del Capo di Stato in uno Stato terzo. Per ora è un grosso punto interrogativo, il cui valore simbolico, però, è di ampia portata.

Francia: la legge sulle pensioni scatena i francesi

Sono ormai diverse le notti di disordine nella capitale francese, scoppiate già da gennaio a seguito della riforma pensionistica voluta dalla presidenza Macron.

Approvato in via definitiva dal Senato, la legge sulla riforma pensionistica non verrà votata dall’Assemblée Nationale. Macron e il Governo Borne hanno fatto infatti ricorso all’art. 49.3 della Costituzione, necessaria per evitare il voto parlamentare. La maggioranza governativa al Senato non è infatti uguale a quella della Camera, dove Macron non è riuscito a consolidarne una tale da far passare la riforma.

La riforma, che alza l’età pensionistica da 62 a 64 anni, ha provocato differenti e ampie provocazioni in tutto il paese, portando al fermo di diversi cittadini a Parigi, Rennes e Nantes. Barricate e cariche anche a Parigi, dove i manifestanti si sono riversati in Place de la Concorde e a Place d’Italie. Il ruolo di Macron ora è in bilico, inviso dalla sinistra come dall’estrema destra di Le Pen, ai quali si sono ultimamente aggiunti i repubblicani.

Ecuador: il terremoto che ha piegato l’equatore

Quasi due decine di morti in Ecuador, dove il terremoto del 18 marzo ha lasciato vittime sia in Ecuador che in Perù. Ad oggi i feriti sono quasi quattrocento, mentre le vittime rinvenute si fermano a 15, almeno fino a nuovi aggiornamenti dalle autorità ecuadoriane.

Diversi edifici sono stati colpiti dal sisma, tra cui anche il museo Marino di Puerto Bolívar, meta di migliaia di studenti, che è affondato portando sott’acqua migliaia di reperti di valore.

La scossa è stata avvertita nel comune di Balao alle 18:12 italiane, segnando una magnitudo di 6,8 gradi sulla scala Richter, considerata però superiore dalle autorità ecuadoriane.

Scritto da Emanuele Lo Giudice


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