Dall’Atlantico al Pacifico, il punto della settimana che si sta per concludere. Il mondo dal 12 all’18 giugno 2023.
Si conclude un’altra settimana e le notizie che arrivano dal mondo circolano più veloce di quanto si pensi. Cile, Mali e Ucraina, che è successo fuori dai confini nazionali? Ecco il punto della settimana!
Cile: “patto storico” contro la fame e la malnutrizione

È un patto storico quello raggiunto dal Vertice parlamentare globale riunitosi in Cile. 200 parlamentari, 15 presidenti e vicepresidenti di parlamenti nazionali hanno raggiunto un accordo che impegna 64 paesi nella lotta contro la fame e la malnutrizione.
Il patto raggiunto, descritto come “storico” dalla FAO e dagli enti internazionali, mira ad una transizione verso sistemi agroalimentari sostenibili, resilienti e favorevoli ad un diritto ad un’alimentazione adeguata comune.
“In Cile è iniziato un processo che continuerà in altri continenti. L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura continuerà a fornire supporto tecnico alle azioni legislative che contribuiscono a garantire il diritto a un’alimentazione adeguata”. Così ha spiegato Mario Lubetkin, vicedirettore generale della Fao. I parlamentari riunitisi hanno inoltre sottolineato il proprio impegno per far sì che l’impegno politico riguardo tali tematiche si rafforzi.
Mali: al voto la bozza per una nuova costituzione

È la prima votazione in Mali da quando i militari hanno preso il potere nel 2020. Gravi problemi si ripercuotono da anni sul Paese, sia di natura economica che sociale, nonché politica, soprattutto per i colpi di stato dell’agosto 2020 e del maggio 2021. I militari, a causa di un rimpasto governativo non gradito, hanno rovesciato la presidenza Ndaw (nominato poco dopo il golpe del 2020) e hanno posto alla Presidenza Goita, il quale potrebbe presentarsi alle elezioni.
In Mali ci si aspetta infatti l’avvio verso un governo civile nel 2024, per il quale Goita, ormai uomo forte del Paese, potrebbe candidarsi.
Considerata di essere causa delle problematiche del Mali, il testo della Costituzione verrà cambiato dal regime militare e i maliani sono stati chiamati alle urne nella giornata di oggi per esprimere il loro consenso. Il nuovo teso, contestato dall’opposizione in toto, rafforzerebbe la posizione dei militari e del Presidente. Il voto è comunque rischio, considerando le tensioni politiche e la poca affluenza che si è registrata alle votazioni.
Ucraina: Ramaphosa a Kyiv con la delegazione africana

Le delegazioni di sei Paesi africani (Zambia, Senegal, Congo-Brazzaville, Uganda, Egitto e Sudafrica) sono in viaggio “di pace”.
Voluta caldamente da Ramaphosa, Presidente sudafricano, la missione di pace ha raggiunto prima Kyiv e poi si è spostata a San Pietroburgo. Sia Zelensky che Putin hanno accolto positivamente la volontà dei delegati africani di rendersi mediatori. L’Africa, rappresentata eterogeneamente dai capi di Stato e di governo presenti, cerca di avere un ruolo di primo pieno nella questione, soprattutto per la salvaguardia degli interessi africani sui generi alimentari.
Un piccolo incidente diplomatico è inoltra accaduto nel viaggio per Kyiv, quando 120 delegati del sudafrica sono rimasti per 26 ore bloccati sull’aereo a Varsavia. Secondo le autorità polacche, gli agenti di sicurezza sudafricani non avevano i permessi necessari per le armi. Per la maggior parte giornalisti e addetti alla sicurezza, questi sarebbero dovuti scendere dall’aereo senza uscire dall’aeroporto, per poi prendere un treno diretto a Kyiv. Ad oggi la situazione non risulta del tutto chiara, non almeno quanto lo sono state le lamentele del Sudafrica sul trattamento del proprio personale.
Fonti: ANSA, Huffpost, Il Post, Al Jazeera, Africanews, AGI, FAO website
Scritto da Emanuele Lo Giudice
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